Posticipo serale della terza giornata della serie A Tim 2013-2014: il derby di Genova, che si è giocato allo stadio Marassi, si è concluso con il risultato di 0 a 3 a favore del Genoa. In gol per i rossoblù sono andati nel primo tempo Antonini al 9′, mentre nella ripresa Calaiò al 50′ e Lodi al 66′. partita molto divertente e molto intensa, con parecchi errori tecnici, dati dalla grande pressione portata da entrambe le squadre sui portatori di palla avversari. Il Genoa è stato più compatto in difesa e ha sfruttato bene tutte le occasioni che ha avuto, meritando di vincere la partita. tanto possesso palla fine a sé stesso che non ha portato la Samp a creare occasioni pericolose nei pressi dell’area del Genoa. Il possesso palla ha portato solo a tiri da fuori che sono stati sempre imprecisi e non hanno creato apprensione a Perin. Anche la difesa non è stata precisa, nelle poche occasioni in cui è stata sottoposta ad attacchi avversari. partita perfetta del grifone, che dietro ha retto benissimo,soprattutto centralmente ai continui tentativi della Samp, mentre davanti è stato cinico nel sfruttare al meglio le poche occasioni che ha avuto, segnando tre gol nei tre tiri in porta effettuati. Rizzoli, 6,5: tiene in pugno una partita tesa distribuendo giustamente i cartellini.
Il tabellino SAMPDORIA-GENOA 0-3 (primo tempo 0-1)
Marcatori: 9′ Antonini, 50′ Calaiò, 66′ Lodi (G)
Da Costa; Gastaldello, Palombo, Costa; De Silvestri, Obiang, Krsticic, Bjarnason (46′ Soriano), Regini (67′ G. Sansone); Eder (76′ Pozzi), Gabbiadini. All. D. Rossi
Perin; Gamberini (70′ De Maio), Manfredini, Portanova; Vrsaljko, Biondini, Lodi, Matuzalem (65′ Cofie), Antonini (72′ Santana); Calaiò, Gilardino. All. Liverani
Ammoniti: Regini, Krsticic, Costa, Soriano, Pozzi (S); Manfredini, Gilardino, Perin (G)
Il Genoa la chiude! Francesco Lodi fa quello che sa fare meglio: uno strepitoso calcio di punizione sul palo di Da Costa, che non può comunque nulla. Al 66′ Sampdoria-Genoa 0-3.
Emanuele Calaiò segna il raddoppio! Grande azione del Genoa: palla per Gilardino che gira al volo sulla destra per Vrsaljko, cross basso che trova Calaiò pronto alla girata vincente. Al 50′ minuto Sampdoria-Genoa 0-2.
Il primo tempo tra Sampdoria e Genoa si è concluso con il risultato di 1 a 0 a favore del Grifone, grazie al gol di Antonini. Fino ad ora, nelle prime due giornate di campionato, nessuna delle due squadre di Genova è riuscita a raggiungere la vittoria. In questo senso la Samp ha ottenuto solo un pareggio contro il Bologna mentre è stata sconfitta all’esordio dalla Juventus; dall’altro lato il Genoa, invece, si trova ancora a 0 punti, dato che è stato sconfitto sia dall’Inter all’esordio che poi dalla Fiorentina alla seconda giornata. Di conseguenza il derby di stasera risulta essere già determinante per entrambe le squadre, soprattutto per il morale, dopo una partenza che, da ambo le parti, non è stata ottimale. Una volta entrate in campo, le squadre hanno iniziato fin da subito a giocare ad alti ritmi, anche se nei minuti iniziali non sono mai riuscite ad trovare la porta in nessun modo. Alla prima occasione però, il Genoa, al 9′ del primo tempo, è passato in vantaggio grazie al primo gol in maglia rossoblù di Antonini: Biondini ha crossato il pallone dalla fascia sinistra al centro per Antonini che, al volo, di destro, ha calciato battendo Da Costa che ha toccato, ma senza deviare in modo decisivo. Una volta subito lo svantaggio la Samp ha iniziato a prendere in mano la partita, mentre il Genoa si è chiuso dietro, cercando di non lasciare spazio agli avversari. In questo senso la Samp non è mai riuscita a sfondare e ci ha sempre provato con tiri velleitari da fuori che non hanno di fatto mai impensierito Perin. In questo senso ci ha provato una volta De Silvestri e due volte Gabbiadini, ma tali tentativi si sono sempre spenti sul fondo del campo. Il Genoa si è quindi difeso bene, ha provato a ripartire, senza riuscirci e di conseguenza si è sviluppata una partita molto fisica e con molti errori tecnici, che non hanno permesso di vedere una partita spettacolare. Nonostante questo il ritmo è stato molto elevato, ma non si sono più viste occasioni da gol e il match è rimasto bloccato fino alla fine del primo tempo, che ha visto le due squadre rientrare neglia spogliatoi con il vantaggio del Genoa grazie al gol di Antonini.
