Il tennis è ripartito. La stagione 2015 della racchetta apre ufficialmente i suoi battenti; il grande appuntamento è ovviamente quello degli Australian Open, a partire dal 19 gennaio. Il primo Slam della stagione è dietro langolo, ma prima ci sono i cosiddetti tornei di preparazione; naturalmente siamo già nellemisfero Sud dove è estate, e a scaldare in vista di Melbourne penseranno Brisbane, Auckland e Sydney. Analizzare in poche righe i possibili temi di tutta una stagione è impresa certamente complicata; il tennis si gioca su tante superfici, allaperto o indoor, in varie condizioni climatiche e in giro per il mondo. Gennaio potrebbe essere diametralmente opposto a maggio, o giugno non coincidere con novembre. Per come stanno adesso le cose, tuttavia, possiamo tracciare qualche punto focale e lanciare qualche pronostico o quantomeno speranza per lanno che ci attende.
Ha la possibilità di chiudere in vetta per la quarta volta negli ultimi cinque anni; il 2014 ci ha detto che se il serbo sta bene ha pochissimi rivali, e che soprattutto in autunno è vicino allimbattibile. Unico problema: il rendimento negli Slam, perchè Nole arriva sempre in fondo ma non vince come potrebbe. Centrerà lottavo Major? Se chiedete a lui, vi risponderebbe che lobiettivo è il Roland Garros: lunico che ancora gli manca.
Ha raggiunto Chris Evert e Martina Navratilova: 18 Slam, e non poteva che accadere a Flushing Meadows. Ma adesso si punta ai 20: impresa riuscita solo a Steffi Graf in era Open, alla tedesca e Margaret Court andando a leggere i dati anche prima del 1968. Ce la farà? Di solito Serena carbura intorno a giugno: prima è una giocatrice addirittura normale, poi diventa ingiocabile. E lei stessa la sua prima avversaria: se tiene fisicamente e si gestisce può anche centrare il Grande Slam stagionale, ma sarà difficile vederla trionfare in Australia dove il caldo ha un ruolo fondamentale.
Era dato per finito nel 2013. E risorto a nuova vita affidandosi a Stefan Edberg: due Master 1000 vinti, la Coppa Davis in bacheca, una finale a Wimbledon portata al quinto set e il ritorno al numero 2 del ranking. Alzi la mano chi ci avrebbe scommesso: vero che negli ultimi quattro anni è arrivato un solo Major, vero che oggi contro i big fa tanta fatica, ma intanto ha dimostrato che li può ancora battere. I suoi innumerevoli tifosi, e magari non solo, sperando di vederlo trionfare ancora quando conta di più; ha la classe per riuscirci e se il fisico lo sorregge ce la può davvero fare. E una delle grandi scommesse dellanno.
Da una parte Rafa Nadal, che come nel 2013 rientra da un lungo stop per infortunio; allora il ginocchio, oggi lappendicite. Dallaltra Victoria Azarenka, fermata da un problema al piede che di fatto lha costretta ai box per tutta la stagione. Entrambi ex numero 1, entrambi rivogliono lo scettro; se però per Nadal la scalata parte comunque dallalto, per Vika è durissima perchè lesplosione delle nuove leve le ha fatto perdere tante posizioni in classifica. Laugurio per entrambi è che possano tornare a trionfare; Nadal può vincere il decimo Roland Garros e il quindicesimo Slam (e avvicinare ulteriormente Federer), la Azarenka vuole il terzo Major in carriera e il ritorno nella Top Ten. Staremo a vedere.
Chi sarà in grado di mettere a repentaglio lo status quo? Il 2014 ci ha regalato grandi storie: Stan Wawrinka che spezza il dominio dei Big Four, Marin Cilic e Kei Nishikori che per la prima volta dopo nove anni giocano una finale Slam senza uno dei quattro di cui sopra. E ancora: Eugenie Bouchard presente in tre delle quattro grandi semifinali, Simona Halep ad un passo dalla vetta del ranking, Ana Ivanovic rientrata in Top 5 dopo sei anni. Questi i primi nomi che sicuramente vengono in mente, ma ce ne sono altri capaci di sovvertire i pronostici: basti pensare che Petra Kvitova non è mai stata numero 1, e che Milos Raonic e Grigor Dimitrov puntano la definitiva maturazione. Ci aspetta un anno ricco di sorprese.
Nominarle tutte è ovviamente impossibile. Possiamo partire da quelle che già lo scorso anno si sono dimostrate pronte a fare il grande salto: certamente l’austriaco Dominic Thiem, e magari l’australiano di origine greca Nick Kyrgios che ha già il prestigioso scalpo di Nadal (a Wimbledon). Occhi aperti per il tedesco Alexander Zverev ex numero 1 a livello juniores, soprattutto per il croato Borna Coric che pure ha battuto Nadal e che al “piano di sotto” ha vinto gli Us Open 2013. In campo femminile Belinda Bencic è già una splendida realtà e però ha ancora 17 anni; pronta all’esplosione la croata Ana Konjuh, di Eugenie Bouchard sappiamo bene e vanno considerate le giovani dell’Est come Zarina Diyas e Saisai Zheng. Poi, Garbine Muguruza e Monica Puig. Tanta carne al fuoco, ci divertiremo.
Grandi speranze: saranno confermate? Da Fabio Fognini a caccia della definitiva maturazione dopo un anno negativo per risultati e disciplina, all’esplosione di una Camila Giorgi che ha tanto talento ma non ha ancora capito come incanalarlo; da Flavia Pennetta che ci ha regalato uno splendido Indian Wells e vuole concedersi un altro giro di giostra a un Simone Bolelli finalmente in grado di esprimere il suo miglior tennis. Da Sara Errani e Roberta Vinci a caccia di altri record da demolire alle nostre squadre di Coppa Davis e Fed Cup: gli esordi saranno contro Kazakhstan e Francia, ostici ma certamente non impossibili (soprattutto per gli uomini). Nessun azzurro ha chiuso il 2014 nella Top 10: anche questo è un dato, pur se marginale. Troveremo i nostri ragazzi a splendere con qualche trofeo in mano? Magari Gianluigi Quinzi e Filippo Baldi, i giovani chiamati a dare nuovo lustro ai nostri colori.
(Claudio Franceschini)