Bergamo, si sa, è una piazza esigenze. Magari ha meno risonanza rispetto a città più prestigiose, con squadre più blasonate, ma quando i tifosi decidono di farsi sentire, lo fanno eccome. Vedi quanto successo nel famoso Atalanta-Milan del novembre 2007, con i supporter più esagitati decisi a fermare la partita perchè delle voci parlavano della morte di un tifoso per mano della polizia.
Questa volta ad agitare gli animi dello zoccolo duro della tifoseria neroazzurra è stato un fatto meno grave, ma che agli occhi dei tifosi necessitava comunque di una reazione forte. Il fatto è il ritorno di Bobo Vieri nel club bergamasco, dopo un anno di militanza a Firenze e la reazione è stata studiata a tavolino mercoledì sera in una trattoria della città. Ed è così che ieri tutta la città è stata tappezzata di manifesti (abusivi) che ritraevano il giocatore in maglia viola all’interno di un simbolo di divieto, il tutto corredato dalla scritta: “Vieri sei solo un ingrato / non sei degno dell`Atalanta / la dea merita rispetto”.
Messaggio eloquente. I tifosi, o comunque una parte di essi, accusano Vieri di alto tradimento per il fatto di essere passato l’anno scorso presso il club gigliato, dopo un anno in cui Bergamo gli aveva concesso ospitatlità e possibilità di recuperare dopo le ultime esperienze travagliate al Milan e al Monaco, fatte di infortuni, perdita della condizione fisica e di prestazioni negative. Per lui si era parlato di Sampdoria, con tanto di presentazione. Poi addirittura di Isola dei Famosi. All fine fu il presidente ad accogliere il ragazzo, che già aveva giocato all’inizio della carriera con l’Atalanta, offrendogli l’opportunità di recuperare allenandosi con la squadra e lo staff. Qualche migliaia di euro di stipendio, più centomila euro come premio per ogni gol realizzato.