L’Italia, dopo il pareggio per 1-1 rimediato contro la Norvegia ieri sera a Tel Aviv, chiude la prima fase dell’Europeo Under 21 in programma in Israele da prima ed imbattuta (2 vittorie e un pareggio) nel girone A. Gli scandinavi hanno guadagnato il secondo posto e hanno, anche loro, mantenuto l’imbattibilità (1 vittoria e 2 pareggi). Così entrambe le squadre si qualificano per le semifinali, e aspettano oggi che si chiuda l’altro girone per sapere quale sarà il nome della squadra avversaria nelle partite che si giocheranno sabato. La partita è stata abbastanza combattuta, tesa per tutti i 90 minuti, ma la squadra azzurra ha mostrato maggiore qualità e maggiore pericolosità, non riuscendo tuttavia a concretizzare ciò che di buono si era creato. La Norvegia ha fatto qualcosa in meno ma è andata in vantaggio a pochi minuti dalla fine su di un calcio di rigore sfruttando una decisione dell’arbitro abbastanza dubbia. Bertolacci poi in zona Cesarini ha ristabilito la parità, che sembra essere il risultato più giusto e sicuramente comodo per le due squadre. I dati statistici non smentiscono quanto finora affermato: l’Italia ha tirato nello specchio della porta per ben sei volte, mentre gli avversari si sono fermati ad un misero tiro. L’Italia ha creato ma poi sprecato (ben 7 i tiri fuori contro i due della Norvegia). Il gioco fisico si è sentito, il signor Bebek ha dovuto fischiare 14 volte per u falli commessi dagli atleti di Skullerud e per 15 volte per quelli commessi dalla squadra di Mangia. La Norvegia, infine, si è mostrata pericolosa da palla inattiva, perché l’unico dato in cui predomina è quello dei calci d’angolo (9 sono stati i corner battuti dai rossi contro i 6 degli azzurri).
La partita viene sbloccata solamente all’88’ minuto, nelle battute finali del secondo tempo. La Norvegia guadagna un pericoloso calcio di punizione dalla destra: parte il tiro e l’arbitro croato, signor Bebek, che è appostato lì vicino, nota un contrasto tra Caldirola e Strandberg. Non ci pensa più di tanto e decreta il tiro dal dischetto; dal dischetto lo stesso Strandberg angola il pallone alla destra di Bardi, il quale intuisce e si stende ma non riesce nel miracolo (0-1). Il pareggio arriva in piena zona Cesarini, al 93’ minuto: l’Italia non ci sta a perdere così e si porta massicciamente in avanti; da un cross dalla destra Ostbo, fino a quel momento eccellente, mostra una titubanza e la palla schizza lontano, sui piedi di Bertolacci che di spalle tira al volo. La palla sorvola tutta l’area con una traiettoria perfetta ed elude anche due difensori che si erano portati fino sulla linea di porta per bloccarla, insaccandosi nel lato opposto (1-1). Non c’è più tempo, la partita finisce qui.
Ai microfoni di Rai Sport Mangia ha dichiarato: “L’Italia non meritava di perdere per il modo in cui ha affrontato la partita. C’è stato il rigore subìto quasi allo scadere, ma siamo stati bravi a pareggiare subito dopo. Io non ho mai avuto dubbi sui 23 titolari ed oggi ho fatto la formazione più adatta a questo tipo di partita, ho visto impegno da parte di tutti. Domani vedremo quale sarà il nostro avversario, chiunque sia per noi va bene”. Andrea Bertolacci invece racconta così il suo gol: “L’ho girata di prima, è andata bene. La N che mostro quando esulto è per Nicole, la mia ragazza, ma la dedica è per tutta la mia famiglia. Speravo in un’opportunità, l’ho avuta, meritavo di trovare uno spazio. In fondo con Ferrara ho sempre giocato, poi sono stato un po’ fuori e l’Under me la sono riguadagnata con il lavoro dando sempre tutto, come stavolta contro la Norvegia. Ho 70 presenze in serie A, più di tutti nell’Under. Non credo sia un caso. E giocare nel Genoa è un orgoglio e un punto di partenza”.