Oltre all’assente di lunga data Simone Pepe, Antonio Conte non riuscirà sicuramente a recuperare Stephan Lichtsteiner (stiramento alla coscia) e Mirko Vucinic (lesione ai flessori). Tutti e tre, però, dovrebbero rientrare in gruppo a partire dalla prossima gara in programma dopo la sosta. Intanto sono assenze pesanti: senza lo svizzero viene a mancare una spinta propulsiva sulla destra che Isla – giocatore diverso come caratteristiche – non garantisce, mentre l’indisponibilità di Vucinic costringe Tevez a girare più al largo dall’area di rigore di quanto dovrebbe, e in ogni caso è una soluzione tecnica e tattica in meno. Non ci sono grosse novità, invece, sulle condizioni di Mesto (stagione praticamente finita) e Juan Camilo Zuniga (fuori fino a metà dicembre a causa di un operazione al ginocchio). Anche qui parliamo di giocatori importanti per gli equilibri della squadra di Rafa Benitez, in particolare il colombiano che sa giocare indifferentemente a destra o a sinistra e garantisce sempre un ottimo lavoro di spinta e copertura.
Juventus e Napoli, domani sera alle ore 20:45, per conquistare la seconda posizione solitaria in classifica. Le due squadre, attualmente, sono rispettivamente terza e seconda a 28 punti ciascuna, ma, il loro obbiettivo, è quello di riuscire a raggiungere e superare in testa alla classifica la Roma, ma, per farlo, avranno bisogno dell’apporto dei loro top players. Il centrocampista cileno, dopo un’annata straripante come quella scorsa, quest’anno ha accusato un po’ la fatica, ma la sua grinta, le sue incursioni ed i suoi tiri dalla distanza stanno continuando a fare la differenza all’interno dello scacchiere tattico disegnato da mister Antonio Conte, come dimostrano i 5 gol messi a segno in 11 partite, a cui vanno sommati i 2 messi a segno nelle prime 4 gare di Champions. Stesso discorso anche per il trequartista slovacco. Nonostante un avvio di campionato che l’ha visto andare a segno 4 volte nelle prime due partite contro Bologna e Chievo, il numero 17 partenopeo ha faticato notevolmente nelle restanti partite, soprattutto dal punto di vista realizzativo. Forse sta pagando molto l’utilizzo dei due attaccanti esterni a supporto dell’unica punta, cosa che gli riduce notevolmente i palloni giocabili rispetto a quando era sotto la guida tecnica di Mazzarri. Siamo sicuri, però, che il giocatore vorrà ritornare ad essere importante come lo è stato gli anni scorsi, e per questo motivo confidiamo in una sua rinascita proprio contro i bianconeri.
Pochi dubbi di formazione in vista del big match che vedrà Juventus e Napoli sfidarsi nel posticipo di domenica sera. Le formazioni, salvo grosse sorprese, dovrebbero essere quelle ipotizzate, ma non sono da escludere i famosi colpi di scena dell’ultimo minuto. Gli unici ballottaggi nella mente di Benitez, sono quelli che vedono coinvolti Albiol al posto di uno tra Fernandez e Cannavaro, ed Insigne al posto di Mertens. Conte, invece, dovrà sciogliere le riserve sul modulo che scenderà in campo. Qualora, come è probabile, venisse scelto il 3-5-2, gli unici dubbi sarebbero legati a chi tra Caceres ed Isla prenderà il posto di Lichtsteiner sulla corsia di destra, e chi tra Quagliarella e Llorente affiancherà Tevez nel tandem d’attacco.
Big match a Torino. Juventus-Napoli, ore 15 (arbitra Rocchi), è lo scontro diretto per capire quale delle due squadre è la prima inseguitrice della Roma capolista: appaiate a quota 28 punti, bianconeri e partenopei sembrano rivivere la stessa situazione dello scorso anno, quando all’ottava giornata si presentarono allo scontro diretto in testa, con 22 punti a testa. Vinse la Juventus 2-0, e prese il volo. Quest’anno ci sono i giallorossi davanti: 3 punti in più, e la possibilità di scappare da una o entrambe (qualora esca un pareggio). Parata di stelle, e duello tra due allenatori profondamente diversi fuori dal campo ma con filosofie molto simili sul terreno dio gioco: possesso palla e aggressione alta, la volontà di fare sempre e comunque la partita.