Genoa in vantaggio con Antonini! Gran destro al volo del terzino appena arrivato dal Milan, su cross da destra di Biondini. Al 9′ minuto, Sampdoria-Genoa 0-1.
1 Da Costa; 28 Gastaldello, 17 Palombo, 3 Costa; 29 De Silvestri, 22 Bjarnason, 14 Obiang, 10 Krsticic, 19 Regini; 23 Eder, 11 Gabbiadini. disposizione: 30 Fiorillo, 92 Tozzo, 7 Castellini, 8 Mustafi, 4 Salamon, 20 Barillà, 21 Soriano, 79 Gavazzi, 33 Gentsoglou, 5 Renan, 6 M. Rodriguez, 9 Pozzi, 12 G. Sansone. Allenatore: D. Rossi. 1 Perin; 5 Gamberini, 90 Portanova, 21 Manfredini; 20 Vrsaljko, 8 Biondini, 10 Lodi, 27 Matuzalem, 3 Antonini; 11 Gilardino, 16 Calaiò. A disposizione: 53 Bizzarri, 32 Donnarumma, 94 Blaze, 91 Bertolacci, 33 Kucka, 26 Centurion, 14 Cofie, 4 De Maio, 18 Fetfatzidis, 77 Konate, 9 Stoian, 17 Santana. Allenatore: Liverani
La notizia è che si gioca: a Genova ha quasi smesso di piovere, il pallone rimbalza e il pericolo sembra rientrato, anche se naturalmente il campo resta pesante e questo potrebbe influenzare le cose. Parlare di chiave tattica per un derby è sempre complicato: sono partite che sfuggono a qualsiasi lettura si possa fare alla vigilia, perchè le strategie rischiano di naufragare di fronte alle emozioni. Chi non è abituato a questi climi si può perdere nel mare colorato delle due gradinate di Marassi, e allora conterà l’esperienza degli uomini squadra e i nervi saldi, bravi dovranno essere i due allenatori a infondere calma ma anche sicurezza nei loro uomini. Volendo parlare di strategie, sarà importante la lotta in mezzo al campo, perchè come già detto in partite così la tentazione è quella di chiudersi al centro e provare a sfondare per vie centrali. Parola d’ordine quindi allargare il gioco sulle fasce: il resto sono emozioni e sensazioni, come insegna la storia.
Rischio pioggia su Sampdoria-Genoa. Il derby della Lanterna è in dubbio in questi ultimi minuti: piove tantissimo da alcune ore su Genova, il campo è allagato e gli operai sono al lavoro per drenare il terreno di gioco di Marassi, per favorire il regolare inizio della partita. Si attendono aggiornamenti sulla situazione, ma in questo momento non si sa ancora se la partita potrà effettivamente iniziare.
Secondo gli scommettitori la Sampdoria è favorita per la vittoria in questo derby della Lanterna: infatti, un successo blucerchiato è quotato a 2,35 dall’agenzia di scommesse sportive Snai, contro il 3,10 a cui troviamo sia il pareggio sia il successo del Grifone. Non ci sono comunque grandi differenze, come è d’altronde normale in ogni stracittadina: l’equilibrio però si ripercuoterà sul numero di gol che verranno segnati in questa partita. Almeno, così pensano gli scommettitori che puntano molto di più sull’Under 2,5 (quotato a 1,63) piuttosto che sull’Over, la cui quota sale a 2,15. L’equilibrio e la probabilità di avere pochi gol si ripercuotono anche sulle previsioni per il risultato esatto: favorito è un 1-0 a vantaggio della squadra di Delio Rossi, che pagherebbe 7,00 volte la posta giocata, seguito dal pareggio senza reti e dal successo del Genoa con il medesimo risultato, entrambi quotati a 8,00. Infine, ecco i pronostici sul risultato a fine primo tempo: in questo caso l’ipotesi più credibile è il pareggio, quotato a 2,05 contro il 3,00 per un eventuale vantaggio blucerchiato e il 3,70 che pagherebbe un vantaggio del Genoa dopo i primi 45 minuti.
