ROMANINA CHOC: PER MESI STALKERIZZA LA PARROCCHIA DEI SANTI MARIO E FAMIGLIA MARTIRI, “INSULTI E PUGNI AL PRETE”
Si conclude con un processo (e con l’eventuale condanna, tutto è ovviamente da decidere in Aula) l’incubo che per alcuni mesi ha coinvolto un parroco e un’intera parrocchia nel quartiere Romanina, Roma Capitale: la storia raccontata dal “Corriere della Sera” risale in realtà al settembre 2022 e riguarda un presunto stalker, tale Alessandro Fiengo 47enne, che per diverse settimane si presentava ogni giorno presso la parrocchia dei Santi Mario e Famiglia Martiri per richiedere (e poi pretendere) soldi e cibo.
Mentre all’inizio il prete Don Antonio Granio, parroco del quartiere Romanina, aveva aiutato l’uomo in condizioni di vita economica sofferente, col passare dei giorni le richieste di Fiengo divengono insistenti e anche violente, tanto da costringere il sacerdote a ritirarsi per un periodo di tempo limitato. La paura e le minacce lanciate dal 47enne, raccontano ancora le fonti di inchiesta al “CorSera”, sono state ingenti tra pugni, schiaffi, spintoni e insulti pesantissimi tanto al prete quanto ai parrocchiani che pure inizialmente avevano preso a cuore il caso del cittadino romano che si presentava alle soglie della chiesa.
VA A PROCESSO LO STALKER ACCUSATO: LE TESTIMONIANZE DEI FEDELI E IL RITORNO ALLA VITA “NORMALE” PER IL PARROCO DON ANTONIO GRANIO
Dal cibo al denaro fino a nuovi vestiti, le suppliche di Alessandro Fiengo si fanno via via sempre più insistenti: soprattutto ai vari “no” ricevuti (anche per il timore delle sue minacce), le reazioni divengono sempre più violente. Secondo le cronache locali, lo stalking arriva all’ingresso durante la Santa Messa con bestemmie e insulti vari contro i fedeli in preghiera, così come al parrocco si presentava in piena notte citofonando e provando a spingerlo quando se lo trovava a tiro.
Al culmine dell’assurdo, Fiengo avrebbe anche lanciato un telefono cellulare in faccia al sacerdote che il 7 gennaio 2023 decide appunto di rimettere l’incarico in attesa di risolvere la situazione dopo le debite denunce (oggi è stato trasferito in un’altra parrocchia nel quartiere Primavalle, ndr). Dopo 12 giorni Don Granio torna al suo posto ma nuovamente viene perseguitato dal suo “stalker” personale che solo nel marzo 2023 viene raggiunto dalle forze dell’ordine che fanno scattare le misure di allontanamento dall’area della parrocchia. Accusato di stalking e atti persecutori, l’autore dei presunti attacchi è stato rinviato a giudizio dal gup di Roma, su richiesta del pm Carlo Villani: a questo punto Fiengo – che si trova già in carcere per altre pendenze giudiziarie precedenti – dovrà andare a processo per difendersi dalle gravi accuse. Una parrocchia che vive mesi nell’incubo, un prete costretto alla fine a spostarsi e che è stato bersagliato nonostante tutti gli aiuti prestati in precedenza a Fiengo e a tantissimi altri bisognosi che ogni giorno si presentano (con ben altre modalità di richiesta, molto più caritatevoli e umili) alle porte delle parrocchie di tutto il Paese.