Alla vigilia del big match di domenica sera allo Juventus Stadium, Antonio Conte non ha perso l’occasione per pungere il suo collega Benitez: “Se non vince lo scudetto non ha fatto niente” e getta benzina sul fuoco: “Benitez dice che sono al 75% e mi spaventa, non ci sarà campionato quando saranno al 100. L’anno scorso sono arrivati secondi, hanno venduto Cavani, speso 90 milioni e se questa stagione non vinceranno lo scudetto, Benitez non avrà fatto niente….”. In seguito il tecnico salentino ha aggiunto: “Sicuramente questa è una sfida importante, come è una sfida e importante quando giochiamo contro Inter, Milan, Roma, Fiorentina”. E sul prosieguo del campionato: “E’ un campionato lungo e difficile per una squadra che vuole lottare per raggiungere l’obiettivo, tutte le partite diventano le partite della vita, perché tutte le partite valgono tre punti”. Per quanto riguarda invece la formazione ha annunciato il ritorno al 3-5-2, anche se non boccia l’esperimento del 4-3-3: “Il 4-3-3, del resto, era un’opzione importante per il match; e poteva essere anche un’opzione perché comunque siamo pronti ad affrontare le partite con questi due tipi di sistemi di gioco, soprattutto quando vai ad affrontare squadre che giocano comunque con degli esterni forti. Poteva essere abbastanza realistica la situazione”. Per chiudere, si confessa pessimista sul ritorno di Chillini: al suo posto giocherà Ogbonna. Confermati Tevez e Fernando Llorente in attacco, sulla destra pronto a giocare Mauricio Isla con Asamoah dall’altra parte.
Dal turnover esce “sconfitto” Marchisio, sicuramente il meno brillante dei quattro centrocampisti titolari. Con lui ci sono anche Giovinco e il recuperato Quagliarella, poi solo esterni: Peluso e De Ceglie, Motta e Padoin che in questo momento rappresenta per Conte un’opzione sulla fascia destra. Storari e Rubinho sono i due portieri di riserva.
Lo stop di Chiellini è una tegola soprattutto perchè Martin Caceres è partito per l’Uruguay, dovendo giocare lo spareggio mondiale con la sua nazionale. Scoperto in difesa, Conte deve anche fare a meno di Lichtsteiner e Vucinic, fuori da tempo ma prossimi al rientro (saranno disponibili per la trasferta di Livorno salvo controindicazioni). Per quanto riguarda Simone Pepe, la sua stagione non è ancora cominciata nè è dato sapere se mai comincerà.
Rafa Benitez suona la carica ai suoi, forte di un grande inizio di stagione che l’ha portato anche al secondo posto nel girone di Champions League: “Servono testa e cuore per battere la Juventus. So bene quanto ci tenga la nostra gente, tra l’altro la posizione in classifica di entrambe rende la sfida ancora più interessante”. E ancora: “La Juventus è sempre la mia favorita: ha la rosa più forte e lo sa bene pure Conte che è una persona intelligente”. Scambio di complimenti insomma, e i ragazzi di Benitez ci proveranno: “Abbiamo giocatori di grande esperienza che non vedono l’ora di scendere in campo. Servirà una prestazione buona, non perfetta, per centrare un risultato positivo”. La ricetta? “Giocheremo con testa e cuore. Avremo una grande intensità sin dai primi minuti”. Il tecnico smentisce l’ipotesi di adottare una marcatura a uomo su Andrea Pirlo, playmaker bianconero: “Conosciamo la sua forza, non faremo marcatura ad uomo, ma non lo perderemo d’occhio. Abbiamo fiducia in noi stessi”. Benitez ha affrontato Pirlo due volte in due finali di Champions League, e ha tradizione positiva contro la Juventus: nella Champions League 2004-2005, quella poi vinta dal suo Liverpool, la eliminò facendo 0-0 a Torino. Solito dubbio sugli esterni: Callejon o Insigne? Mertens sembra sicuro del posto, e questa sera potrebbe essere il folletto di Frattamaggiore a trovare una maglia da titolare, soprattutto perchè lo spagnolo sembra dover tirare il fiato. Confermati Behrami e Inler in mezzo, in difesa c’è sempre Federico Fernandez con Raul Albiol che dovrebbe farcela.
Avere in panchina gente come Callejon e Pandev è un lusso, che fa capire quanto bene abbia lavorato Riccardo Bigon in estate. Ma ci sono anche Dzemaili, sette gol la scorsa stagione, e Duvan Zapata, e poi il giovane Josip Radosevic che ha numeri e talento ma per ora poco spazio. Cannavaro e Britos le prime alternative per i centrali di difesa, Bruno Uvini può giocare anche a destra dove Benitez lo ha utilizzato in corsa nella partita in cui si è infortunato Mesto.
