Pregi e difetti. Ilario Castagner, ex allenatore e oggi commentatore televisivo per le reti Mediaste, analizza dal punto di vista tattico l’Inter, la Juventus e il Milan. Da Castagner arrivano parole, in esclusiva per ilsussidiario.net, di elogio per il mercato del Napoli, anche se sarebbe servito un giocatore di esperienza in mezzo al campo. Il Milan e la Fiorentina devono tornare sul mercato, così come la Juve che deve colmare la lacuna del terzino sinistro. E l’Inter? Per vincere deve imitare il modello del Barcellona. E se gioca con le tre punte risolve molti problemi a centrocampo.
Con la partenza di Ibrahimovic, in molti si chiedono quale sarà il nuovo assetto tattico dell’Inter. Come deve muoversi Mourinho?
Diciamo che Ibrahimovic faceva reparto da solo. Se prima spesso si saltava il centrocampo, adesso la palla deve essere più manovrata. Per il momento abbiamo visto la rapidità di Milito, secondo me l’Inter dovrà copiare il modello del Barcellona con i tagli degli attaccanti. Non mancherà il lavoro per Mourinho.
Non manca un centrocampista che faccia da raccordo tra centrocampo e attacco? Muntari nei tre centrocampisti e Stankovic dietro le punte non sembrano essere all’altezza di altre squadre…
Beh,ha Thiago Motta che, se pur compassato, si inserisce. Non ha il cambio di marcia di Diego, ma può giostrare il gioco. Muntari e Stankovic sono generosi, provano a inserirsi, ma non hanno la genialità di un trequartista. Se l’Inter gioca con tre punte (Balotelli, Milito ed Eto’o) ha bisogno come il Barcellona di un centrocampo a tre con un incontrista e due giocatori con i piedi buoni che si propongono.
La Juventus a centrocampo si è rinforzata molto, a Ferrara non resta che l’imbarazzo della scelta… E’ d’accordo?
Sì, la Juve si è rafforzata molto. L’anno scorso, complici gli infortuni, la difesa ha ballato un po’ troppo. La difesa al completo con l’aggiunta di Cannavaro dà ampie garanzie, poi ha un centrocampo che si presenta più completo. Può giocare con Diego dietro le due punte, ma anche con Camoranesi largo se Diego non è in campo. Diego, però, deve partire sempre dalla posizione centrale perché trova lo spazio per inserirsi.
Qualcuno ipotizza lo spostamento di Chiellini a sinistra. Per il difensore della nazionale sarebbe un ritorno al passato, si può fare?
Ormai penso che Chiellini sia un centrale. Molinaro offre la quantità, ma quando c’è da rifinire il piede non è così morbido. La società cercava Grosso, che secondo me poteva andare bene. Adesso resta aperta la soluzione della fascia sinistra: tutte le squadre di prima fascia hanno degli esterni bravi a spingere.
Da tecnico come si spiega il rendimento di Tiago, buono nel centrocampo a tre e insufficiente nel centrocampo a quattro giocatori dell’era Ranieri?
Mi sono meravigliato della sua riconferma perché aveva già avuto due anni di prova. Ha l’ennesima possibilità. Non è uno di quei giocatori che mi fanno impazzire: non cambia mai il passo.
Leonardo ha detto che al Milan mancano due giocatori, dove secondo lei?
Il Milan, considerando a parte il discorso della stanchezza, ha bisogno di intervenire sul mercato. Nel commentare la gara della Roma con il Gent ho sottolineato come sia il Milan che i giallorossi abbiano bisogno, fra l’altro, di un portiere. I titolari (Abbiati e Doni) danno garanzie, ma sono infortunati. Squadre come queste non possono concedere vantaggi all’inizio della stagione, in questo ruolo soprattutto. Al Milan serve una prima punta e se va via Pirlo è ancora più incompleto. Le grandi prestazioni del Milan di Ancelotti coincidevano con le grandi prestazioni di Seedorf, Kakà e Pirlo. Leonardo vuole costruire un Milan brasiliano, ma i più bravi non ci sono più.
Il Napoli si è mosso molto bene sul mercato. Cosa ne pensa? Può dirci qualcosa sul nuovo acquisto Hoffer?
E’ un giocatore rapido, che può fare la seconda punta. Dovremo giudicarlo con le nostre difese. Il Napoli ha costruito una squadra di giovani interessanti, ma forse sarebbe stato necessario un centrocampista di livello internazionale con l’esperienza, una sorta di allenatore in campo. In questi ultimi due anni in casa, a parte l’ultimo periodo, ha sempre fatto risultato, mentre fuori casa quando veniva aggredito andava in crisi. Per avere autorità fuori casa, serve un giocatore più esperto.
La Fiorentina ha deluso nelle prime uscite, i tifosi viola sono scontenti…
Il presidente Della Valle si è detto intenzionato a rafforzarla. Molto dipenderà anche dalla velocità del recupero di Mutu. Fra 25 giorni ha un appuntamento importante per tutto il corso della stagione, ma non sarà facile. Per affrontarlo al meglio ha bisogno di una squadra più completa.
(Luciano Zanardini)