Gianluca di Marzio, telecronista e uomo mercato di Sky Sport, ha voluto fare con ilsussidiario.net un punto sul campionato. Non vuole parlare di mercato perché «parlarne ad ottobre vuol dire illudere la gente raccontando frottole», considera Napoli e Lazio non più soprese ma realtà consolidate, allontana le voci sul possibile esonero di Ranieri. Sul Milan e i suoi gioielli Dinho e Sheva ammette che «con la condizione fisica al top stanno facendo vedere il loro vero talento», su Mourinho «con le sue novità fa bene a tutto il movimento degli allenatori italiani». E prevede che fra non molto rientrerà ad allenare Novellino, destinazione Bologna.
Partiamo dal Napoli. La sconfitta di ieri a Lisbona porterà contraccolpi alla squadra? E’ possibile prevedere il ritorno di De Laurentiis sul mercato?
Credo sia presto parlare di acquisti a Gennaio, dal momento che siamo solo ad ottobre. Il Napoli ha una rosa talmente ampia che una sconfitta come quella subita a Lisbona non può cancellare quanto di buono si è visto fino ad ora. Il tecnico Reja ha dovuto fare i conti, in queste settimane, lasciando fuori 6/7 titolari, e comunque è riuscito a fare risultato. Ha una rosa di 25 giocatori, con 3/4 alternative per ruolo. Per questo motivo mi sembra assurdo pensare di andare a prendere altri calciatori. A maggior ragione ora che non c’è più la competizione europea, diventa difficile gestire il turnover. Anzi, forse andrebbe sfoltita la rosa.
Altra rivelazione la Lazio di Zarate…
Può essere considerata a tutti gli effetti una delle realtà di questo campionato, non sicuramente una rivelazione. Può arrivare benissimo tra le prime 5 o 6 e il tempo dirà in che posizione. Ha grande abbondanza in attacco. Ha Rocchi che ora dovrà riconquistarsi un posto. Ha Foggia che è un giocatore completamente recuperato. Zarate è il giocatore che più ha sorpreso in questa Lazio, perché eravamo in pochi a conoscerlo. Quando è arrivato è stato accolto con molto scetticismo. Ma dopo che fai 6 gol, non si può più parlare di semplice casualità. Del resto, quello che ha già fatto vedere del suo repertorio dimostra quanto sia forte e non può che continuare cosi: non prenderà sempre i jolly da 30 metri, ma saprà recitare un ruolo importante in questo campionato. Certamente è più forte del fratello, quello che giocava nell’Ancona negli anni novanta…
Alcune voci voci danno Ledesma alla Juve da gennaio…
La Lazio è in testa alla classifica e mi sembra che Lotito non voglia perdere Ledesma. Non è nei suoi interessi indebolirsi in questo momento. Figuriamoci poi se vende Ledesma alla Juventus.
Tra i tifosi bianconeri molti chiedono l’esonero immediato di Ranieri
Non credo che Ranieri rischi. Mi sembra fuori luogo parlare di esonero già adesso dopo così poche giornate. E poi, in giro, non vedo alternative. Ciro Ferrara, di cui si parla nelle ultime ore, non ha mai fatto l’allenatore, Vialli penso che sia un nome che ciclicamente viene accostato ai bianconeri, senza però alcun fondamento.
E Prandelli…
Sai quante ne possono succedere fino a giugno. Dire oggi chi sarà il prossimo allenatore, vuol dire pensare che la Fiorentina andrà male, e anche la Juve. Magari qualcosa può succedere, ma è talmente presto per ipotizzarlo…
Come vede l’Inter di Mourinho?
Penso che Mourinho abbia le idee chiarissime e non debba capire nulla. Lui sa bene come far giocare la squadra. Ha bisogno di tempo perché è un allenatore nuovo, con idee nuove. A detta di tutti, fino a un mese fa era un fenomeno, adesso per qualcuno è uno che non sa fare il suo lavoro. In Italia siamo bravi a dipingere eroi e a farli diventare brocchi il giorno dopo, solo perché perdono una partita.
Dimostrerà il suo valore?
Mourinho è uno molto determinato. Ha idee chiarissime, è un grande comunicatore, un fenomeno mediatico. A me piace moltissimo. Penso che possa far bene in Italia. Non solo in panchina ma a tutto il movimento italiano degli allenatori, perché stimola, provoca, non è banale in quello che dice e in quello che fa. Alla fine otterrà i risultati che merita. E’ bravissimo a creare gruppo, a cercare un rapporto con i suoi giocatori. E’ fondamentale, in un grande club, che i giocatorii scendano in campo consapevoli di quello che vuole l’allenatore.
Il Milan, trascinato da Sheva e Dinho, ha detto addio alla crisi con la vittoria di ieri?
C’èra bisogno di tempo per farli entrare in condizione, perché sono giocatori che per rendere al meglio devono star bene fisicamente. Adesso, con il lavoro specifico di Milan Lab, stanno recuperando la forma fisica dei tempi migliori. Questo discorso vale soprattutto per Ronaldinho. In Italia, per competere ad alto livello, c’è bisogno anche di una buona condizione fisica. Se non corri non vai da nessuna parte…
Allenatori che rientreranno presto nel giro?
Novellino. A Bologna.