Il campionato ha calato il sipario con molti colpi di scena, aprendo il calciomercato anche sul fronte panchine. Nell’immediato dopo gara sono arrivate molte dichiarazioni degli allenatori, che forse per la prima volta davanti a taccuini e telecamere hanno parlato senza problemi del loro futuro. E’ in atto un’autentica rivoluzione, basti pensare che sono solo cinque i tecnici sicuri della conferma: Mourinho (Inter), Gasperini (Genoa), Prandelli (Fiorentina), Marino (Udinese) e Allegri (Cagliari). A Napoli resterà Donadoni, anche se non ha convinto troppo i tifosi e soprattutto il patron De Laurentiis. Per le altre squadre si attendono sorprese.
Partiamo, però, dalle certezze. Ancelotti ha lasciato il Milan con un anno di anticipo, al suo posto stamani – come annunciato da Galliani – si insedia Leonardo, alla prima esperienza come allenatore. Spalletti ha dichiarato ufficialmente di voler restare (sfumate le ipotesi Milan e Juve, non avrebbe molte soluzioni davanti): deve solo chiarire alcune questioni con la presidente Sensi. Mazzarri ha salutato la Samp così come Del Neri ha chiuso la sua avventura a Bergamo: il primo è in corsa insieme a Giampaolo (piace anche a Zamparini) e a Zenga per la panchina della Lazio, il secondo finirà a Genova sponda blucerchiata. Ballardini si è dato dieci giorni di tempo (il termine ultimo è per il 9 giugno, giorno del compleanno del presidente Zamparini), ma tutto lascia presupporre che qualcosa si sia incrinato nel rapporto fra allenatore e società.
A Palermo potrebbe arrivare Delio Rossi. Per quanto riguarda il Catania e il Bari (se Conte va alla Juve) si fanno i nomi di Novellino e Colantuono. Mario Beretta potrebbe, infine, rientrare a Siena.
(Luciano Zanardini)