Le scelte dei due allenatori per Juventus-Parma non saranno definitive fino all’ultimo. Conte infatti dovrebbe avere un’idea più o meno chiara in testa – anche per le assenze – ma non sa ancora se schierare Lichtsteiner o Isla (particolarmente in forma) sul binario di destra, mentre dovrebbe giocare Asamoah che domenica è partito dalla panchina. Donadoni ha punti interrogativi sul modulo: 4-3-3 o 3-5-2? Chiaramente dalla scelta deriveranno gli uomini, dovesse vincere la seconda ipotesi Schelotto ha più possibilità di giocare rispetto ad Amauri, con Cassano ad agire da falso centravanti. In bilico anche Biabiany: nel caso il Parma si schieri con il tridente potrebbe essere sacrificato in luogo del Galgo, che è decisamente in forma. Per quanto riguarda la corsia sinistra, Molinaro dovrebbe essere in vantaggio su Gobbi che ha giocato domenica.
Antonio Conte e Roberto Donadoni devono far fronte anche a diverse assenze per questa partita. Se il tecnico salentino recupera Pogba, ha fermi ai box Barzagli e Ogbonna che non hanno ancora recuperato dai loro problemi; rinuncia ovviamente a Simone Pepe, che ha giocato soltanto due spezzoni negli ultimi due anni e, arrivato ormai a 30 anni, vede il suo futuro pericolosamente in bilico. Possibili recuperi sono quelli di Marchisio e Vucinic, che però non saranno ovviamente al meglio; solo il centrocampista potrebbe andare in panchina. Nel Parma mancheranno Jherson Vergara e Nicola Pozzi, il quale è stato operato al ginocchio e ha visto chiudersi in anticipo la sua stagione; fuori anche Gargano e José Mauri, che hanno effettuato lavoro differenziato e non saranno dunque della partita così come il difensore Jonathan Rossini.
Una delle partite più interessanti della trentesima giornata di serie A è certamente Juventus-Parma. Il turno infrasettimanale proporrà stasera alle ore 20.45 allo Juventus Stadium la sfida tra la corazzata bianconera di Antonio Conte, che sta volando verso il terzo scudetto consecutivo e ha la possibilità di aggiornare molti record storici del nostro campionato, e i gialloblù di Roberto Donadoni, che dal canto loro vantano una eccellente striscia di diciassette partite senza sconfitte, di gran lunga il record assoluto nella storia del club emiliano. Si annuncia dunque una bella partita tra due squadre che certamente sono in grado di esprimere ottimo calcio: riuscirà la banda guidata da Antonio Cassano a fermare la marcia dei dominatori del campionato? Eccovi dunque ora le ultime notizie sulle due squadre e le probabili formazioni di Juventus-Parma, partita che sarà diretta dall’arbitro Banti.
Come ormai è consuetudine, l’allenatore bianconero Antonio Conte non ha parlato nemmeno alla vigilia di questa partita. Comunque, non vi sono particolari dubbi sulla formazione, che questa sera dovrebbe vedere in campo tutti i titolari, a parte evidentemente Barzagli, che sarà sostituito ancora una volta da Caceres, che in questa fase è da considerare un titolare. A centrocampo rientra Pogba dopo la squalifica, e sarà in campo fin dal primo minuto. Sulle fasce ecco entrambi i titolari canonici, cioè Lichtsteiner ed Asamoah (il ghanese era in panchina a Catania), in attacco dovrebbe esserci la coppia Tevez-Llorente. Insomma, un segnale di massima attenzione e rispetto per il Parma, che sta facendo molto bene in questo campionato: Conte però non vuole mollare nulla, all’inseguimento dei tanti record alla portata dei bianconeri in questa stagione.
Una notizia importante per la Juventus è il recupero di Marchisio, almeno per un posto in panchina. Sarà naturalmente lui la prima alternativa a centrocampo, dove ci saranno a disposizione anche Isla e Padoin. Problemi in difesa, dove servono rinforzi dalla Primavera, in attacco invece c’è abbondanza visto che a disposizione di Conte ci saranno Osvaldo, Vucinic e Quagliarella, non proprio gli ultimi tre arrivati…
L’elenco è piuttosto lungo. In difesa continuano ad essere assenti sia Barzagli sia Ogbonna, impedendo il turnover, così come non saranno della partita nemmeno Peluso, Pepe e Giovinco. Quest’ultimo è sostanzialmente ok, ma Conte ha deciso di non convocarlo perché la ‘Formica Atomica’ sta proseguendo ancora il lavoro di recupero.
