Il San Paolo è gremito per una sfida storica e attesissima dai tifosi. I bianconeri vogliono continuare la volata incontrastata per il terzo scudetto consecutivo, ma i partenopei desiderano sconfiggere i rivali storici. Alla fine sono proprio i ragazzi di Benitez a trionfare meritatamente davanti al proprio pubblico. I bianconeri sono sembrati un po’ stanchi e non hanno potuto nulla davanti alla formazione bianco azzurra che ha giocato a ritmi più elevati dominando la partita. Callejon e Mertens decidono il match, per lo spagnolo è il dodicesimo centro mentre il belga sale a quota sette reti.
Al San Paolo il Napoli di Benitez ospita la Juventus di Conte nel posticipo della trentunesima giornata di serie A. Lo stadio è gremito e subito cade una pioggia di fischi sui bianconeri da parte dei tifosi napoletani. I padroni di casa partono subito fortissimo mettendo in crisi i bianconeri grazie a un ritmo di gioco molto elevato. Vanno subito vicino al gol con Callejon, dopo un tiro deviato di Inler, che da pochi passi viene fermato da Buffon. Pochi minuti dopo viene negata ad Hamsik la gioia del gol dopo un batti e ribatti in area, ma Orsato ferma tutto per fuorigioco. Sempre lo slovacco ci prova pochi istanti dopo, servito in area da Henrique prova il tiro di prima intenzione ma Buffon smanaccia e devia in angolo. Poi i bianconeri escono fuori grazie a qualche sgroppata di Pogba e a un tiro di Lichsteiner fermato da Reina. Ma i partenopei mantengono le redini del gioco e vanno in gol al 38’ con Callejon servito dalla sinistra da Insigne, lo spagnolo anticipa sui tempi Asamoah e Buffon e a pochi passi firma la rete del vantaggio. Con la sua agilità e i suoi dribbling sta mettendo in crisi la retroguardia bianconera. Serve anche un perfetto assist per il dodicesimo gol di Callejon che porta in vantaggio il Napoli. P Siamo ancora lontani dalle belle cose viste dal brasiliano nel passato recente. Troppo nascosto in mezzo al campo e senza mai lo spunto giusto. L’unico a mettere in difficoltà gli avversari con le sue sgroppate da una parte all’altra del campo. Ma da solo non può fare più di tanto. Colpevole sul gol degli avversari. Si perde la marcatura sul gol di Callejon. (Federico Montanaro)
Napoli
Durante la partita non è praticamente mai chiamato in causa, ma ha il merito di essere sempre attento nelle uscite dando sicurezza al reparto difensivo.
Nel primo tempo non ha troppi problemi a contenere le discese di Lichsteiner e può avventurarsi più volte in fase offensiva. Nella ripresa ha qualche difficoltà su Isla che però non riesce a sfruttare lo spazio concessogli.
Questa volta fa valere la propria esperienza e non concede praticamente nulla a Osvaldo e Llorente.
Segue perfettamente i movimenti del compagno di reparto non concedendo spazi alle punte bianconere.
Le sue prestazioni da terzino convincono sempre più nonostante lui sia nato come centrale. Chiude in maniera efficace gli spazi prima ad Asamoah, poi sostituito, e dopo a Lichsteiner spostato sul suo lato.
Solito lottatore in mezzo al campo, non tira mai indietro la gamba anche se a volte dovrebbe controllarsi.
Nonostante la sua squadra riesca a condurre la partita, lui si vede poco. Mancano le sue giocate in verticale che possono fare la differenza. Stasera si limita al semplice compitino.
Lo slovacco non segna da novembre. Stasera, a dir la verità, gli gioca contro anche la sfortuna. Prima Orsato gli annulla il gol per fuorigioco e poi Buffon respinge una sua buona conclusione. Il pubblico però gli si stringe vicino, certo che il loro beniamino prima o poi si sbloccherà. (dal 78’ MERTENS 7: Difficile aspettarsi qualcosa in più da lui. Entra e dopo pochi minuti trova il gol che spezza definitivamente le gambe ai bianconeri grazie a un bellissimo diagonale che trafigge Buffon.)
Buffon gli nega più volte il gol, ma lui non si arrende e sigla il vantaggio dei partenopei al 38’. Eccezionale in entrambe le fasi di gioco. (dall’87’ DZEMAILI s.v.)
Per buona parte di gara mette in apprensione la retroguardia bianconera con la sua agilità. È lui a servire l’assist al bacio per Callejon.
Bonucci gli concede pochissimo e lui non è brillante come altre volte a smarcarsi. Benitez se ne accorge e lo sostituisce. (dal 73’ PANDEV 6,5: Benitez azzecca il cambio inserendo il macedone che con la sua intelligenza tattica serve ottimi palloni per i compagni. Suo l’assist per il gol decisivo di Mertens.)
(Federico Montanaro)
Juventus
La sua prestazione positiva si contrappone a quella dei compagni. Se non ci fosse stato lui il passivo sarebbe stato maggiore. Da ricordare soprattutto le parate su Callejon e Hamsik nel primo tempo, mentre non può nulla sui due gol subiti.
In netta difficoltà nel contenere le incursioni di Callejon che spesso e volentieri lo sorprende coi suoi inserimenti.
Sicuramente uno dei migliore dei suoi. Riesce a ingabbiare El Pipita, ma non può anche contenere i movimenti dei centrocampisti avversari.
Buffon lo sgrida in più occasioni perché lascia troppi spazi a Insigne. Poco attento in fase difensiva.
Si fa vedere spesso in area campana ma gli manca la lucidità negli ultimi metri sbagliando cross e conclusioni a rete.
Nei minuti iniziali si tocca la gamba dopo uno stano movimento ma decide di rimanere in campo. Scelta sbagliata data la sua prestazione ricca di errori. Nei minuti finali riesce a farsi anche ammonire per una simulazione in area, in questo modo salterà la prossima partita.
Il suo primo tempo non è malvagio, recupera qualche pallone e si fa qualche sgroppata in avanti, ma niente di più. (dal 61’ MARCHISIO 5,5: Conte voleva qualche inserimento in più, lui ricambia con una prestazione molle.)
Dopo le ultime prestazioni positive, il regista bianconero subisce un po’ di stanchezza e non riesce a costruire gioco, anche a causa del pressing avversario.
Gara di sacrificio per l’ala bianconera. Costretto in più circostanze a fare il terzino aggiunto a causa delle continue incursioni di Callejon. Non essendo però un difensore, si fa sorprendere proprio dallo spagnolo che lo anticipa in area battendo Buffon. (dal 53’ ISLA 6: Entra con lo spirito giusto trovandosi gli spazi sull’out di destra. Il cileno però non ha le qualità adatte per dare palloni utili ai compagni.)
Riceve pochissimi palloni giocabili dai compagni. Prova a sorprendere Reina con un’acrobazia ma non riesce a incidere. (dal 69’ VUCINIC 5,5: Il suo ingresso in campo non cambia la partita. Ha bisogno di minutaggio in più per poter tornare ai suoi livelli.)
L’attaccante spagnolo non si vede mai per tutti i novanti minuti.
(Federico Montanaro)