Alle ore 12.00 di quest’oggi a Nyon, Svizzera, sono state estratti i nomi degli accoppiamenti per le due semifinali di Champions League. La persona scelta per mettere mano alla urna è stata l’ex calciatore Ruud Van Nilstelrooy: i primi due club estratti sono stati il Bayern Monaco e Barcellona e gli altri saranno quindi Real Madrid e Borussia Dortmund. L’andata delle semifinali verrà disputata il 23 e 24 aprile, il ritorno il 30 aprile e 1 maggio. Due spagnole e due tedesche sfideranno le rispettive rivali del campionato: tutte e quattro le squadre occupano le prime due posizioni dei rispettivi campionati, anche se il Bayern ha già vinto la Bundesliga con alcune giornate di anticipo e il Barcellona è ad un passo dalla conquista della Liga. Una preoccupazione in meno per Jupp Heynckes che cercherà di affondare l’armata catalana del Barcellona. Real Madrid-Borussia Dortmund è un film già visto in questa edizione della Champions League, ma i presupposti ora sono completamente diversi: nel girone A i tedeschi erano riusciti a strappare ben 4 punti agli spagnoli. Entrambe le squadre non pensano più al campionato e sono rassegnate al secondo posto. Per parlare delle semifinali di Champions League abbiamo contattato il giornalista di Sky Sport Riccardo Gentile in un’intervista esclusiva per ilsussidiario.net.
Pur essendo una grande squadra il Bayern Monaco, è veramente all’altezza del Barcellona e Real Madrid? Attualmente può essere abbastanza contenta del sorteggio. Sarebbe stato meglio il Borussia Dortmund perché è una squadra che conosce bene e che ha già battuto. Anche il Barcellona però ultimamente è molto in difficoltà e sembra essere arrivata al punto di voltare pagina. Basta vedere la difesa: al di là di Mascherano non ci sono alternative valide. Vedo in vantaggio il Bayern, 55% contro il 45% del Barcellona.
Quanto cambia il Barcellona senza Messi? Molto, è un giocatore che ha vinto tre Palloni d’Oro: è normale che faccia la differenza. Il Barcellona è una squadra diversa senza l’argentino, ma non perché non abbia una precisa organizzazione di gioco. Contro il PSG la partita è cambiata quando è entrato Messi nonostante l’argentino non fosse in ottime condizioni.
Mandzukic salterà la gara di andata a causa della somma di ammonizioni. Mario Gomez sarà in grado di fare lo stesso lavoro del croato? Mandzukic tatticamente è più utile, è il centravanti ideale, lavora per la squadra: oltre al gol, si sacrifica molto. Gomez non è così distante qualitativamente, ma senz’altro è molto più statico rispetto a Mandzukic. Comunque è una riserva eccellente che è grado di fare bene e segnare in qualsiasi momento.
Per chi tiferà Guardiola? Se dovesse vincere il Bayern, una squadra che ha già vinto il campionato e che arriva in finale, sarebbe difficile per Guardiola andare ad allenare i tedeschi; credo però anche che il divorzio col Barcellona sia stato meno allegro rispetto quello che si possa pensare.
In che senso? Non so se Guardiola abbia mai gradito il fatto che il giorno stesso del suo addio la dirigenza avesse già pronto il nome del suo successore. Al di là di questo, non credo che prevarrà il cuore blaugrana comunque: guarderà la partita con professionalità.
Il Real Madrid rischia di essere eliminato data la ultima prestazione col Galatasaray e che non è riuscito a vincere contro il Borussia nella fase a gironi?
Il girone è una cosa diversa dalle semifinali. Io credo che passerà il Real Madrid e che le Merengues siano i favoriti per la vittoria finale. Hanno fatto un campionato talmente deludente che si concentreranno solo sulla Champions League.
Mentre il Dortmund? Il Borussia Dortmund è una bella squadra, ma ha già fatto abbastanza per questa competizione. Ha avuto grandi difficoltà a passare il turno col Malaga… se fossero andati avanti gli andalusi non sarebbe stato decisamente uno scandalo. Il Borussia ha dalla sua il fatto di non aver nulla da perdere ma la gara decisiva si giocherà al Bernabeu…
Sahin viene spesso tenuto in panchina da Jurgen Klopp, è un giocatore che può rappresentare un’arma in più per i tedeschi? Non saprei, è stato il primo giocatore del Borussia su cui i grandi club hanno puntato gli occhi. Ha pagato un po’ il salto di qualità (al Real Madrid l’anno passato, ndr.) e ha avuto sfortuna con gli infortuni. Ora è tornato dove è cresciuto, però si ritrova davanti dei giocatori che sono stati fondamentali per due titoli.
Le gerarchie sono cambiate insomma? Sì, non penso che influirà per ora la sua presenza e non credo che lo vedremo titolare: Klopp vorrà privilegiare chi ha portato il Borussia in semifinale. Resta il fatto che Sahin è giovane, è del 1988, ha davanti a sé ancora una carriera.
Mourinho gioca contro il suo erede? Non credo, penso che il suo erede sia Ancelotti. Klopp è molto preparato ma penso che per ora sia importante per lui continuare a lavorare a Dortmund: deve scalare la vetta con moderazione. Magari prima o poi lascerà i gialloneri, ma farlo ora rappresenterebbe un salto troppo grande il Real Madrid.
Quindi pensa che rimarrà? Sì, a meno che non si presenti un club che ha molti soldi ma che non ha una grande storia, come Manchester City e PSG, e dove si possa lavorare con più serenità e senza l’ansia di dover vincere a subito tutto.
(Mattia Baglioni)