Così Roberto Donadoni ha presentato la partita nella conferenza stampa alla vigilia: “La Juventus da tre anni sta dettando legge, sappiamo che ci attende un compito più che difficile. Ma sarà bello confrontarsi con loro in uno stadio importante nel quale dovremo tirar fuori una prestazione di altissimo livello, oltre i nostri livelli, al 110%. Solo così potremo pensare di tornare a casa con dei punti. Abbiamo tanti stimoli, entusiasmo e la voglia di far bene in un palcoscenico così prestigioso. Turnover? Metteremo in campo l’undici che dà più garanzie, poi vedremo per le prossime partite, ora conta la Juventus. Voglio valutare gara dopo gara cosa ci dirà il campo e quale sarà il dispendio energetico. Qualche problema c’è, anche Munari si è fermato per un attacco influenzale, proveremo a recuperarlo e a sopperire alle assenze. Una cosa è certa, voglio andare lì e giocarmi le mie carte, come abbiamo sempre fatto sia in casa sia in trasferta, mettendo in luce le nostre qualità”. L’influenza sta girando a Collecchio, pure Cassano ha qualche linea di febbre: nulla di grave, ma visto che nei prossimi dieci giorni gli emiliani avranno anche le trasferte contro Lazio e Roma (nel recupero) e la partita al Tardini contro il Napoli, è normale che Donadoni dovrà calibrare con attenzione le proprie scelte. Non si rinuncerà al 4-3-3, che dovrebbe vedere comunque Cassano al centro, con Schelotto a destra e Biabiany a sinistra, ma con Amauri pronto a prendere il posto del barese oppure di Schelotto (in quel caso andrebbe Cassano a destra). Negli altri reparti un solo dubbio: Molinaro favorito su Gobbi per il ruolo di terzino sinistro in una difesa che vanta la coppia centrale Paletta-Lucarelli, una delle migliori del campionato.
Gobbi e Amauri, probabili “sconfitti” nei ballottaggi ancora aperti, dovrebbero essere le prime alternative in panchina per Donadoni. In attacco disponibili anche Palladino e il giovanissimo Cerri, in difesa il nome di spicco è Felipe, a centrocampo ecco Galloppa e Obi.
L’elenco è piuttosto lungo, e certamente questa non è la situazione ideale per affrontare una partita così difficile. Come ha detto Donadoni, Munari è fuori causa per influenza: oltre a lui mancheranno anche Gargano, Pozzi, Rossini e Vergara. Nessuno di loro è un titolare, ma le scelte si riducono in modo consistente per una squadra media, che non ha una rosa sterminata.
1 Buffon; 4 Caceres, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba, 22 Asamoah; 14 Llorente, 10 Tevez. All. Conte.
A disp.: 30 Storari, 34 Rubinho, 38 Mattiello, 42 Penna, 33 Isla, 8 Marchisio, 20 Padoin, 9 Vucinic, 18 Osvaldo, 27 Quagliarella.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Barzagli, Ogbonna, Peluso, Pepe, Giovinco.
83 Mirante; 2 Cassani, 29 Paletta, 6 Lucarelli, 3 Molinaro; 30 Acquah, 32 Marchionni, 16 Parolo; 23 Schelotto, 99 Cassano, 7 Biabiany. All. Donadoni.
A disp.: 91 Bajza, 1 Pavarini, 19 Felipe, 18 Gobbi, 51 Sall, 8 Galloppa, 26 Mauri, 20 Obi, 22 Jankovic, 17 Palladino, 9 Cerri, 11 Amauri.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Gargano, Pozzi, Rossini, Vergara, Munari.
Arbitro: Banti.
