Una magra consolazione, ma pure sempre una consolazione, l’Inter, sconfitta nel derby di Supercoppa, se la prende sconfiggendo il Milan in amichevole e aggiudicandosi il Trofeo Tim. Partita fotocopia del primo tempo di Pechino con i nerazzurri che fanno girare palla ma non trovano la cattiveria giusta per affondare mentre il Milan gioca meno ma più concretamente. Gasperini si mantiene fedele al 3-4-3 e manda in campo Castellazzi, Lucio, Ranocchia, Zanetti (il capitano come difensore di sinistra al posto dell’acciaccato Chivu) Jonathan, Thiago Motta, Cambiasso e Faraoni a centrocampo, Alvarez, Milito e Castaignos in attacco. Il Milan risponde con una formazione molto rimaneggiata: Amelia, Abate, Oddo, Bonera, Zambrotta, Ambrosini, Fossati, Emanuelson, Cassano e l’altro Boateng. La prima occasione è per il Milan, Cassano, sempre positivo, serve Emanuelson che ha una buona palla ma tira fiaccamente. Siamo al 10’, due minuti dopo grande punizione di Milito che si stampa sulla traversa. L’Inter prende coraggio, fa possesso palla e Milito cerca talvolta la profondità, talvolta fa il play avanzato cercando gli inserimenti dei compagni, soprattutto del vivace Castaignos. Ma al 17 esimo il Milan si ripresenta davanti a Castellazzi, è Abate a crossare per Boateng che incorna, ma il portiere nerazzurro gli dice no. Al 28esimo passa l’Inter: punizione da metà campo di Cambiasso che imbecca Milito in area rossonera. Il Principe sfodera la classe che lo scorso anno aveva nascosto e con l’esterno spedisce un pallone morbido in fondo al sacco. Piu Sneijder rileva Thiago Motta e l’Inter tiene palla fino alla fine del match. Con questa vittoria, sommata a quella ottenuta ai rigori contro la Juventus l’Inter si qggiudica il Trofeo Tim. Nell’Inter bene Zanetti anche da difensore puro, il capitano non si è praticamente mai fermato ma dove lo metti sta e fa bene. Cambiasso cerca la forma migliore ma con lui in campo il centrocampo ha un altro nerbo. Milito ha già il guizzo, Castaignos commette qualche errore ma è tra i più vivaci mentre Alvarez rimane un po’ in ombra. Nel Milan bene Cassano e il giovane Boateng che lotta come un leone e sfiora il gol. Molto bene Bonera al centro della difesa che stoppa in un paio di occasioni azioni pericolose di Milito e Castaignos, fuori fase Emanuelson, ancora un oggetto misterioso e Ambrosini che si sbatte e recupera palloni ma sembra sempre una frazione di secondo in ritardo.