Il posticipo della domenica sera in questa terza giornata di serie A è Sampdoria-Genoa. Dunque, alle ore 20.45 lo stadio Luigi Ferraris di Marassi, quartiere di Genova, ospita il derby della Lanterna, la stracittadina numero 107 del capoluogo ligure. Una partita sempre vibrante, combattuta e agonisticamente viva: ciò garantisce grande spettacolo, ma spesso anche comportamenti sopra le righe, in campo e fuori. Questa volta non fa eccezione, visto che i giorni precedenti al derby sono vissuti su una vicenda da spy-story, cioè lo spionaggio effettuato dal preparatore dei portieri del Grifone De Prà, che era andata ad osservare in incognito un allenamento della Sampdoria nel suo centro d’allenamento a Bogliasco. Episodio che ha messo ulteriore pepe su una partita che già di suo sarebbe caldissima, sia per la rivalità cittadina sia per la posizione di classifica delle due squadre. Vero che siamo soltanto alla terza giornata, ma nelle prime due i blucerchiati di Delio Rossi hanno ottenuto soltanto un pareggio, e i rossoblu di Fabio Liverani nemmeno quello. Certamente non si può parlare già di scontro salvezza, ma è chiaro che chi dovesse perdere si troverebbe già a dover affrontare la prima crisi stagionale, e anche un pareggio probabilmente sarebbe soltanto un brodino, a meno che non arrivi al termine di una gara spettacolare. Il bilancio storico del derby parla di 43 pareggi, 36 vittorie della Sampdoria e 27 del Genoa. Numeri che premiano la metà doriana della città, anche se va detto che questo conteggio parte dopo la nascita della Sampdoria, avvenuta nel 1946, quando per il Genoa erano già lontani i tempi mitici dei nove scudetti vinti agli albori della storia del calcio italiano. L’auspicio è che lo spettacolo non degeneri, visto che molto spesso il derby della Lanterna non finisce con entrambe le squadre ancora in 11 uomini, e pure che il maltempo liberi Genova prima di sera: così potremo goderci uno splendido derby.
La Sampdoria ha iniziato questo nuovo campionato con una sconfitta in casa (0-1) contro la Juventus e un pareggio esterno sul campo del Bologna (2-2). Risultati che potremmo definire perfettamente nella norma, per un inizio non facilissimo visto che la partita in casa era contro i campioni d’Italia in carica. Insomma, inizio non esaltante ma nemmeno negativo per la Samp, che oggi vivrà il primo vero momento di svolta della stagione: il derby potrà dire se i doriani sapranno lanciarsi verso posizioni più rispettabili, o se fin dall’inizio saranno trascinati nella bagarre della zona retrocessione. Rossi farà grande affidamento sulla nuova coppia d’attacco formata da Eder e Gabbiadini, il più atteso degli acquisti arrivati dal calciomercato estivo, mentre l’esperienza si concentrerà in difesa con capitan Palombo e Gastaldello (clicca qui per le probabili formazioni). Se per la Sampdoria la situazione è ancora abbastanza tranquilla, non c’è alcun dubbio sul fatto che il Genoa arrivi a questa stracittadina già con l’acqua alla gola. Possibile anche alla terza giornata se nelle due precedenti sono arrivate altrettante sconfitte, e se il 2-0 subito a San Siro nel finale contro l’Inter poteva essere considerato accettabile, ecco che il crollo casalingo (2-5) al cospetto della Fiorentina aveva messo già due settimane fa il debuttante allenatore Fabio Liverani in cattive acque. Dover affrontare il derby in queste condizioni non è certamente il massimo per un mister con poca esperienza, anche se volendo vedere il bicchiere mezzo pieno possiamo dire che una vittoria spazzerebbe via in un sol colpo tutte le nuvole sul cielo del Grifone. L’esperienza arriverà a Liverani da un reparto d’attacco composto da Gilardino e Calaiò, due bomber che hanno già combattuto tante battaglie nelle rispettive carriere. Sotto la lente d’ingrandimento ci sarà però soprattutto il comportamento di una difesa che nelle prime due partite del campionato ha subito sette gol. Urge migliorare se si vorrà celebrare il centoventesimo compleanno della società di calcio più antica d’Italia nel migliore dei modi. Ma ora è finito il tempo delle parole: la linea deve passare al terreno di gioco, perché il derby Sampdoria-Genoa sta per cominciare…
Risorsa non disponibile
Da Costa, 5,5: nulla può sui primi due gol, si fa sorprendere in occasione della punizione di Lodi sul suo palo.
