Roma-Inter finalmente si gioca. La partita che ha spesso deciso gli ultimi campionati andrà in scena per il rotto della cuffia dopo due rinvii insieme alle altre partite delle 15 di questa ventiduesima giornata di campionato. Atmosfera già incandescente tra Roma e Inter, forse in grado di sciogliere i ghiacci che attanagliano l’Olimpico e dare una mano al sindaco di Roma Alemanno, anche lui sulla graticola per la gestione dell’emergenza neve di questi due giorni. La Roma di Luis Enrique a quota trentun punti (con una mezza partita da recuperare) cerca la vittoria per dimostrare che il gruppo e la filosofia di gioco in salsa blaugrana va bene, anzi benissimo, anche per i giallorossi. Non sarà facile, e di fronte c’è l’Inter spauracchio di mille battaglie e per di più guidato dal testaccino “killer” sulla partita secca. Ma non importa. Quei tre punti servono dannatamente, non importa davvero quanto sarà difficile ottenerli, serve carattere. L’Inter dal canto suo cerca la vittoria per spicare di nuovo il volo dai trentasei punti verso i quarantuno che al momento valgono la Champions League. La squadra di Moratti ha ancora nella pancia i risultati “tossici” di inizio stagione, per smaltirli serve una nuova incredibile striscia di vittoria per un girone di ritorno da fare a centro all’ora. E se Roma-Inter finisse in pareggio allora occhio agli altri campi, anche se pare che nella Capitale il progetto non sia in discussione e questa venga considerata una stagione di rodaggio. Mentre per l’Inter non vincere significherebbe…
La Roma si prepara ad ospitare l’Inter in una atmosfera da cartolina natalizia, ma – questo è poco ma sicuro – non ci saranno regali per i nerazzurri. La Roma deve scuotersi e acquistare fiducia e concentrazione, contro l’Inter potrebbe essere la partita giusta. In casa la roma ha collezionato diciotto punti vincendo cinque gare, pareggiandone tre e perdendone due. Sono più dei punti raccolti dall’Inter in trasferta e questo fa ben sperare i capitolini. La differenza reti è positiva, anche se la Roma subisce un po’ troppi gol: diciannove fatti e undici subiti il computo delle reti. Nelle ultime cinque gare, per ultimare l’analisi dello score, la Roma ha ottenuto dieci punti, decisamente una buona prestazione anche se per aspirare uno dei posti alti della classifica ci vuole molta più continuità, continuità spezzata proprio dai risultati ottenuti nelle ultime due gare (un pari casalingo e una sconfitta esterna, troppo, troppo netta). Luis Enrique non ha grossi problemi di formazione quest’oggi se si esclude il forfait dei lungodegenti Burdisso e Osvaldo. Marquinho è arrivato e si è aggregato al gruppo, ma oggi non sarà impiegato né presente in panchina. Torna invece De Rossi (e scusate se è poco). Basterà per far paura all’Inter? Questo lo vedremo, ma di sicuro la Roma acquista tantissimo in qualità, fiducia e quantità.
L’Inter dal canto suo arriva a Roma per nulla intenzionata a “far la stupida”. Magari la pazza, ma questa è un’altra storia. Il testaccino Claudio Ranieri cercherà di fare il suo dovere (pur se con la morte nel cuore) da grande professionista: ovvero piegare la Roma proprio nella sua tana. Non è la sfida scudetto di qualche anno fa, ma la posta in palio è alta. Più o meno come lo è per i capitolini. L’Inter lontano da San Siro ha ottenuto solo sedici dei suoi trentasei punti e soprattutto analizzando “come” questi punti sono arrivati si evidenzia una netta cesura tra la prima parte del campionato e l’era Ranieri. Cinque vittorie, un pareggio e quattro sconfitte per l’Inter lontano dalle mura amiche, con tredici gol fatti e dodici subiti. Uno score assolutamente da raddrizzare se si hanno velleità di giocare la prossima Champions League. Nelle ultime cinque gare l’Inter ha raccolto dieci punti e anche in questo caso sono le ultime due gare a preoccupare: una sconfitta esterna e un rocambolesco pareggio interno. Oggi si potrebbe ripartire, ma decisamente per Ranieri c’è più di un problema di formazione. Sono fuori per infortunio il neoacquisto Guarin, Forlan, Stankovic, Sneijder e Ricky Alvarez. Subito spazio a Palombo a e a un 4-4-2 bloccato. Poi preghierina a San Milito. Chi la spunterà? Lo sapremo tra poco perché Roma-Inter sta per cominciare.
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