Si avvicina la partita Juventus Parma e gli allenatori di entrambe le squadre stanno apportando le ultime moficihe alle formaizoni ufficiali scegliendo gli 11 titolari che prendereanno parte alla sfida. Conte non vuole regalare punti alla Roma nonostante il cospicuo vantaggio in classifica e si preparra a schierare l’attacco titolare con Llorente e Tevez. Lo spagnolo è stato preferito ad Osvaldo autore di una prova non proprio convincente nell’ultima pattita di campionato. Per la difesa dei bianconeri Caceres partirà ancora titolare.
Alle ore 20,45 di domani sera grande appuntamento a Torino: si gioca Juventus-Parma, 30^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014. Sono le due squadre che in questo momento hanno le strisce di imbattibilità più lunghe, ovviamente aperte: 21 giornate per la Juventus, 17 per il Parma cui, ricordiamo, manca una partita contro la Roma. All’andata i bianconeri avevano vinto 1-0, gol di Paul Pogba nel secondo tempo: rimane quella l’ultima gara persa dal Parma, mentre i bianconeri sono caduti per l’ultima volta contro la Fiorentina, il 20 ottobre scorso (da allora 19 vittorie e 2 pareggi). Se i campioni d’Italia vanno per il terzo scudetto consecutivo, i ducali se la giocano per tornare in Europa League (al momento ci sarebbero). Spettacolo garantito? Si spera, perchè la Juventus non è esattamente in grande forma e lo ha dimostrato nelle ultime uscite, comunque vinte.
Antonio Conte deve pensare ai prossimi due impegni: quello di Napoli e l’andata dei quarti di Europa League, a Lione. Due partite che possono rappresentare una stagione: magari non quella del San Paolo, perchè come abbiamo detto il distacco in campionato è ampio (dipenderà poi dalla gara di domani), di certo quella della Gerland perchè, una volta superato l’ostacolo Fiorentina, non solo i tifosi ma anche la società e i giocatori hanno cominciato a credere nella concreta e reale possibilità di portare a casa l’Europa League, tanto più che lo stimolo rappresentato dalla finale allo Stadium è elevato e sarebbe un peccato non provarci a fondo, considerato che mancano solo quattro partite per arrivarci. Per questo motivo il tecnico salentino ha fatto riposare qualcuno nella partita contro il Catania; domani sera però tornano i titolari, perchè il Parma è la squadra più in forma del campionato e si vogliono evitare brutte sorprese. Ecco allora che torna Buffon in porta, e si rivede Asamoah sulla fascia sinistra (al posto di un comunque positivo Isla); Pogba rientra dalla squalifica, in attacco nuovamente dentro la coppia Tevez-Llorente, 27 gol in due (l’Apache è capocannoniere). Possibilità di andare in panchina per Claudio Marchisio, che sta recuperando dal problema muscolare: di sicuro non sarà comunque titolare.
Roberto Donadoni sa bene che questa è la partita più difficile: superata questa la striscia potrebbe ampliarsi a 19 partite, cioè un intero girone, in attesa di recuperare gli 80 minuti dell’Olimpico. Come già fatto da tanti allenatori che hanno affrontato la Juventus, anche l’ex Commissario Tecnico della Nazionale pensa al modulo a specchio: la scelta però è sofferta, perchè il 4-3-3 ducale funziona a meraviglia e snaturarlo potrebbe sì creare qualche difficoltà in più agli avversari, ma dall’altro versante potrebbe creare qualche imbarazzo agli stessi giocatori emiliani, che però hanno imparato negli anni a essere duttili e versatili. Per questo motivo vogliamo credere che per domani lo schema sia speculare. Dunque, Cassani resta sulla linea dei difensori mentre si alza la posizione di Molinaro, Biabiany ritorna in possesso del suo ruolo e torna a disposizione anche Marchionni, che era squalificato per la gara contro il Genoa. Attenzione alla coppia d’attacco: Cassano in questo momento è insostituibile e potrebbe giocare da falso attaccante come già fatto contro il Parma, togliendo punti di riferimento e costringendo uno dei centrali a uscire dalla sua posizione. In questo senso può essere schierato Schelotto, che è in grande forma e può rappresentare una grande freccia nell’arco di Donadoni con la sua velocità e i tempi di inserimento. Ancora fuori gli infortunati, che hanno effettuato terapia (Gargano e Rossini) e lavoro differenziato (José Mauri).