Gastaldello, 5: soffre sia Gila che Calaiò e si perde quest’ultimo nel gol del due a zero.
Palombo, 5,5: non regge la fisicità dell’attacco avversario e va spesso in apprensione.
Costa, 5: dal suo lato nascono due dei 3 gol del Genoa che da quella parte sfonda con continuità.
De Silvestri, 6: spinge con convinzione in avanti, anche se spesso dietro si fa sfuggire gli avversari. Prestazione appena sufficiente.
Obiang, 6,5: è l’unico che prova a spezzare la difesa avversaria con accelerazioni e passaggi in profondità, ma non viene mai assistito dai compagni.
Krsticic, 5: prestazione timida, con il centrale di centrocampo che non prende mai in mano le redini del gioco e non prova mai niente più del passaggio orizzontale.
Bjarnason, 5: fuori dal gioco e dall’azione, viene sostituito ad inizio secondo tempo.
(Soriano, dal 46′, 6: trova la sufficienza semplicemente grazie al fatto che ci prova con conclusioni da fuori, unico a rischiare).
Regini, 5: prova a spingere ed ad inserirsi, ma non viene servito spesso e quando accade, nella maggior parte dei casi, sbaglia. (G. Sansone, dal 67′, senza voto).
Eder, 5,5: non tiene molti palloni e si perde spesso a provare a giocare da solo senza duettare con il compagno di reparto. (Pozzi, dal 76′, senza voto).
Gabbiadini, 5: prova giocate esagerate, provando sempre a risolvere la partita da solo e senza mai fare movimento o imbeccare i compagni. Pieno di sé.
All. Rossi, 5: non dispone in maniera ottimale la squadra e anche i cambi sono molto tardivi.
Perin, 6,5: sicuro nelle uscite e nei pochi interventi difficili che deve fare; buona parata su Sansone nel finale.
Gamberini, 6,5: regge sugli attacchi avversari che dalla sua parte non passano mai. Anche di testa contribuisce bene. (De Maio, dal 69′, senza voto).
Portanova, 7: sempre attento negli interventi, non sbaglia mai un colpo di testa ed erige un muro davanti a Perin che difficilmente è superabile.
Manfredini, 6,5: non subisce Gabbiadini, anzi lo annulla e gioca bene con il resto del reparto difensivo
Vrsaliko, 6,5: dietro copre bene e non soffre, davanti spinge a sprazzi, ma trova l’assist per il gol di Calaiò.
Biondini, 7: lotta come un leone, recupera moltissimi palloni e non perde mai l’occasione per inserirsi. Gladiatore.
Lodi, 7,5: recupera un sacco di palloni, li distribuisce bene e trova il gol su punizione che chiude definitivamente la partita.
Matuzalem, 6,5: recupera palloni e li distribuisce con tranquillità. Non si fa neanche prendere dalla foga agonistica del derby e gioca quindi un’ottima partita. (Kofie, dal 65′, senza voto).
Antonini, 7: pesca il jolly al volo con un gol capolavoro; segna all’esordio e spinge con continuità sulla sinistra. (Santana, dal 72′, senza voto).
Gilardino, 6,5: lavora molto per la squadra, prendendo falli pesanti come quello da cui nasce la punizione del terzo gol. Non trova ancora la rete, ma la prestazione è più che sufficiente.
Calaiò, 7: segna all’esordio nel derby, lavora per la squadra in sponde e in fase di pressing e di recupero. Grande sacrificio.
All. Liverani, 7: mette in campo una squadra convinta dei suoi mezzi e la guida in ogni momento del match.
(Matteo Lambicchi)