Un campionato da protagonista. Il Sassuolo è in testa al torneo cadetto, con 53 punti insieme al Torino e una partita da recuperare. Davanti al Pescara che a 51 punti ha invece due partite da recuperare, affiancato dal Verona. A 45 il Padova e a 44 il Varese, mentre seguono staccate Reggina, Brescia e Sampdoria, rispettivamente a 39, 38 e 37 punti, tutte con una partita da recuperare. Insomma c’è un sostanziale equilibrio in testa, che rende ancora più interessante questo campionato. La ventottesima giornata propone poi il big match Torino-Sampdoria, due formazioni costruite per dominare e vincere questo campionato, due società abituate a trionfi importanti anche in serie A, per una storia calcistica senza dubbio tra le più rilevanti. Ma c’è anche, in questa giornata, un Sassuolo-Varese che è match di grande valore tecnico e un Livorno-Bari che vedrà in campo due compagini che hanno finora abbastanza deluso. Per commentare quindi questo momento del torneo cadetto abbiamo sentito Fulvio Pea, il tecnico artefice di questo Sassuolo dei miracoli. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.
Sassuolo in testa al campionato, obiettivo serie A?
Viviamo questo momento in modo positivo, giocando partita dopo partita, poi faremo i conti alla fine.
Si parla però del Sassuolo come un futuro Chievo: ottima organizzazione societaria e la possibilità di diventare importante come la squadra veronese.
Il Chievo ha ottenuto risultati molto importanti in questi anni. Il Sassuolo ha un’ottima organizzazione societaria. Quanto ai programmi che si vogliono dare a questa squadra, saranno sicuramente quelli a dire se il Sassuolo può ambire a diventare il Chievo del futuro.
Intanto però i numeri parlano chiaro, siete in testa alla classifica. Merito di tutta la squadra o anche, in particolare, di qualche singolo giocatore?
Ritengo che alla base dei successi del Sassuolo ci sia il gruppo, la squadra, vista nel suo totale assieme. Se devo sottolineare la prova di qualche singolo giocatore, posso soffermarmi su Sansone per i suoi gol, Missiroli per il suo talento, Bianco per la sua esperienza, Magnanelli per il suo attaccamento alla squadra.
C’è un forte attaccamento della città a questa squadra?
Direi proprio di si, ormai le vicende di questa squadra sono vissute con tanta passione. Sassuolo si riconosce nei successi di un club diventato grande per merito di Giorgio Squinzi che l’ha portato dalla serie C2 alla situazione attuale.
In questa giornata di campionato ve la vedrete col Varese: come vede questa partita?
Il Varese sta attraversando come noi un buon momento. Speriamo che venga fuori un bel match.
C’è anche il match clou Torino – Sampdoria, un pronostico su questa partita?
E’ una partita da tripla, tra due squadre costruite per fare molto bene in questo campionato.
Torino protagonista, Sampdoria delusione del campionato se l’aspettava?
No, in realtà non me l’aspettavo, ma la storia dei campionati della serie B ci ha insegnato che ci possono essere squadre che possono rientrare nella zona playoff, come era stato il caso del Padova l’anno scorso. Anche la Sampdoria può farcela.
E c’è anche Livorno-Bari tra le due squadre delusioni del campionato.
Sono due squadre che non sono riuscite ad esprimersi appunto secondo le buone qualità tecniche dei loro giocatori.
Il lavoro di Zeman invece sta pagando a Pescara. Come giudica questo allenatore, non pensa che curi troppo poco la parte difensiva della sua squadra?
Zeman sta facendo molto bene, sta dimostrando ancora una volta il suo valore, penso poi che curi con attenzione anche la parte difensiva della sua squadra.
E tra gli altri allenatori sta lavorando molto bene anche Mandorlini.
Ci sono tanti allenatori che stanno lavorando bene e che hanno fatto bene in tanti campionati. Io sono qua tra questi tecnici ormai affermati a cercare di fare nel migliore dei modi la mia parte.
Ce la farà secondo lei il Gubbio di Simoni a salvarsi?
Mi auguro di si. Devo tanto a Simoni e ho imparato tanto da lui. Oltre ad avermi fatto imparare tanto sul calcio mi ha fatto imparare soprattutto quei valori umani che sono alla base di tutto. Simoni è un vero signore.
Quali sono invece i suoi programmi per il futuro?
Vedremo, per ora cerco di fare il mio lavoro al Sassuolo, senza pensare a niente di particolare.
(Franco Vittadini)