L’ex Reggina e Genoa è uno dei due indisponibili: per lui stagione finita o quasi, dovrebbe rientrare tra marzo e aprile. Più brevi i tempi di recupero per Juan Camilo Zuniga, da valutare se sarà rischiato nelle ultime partite del 2013 o lo rivedremo direttamente il prossimo anno.
1 Buffon; 15 Barzagli, 19 Bonucci, 5 Ogbonna; 33 Isla, 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba, 22 Asamoah; 10 Tevez, 14 Llorente. All. Conte
A disp: 30 Storari, 34 Rubinho, 16 M. Motta, 11 De Ceglie, 13 Peluso, 20 Padoin, 8 Marchisio, 12 Giovinco, 27 Quagliarella
Squalificati: –
Indisponibili: M. Caceres, Chiellini, Lichtsteiner, Pepe, Vucinic
25 Reina; 11 Maggio, 33 Raul Albiol, 21 Fernandez, 27 Armero; 85 Behrami, 88 Inler; 24 L. Insigne, 17 Hamsik, 14 Mertens; 9 Higuain. All. Benitez
A disp: 1 Rafael C., 15 Colombo, 3 Bruno Uvini, 28 Cannavaro, 5 Britos, 13 Bariti, 22 Radosevic, 20 Dzemaili, 7 Callejon, 91 D. Zapata, 19 Pandev
Squalificati: –
Indisponibili: Zuniga, Mesto
Arbitro: Rocchi
Domani sera, alle ore 20:45, il Napoli farà visita alla Juventus. Le due squadre hanno tenuto un ruolino di marcia pressoché identico (9 vittorie, 1 pareggio ed una sconfitta per entrambe, 23 gol fatti e 10 subiti i piemontesi contro i 24 fatti e gli 8 subiti de campani), ed il loro intento, soprattutto in virtù della più che probabile vittoria della capolista Roma contro la matricola Sassuolo, sarà quello di non perdere punti preziosi in chiave scudetto. Dopo l’ultima sessione di mercato che ha visto le due squadre rinforzarsi parecchio, soprattutto in chiave Champions, la sfida si preannuncia più intrigante come non lo era da circa una ventina d’anni a questa parte, ovvero da tempi di Maradona, con le dovute proporzioni, ovviamente. Eccovi dunque le probabili formazioni e le notizie alla vigilia del big-match, che sarà arbitrato dal signor Rocchi.
Complice la chiamata in Nazionale di Caceres, mister Antonio Conte dovrà, per forza di cose, ritornare al tanto caro 3-5-2, anziché al 4-3-3 come ipotizzato nei giorni scorsi. L’assenza del difensore uruguaiano, fa si che, l’unica alternativa valida all’indisponibile Lichtsteiner, sia proprio Mauricio Isla, non adatto ad essere schierato in una difesa a quattro considerate le sue maggiori doti propositive. Rispetto alla gara contro il Real Madrid, dunque, Asamoah verrebbe avanzato sulla linea dei centrocampisti, mentre in difesa, Ogbonna, insieme a Bonucci e Barzagli, sarà chiamato a sopperire all’assenza dell’indisponibile Chiellini, fermo a causa di un’elongazione muscolare. Per quanto concerne il centrocampo, Pogba è favorito su Marchisio per affiancare Pirlo e Vidal, mentre in attacco, Llorente è in vantaggio su Quagliarella e Giovinco per spalleggiare Tevez. Ancora fuori per infortunio, oltre all’esterno svizzero, anche Pepe e Vucinic.
Rafa Benitez avrà a disposizione quasi tutti gli elementi della rosa, ad eccezioni dei già noti infortunati Zuniga e Britos. Da valutare anche la convocabilità del portiere brasiliano Rafael, ma le sue condizioni non sembrano destare alcun tipo di preoccupazione sia per quanto riguarda l’entità dell’infortunio, sia perché il titolare inamovibile resta Reina. Davanti al portiere spagnolo, la difesa dovrebbe essere composta Maggio a destra, Armero a sinistra con Albiol in mezzo, mentre, per quanto riguarda l’altro centrale, il ballottaggio coinvolge sempre i soliti Fernandez e Cannavaro. A centrocampo, Inler e Behrami andranno a posizionarsi davanti alla retroguardia, e, qualche metro davanti a loro, agirà il consueto terzetto di trequartisti composto da Callejòn a destra, Hamsik in mezzo e Mertens (in netto vantaggio su Insigne) a sinistra. Sicura anche la presenza di Higuain nei panni di unico terminale offensivo.