ITALIA-MESSICO FORMAZIONI UFFICIALI Italia (4-3-2-1): 1 Buffon; 20 Abate, 15 Barzagli, 3 Chiellini, 5 De Sciglio; 18 Montolivo, 21 Pirlo, 16 De Rossi; 18 Montolivo, 22 Giaccherini; 9 Balotelli. In panchina: 12 Sirigu, 13 Marchetti, 19 Bonucci, 4 Astori, 2 Maggio, 7 Aquilani, 6 Candreva, 17 Cerci, 10 Giovinco, 14 El Shaarawy, 11 Gilardino. Allenatore: Cesare Prandelli Messico (4-2-3-1): 12 Corona; 22 Flores, 2 F.Rodriguez, 15 Moreno, 3 Salcido; 17 Zavala, 6 Torrado; 11 Aquino, 10 G.dos Santos, 18 Guardado; 17 J.Hernandez. In panchina: 1 Ochoa, 23 Talavera, 4 Reyes, 23 Mier, 13 Meza, 5 Molina, 16 Herrera, 7 Barrera, 8 Reyna, 9 de Nigris, 19 R.Jimenez. Allenatore: Josè Manuel de la Torre. Arbitro: Osses (Cile)
Italia-Messico, partita inaugurale per gli Azzurri alla Confederations Cup 2013 (clicca qui per le probabili formazioni) si gioca questa sera alle 21. Le due squadre fanno parte del gruppo A, di cui ieri si è già giocata una partita; la formula del torneo è semplicissima, ci sono due gironi da quattro squadre ciascuno che si affrontano con la formula del “round robin”; le prime due accedono alle semifinali (A1-B2, B1-A2), poi finale per il terzo posto e finalissima. La Confederations Cup è un torneo nato con l’intento di riunire in una sola manifestazioni le nazionali campioni dei vari tornei: quindi il Mondiale, l’Europeo, la Copa America, la Coppa d’Africa, la Coppa d’Asia, le Olimpiadi e la Coppa delle Nazionali Oceaniane. In più, c’è la nazione ospitante che è la stessa che l’anno seguente organizza i Mondiali; infatti, dal 2005 si gioca ogni quattro anni, 12 mesi prima della Coppa del Mondo. Siamo alla nona edizione: già fissate quindi le prossime due, l’albo d’oro è comandato dal Brasile con tre trionfi (anche gli ultimi due). L’Italia è alla sua terza partecipazione: nel 2003 (edizione in Francia) rinunciò, mentre nel 2009 fu eliminata al primo turno. Per il Messico invece le partecipazioni sono 6: c’è il terzo posto del 1995 (ma la manifestazione non si chiamava così e aveva una formula diversa, non essendo organizzata dalla FIFA), poi la grande vittoria del 1999, battendo in finale per 4-3 il Brasile all’epoca vice campione del mondo. Nel 2005 il quarto posto, nel 2009 non partecipava. I precedenti tra le due nazionali sono 11: sei le vittorie degli Azzurri, con quattro pareggi e una sola sconfitta che però è molto recente, cioè risale al giugno 2010 quando ci fu l’ultima sfida, con i gol di Carlos Vela e Medina a rendere vano il tentativo di recupero di Bonucci (era un’amichevole di preparazione al Mondiale in Sudafrica).
L’Italia non vince dall’amichevole di Firenze del 1993 (reti di Baggio e Maldini), ma i precedenti più storici sono due: nel 1994 Italia-Messico fu l’ultima gara del girone eliminatorio del Mondiale statunitense. In vantaggio i nostri avversari con Bernal, pareggio di Daniele Massaro: gol fondamentale per la qualificazione, poi gli azzurri arrivarono in finale. Non andò così nel 2002, pur se anche lì la rete di Del Piero (a pareggiare quella di Borgetti) ci consentì di approdare agli ottavi. Nel 1970 invece si giocava in casa loro: all’Azteca erano i quarti di finale, ci imponemmo con un 4-1 targato Riva (doppietta), Rivera e autorete di Pena. Particolare curioso: per due volte l’Italia ha incrociato il Messico sul suo cammino, per due volte è arrivata la finale (persa) contro il Brasile. Succederà anche qui? La marcia di avvicinamento dell’Italia alla Confederations Cup non è stata delle migliori. Gli Azzurri sono qui in qualità di vice campioni d’Europa: il posto sarebbe spettato alla Spagna, ma naturalmente gli iberici non potevano “sdoppiarsi” avendo vinto anche il Mondiale, così hanno liberato una posizione per l’Italia, che partecipa per la seconda edizione consecutiva (nel 2009 da campione del Mondo). Le partite a ridosso della manifestazione sono state decisamente sofferte: dopo il 4-0 di Bologna contro San Marino, la Nazionale di Prandelli ha affrontato due trasferte. La prima è stata a Praga, contro la Repubblica Ceca: 0-0 poco brillante, con i nostri avversari molto più in palla e che avrebbero meritato decisamente di più. Poco male: era qualificazione al Mondiale, anche il pareggio non era un risultato da buttare. Diversa la situazione contro Haiti: per quella che era la posta in palio si poteva anche perdere, ma il 2-2 finale (dopo essere stati avanti 2-0) ha rappresentato una sorta di umiliazione vista la disparità di forze in campo. Colpa del jet lag probabilmente: l’Italia era appena arrivata in Brasile. Insomma, bisogna ritrovare un po’ di smalto: la stagione è stata lunga e ha lasciato tante scorie, e la Confederations Cup in sè non vale certo quanto un Mondiale, ma bisogna avere la voglia e il coraggio di affrontare l’impegno per dare un segnale forte alle avversarie con cui ci scontreremo tra un anno (clicca qui per l’intervista esclusiva a Maurizio Pistocchi). Il Messico, se possibile, arriva in condizioni ancora peggiori. La generazione d’oro che ha vinto le Olimpiadi a Londra un anno fa è impegnata nelle qualificazioni al Mondiale, dove ormai è una presenza fissa; tuttavia sta faticando, a causa di una serie di pareggi l’ultimo dei quali lo scorso mercoledì contro la Costa Rica, uno 0-0 che complica la vita visto che ora nel girone i ragazzi di De La Torre sono secondi, dietro agli Stati Uniti (è il raggruppamento finale del Nord e Centro America) e hanno la Costa Rica stessa appaiata. Nelle ultime prove hanno pareggiato cinque partite su sei, hanno battuto la Giamaica 1-0, una delle tre reti segnate che denotano quindi gravi problemi in zona gol. Strano, visto che il reparto offensivo sarebbe potenzialmente il migliore della rosa, con giocatori come Javier Hernandez, Carlos Vela e Giovani Dos Santos, tutti con esperienza in Premier League. Sulla carta dovrebbe essere una partita divertente: la speranza è che l’Italia la faccia sua, per iniziare bene il torneo e rispondere immediatamente al Brasile (clicca qui per sapere dove guardare la diretta di Italia-Messico). Vedremo se sarà così: non resta che dare la parola al campo, la diretta di Italia-Messico sta per cominciare…
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