Si avvicina: manca un’ora e mezza al fischio d’inizio. Cesare Prandelli ha da poco iniziato la riunione tecnica e sta comunicando ai suoi uomini gli ultimi accorgimenti tattici da adottare in partita. Molto farà l’atteggiamento iniziale dell’Italia. Prandelli vuole un undici accorto, compatto, capace di colpire l’Inghilterra in contropiede. A tal scopo sarà decisiva la posizione di Daniele De Rossi che farà da schermo alla difesa: una cerniera tra la retroguardia schierata a 4 e il centrocampo che si schiera con Candreva, Verratti, Pirlo e Marchisio, e Balotelli attaccante centrale, come piace tanto al presidente del Milan, Silvio Berlusconi. Confermato dunque lo schema iniziale 4-1-4-1.
Alla mezzanotte si gioca Italia-Inghilterra, esordio della nostra Nazionale ai Mondiali 2014. Nelle probabili formazioni della partita del gruppo D abbiamo provato a individuare un giocatore per squadra in grado di fare la differenza e condurre la sua nazionale alla vittoria. Ecco allora le nostre scelte. E’ il battesimo del fuoco. Marco Verratti, classe ’92, due anni fa giocava in Serie B: era il regista di un Pescara da 90 gol e il primo posto in Serie B. Sembrava destinato alla Juventus: è finito al PSG per 12 milioni di euro. Subito titolare: con Carlo Ancelotti, e poi con Laurent Blanc. Talento enorme, visione di gioco, la capacità di fare anche la mezzala; ruolo nel quale Cesare Prandelli ha sempre voluto vederlo all’opera, e nel quale lo schiera questa sera. Un’occasione importante: se reggerà, potrà poi giocare un Mondiale da grande protagonista. Viene da una stagione pazzesca: 25 gol in 33 partite, 22 in 29 in Premier League. Non è servito per vincere il titolo con il Liverpool, ma giustamente Sturridge è in nazionale con la pretesa di essere un protagonista. Compirà 25 anni il prossimo primo settembre; cresciuto nel Manchester City che lo ha fatto esordire per poi girarlo al Chelsea, qui il ragazzo di Birmingham si è affacciato al grande calcio ma è sempre stato chiuso dai tanti campioni di Stamford Bridge. Ha trovato la sua dimensione ad Anfield Road, formando una coppia letale con Luis Suarez. Con il quale adesso si giocherà il passaggio del turno nel girone.
Nelle probabili formazioni di Italia-Inghilterra spicca un grande duello tra due giocatori che sono stati compagni di squadra. Mario Balotelli da una parte, Joe Hart dall’altra: i due hanno condiviso tre stagioni e mezzo nel Manchester City. Hanno vinto la FA Cup, poi si sono ripetuti in Premier League; SuperMario ha lasciato l’Inghilterra dopo 30 gol in 80 partite. A Manchester lo hanno sempre etichettato come un bravo ragazzo; i compagni lo avevano preso in simpatia, anche Hart che lo ha sempre difeso. Il suo talento però all’Etihad non è emerso fino in fondo; tra una balotellata e l’altra c’è stata qualche pausa nel rendimento. Come in quello di Joe Hart, un portiere che è stato subito etichettato come l’erede di David Seaman. Non una cosa da poco: l’Inghilterra ha avuto Gordon Banks e Peter Shilton, eppure per anni non ha trovato un numero 1 all’altezza dei predecessori. Fino a Joe Hart, che ha sicuramente grandi mezzi a disposizione ma ogni tanto apre troppo all’errore grave e gratuito; all’Europeo 2012 Pirlo lo ha omaggiato di un cucchiaio, oggi lui medita vendetta. Chissà: magari parando un rigore al suo amico Mario.
Il classico “attenzione a”: Italia-Inghilterra è anche sfida delle panchine, come sappiamo a disposizione dei due Commissari Tecnici vanno tutti gli altri componenti della rosa. E allora, dalle probabili formazioni abbiamo selezionato un giocatore a disposizione per nazionale, provando a indovinare chi potrebbe cambiare la partita dei Mondiali 2014. Se volete, potete anche prenderle come semplici segnalazioni per un “occhio a”. Anche Ciro Immobile, se è per questo. Ma scegliamo l’esterno del Torino, arrivato in Brasile con il peso di quel rigore sbagliato contro la Fiorentina all’ultimo secondo del campionato: ha gamba e talento, ha folate offensive e vede benissimo la porta, come dimostrano i 13 gol in campionato che sono il suo massimo in Serie A, Non parte titolare, ma può scalare le gerarchie soprattutto se Prandelli deciderà di cambiare modulo e aprire al tridente, oppure al 4-2-3-1. Difficile, ma chissà. Classe ’93, Ross Barkley è un altro figlio di Liverpool cresciuto nella metà blu della città: l’Everton. Qui ha giocato sei stagioni con le formazioni giovanili, poi ha fatto il suo esordio in prima squadra. Un paio di prestiti, quindi il primo anno importante al Goodison Park. In mezzo al campo sa fare di tutto e si porta dietro una nomea di quelle che pesano: nuovo Gascoigne. Gazza era Gazza, e in quanto tale non si è compiuto fino in fondo; chissà che Ross non possa invece farlo.
Sempre più vicino il fischio d’inizio di Italia-Inghilterra, e sulle probabili formazioni pesa sempre l’incognita Buffon. Le prime notizie che arrivano da Manaus (dove è ancora mattina) non sono però molto buone a proposito del portiere della Juventus, che a quanto pare è destinato a dare forfait. Dal punto di vista strettamente tecnico il sostituto è all’altezza, perché Salvatore Sirigu è il titolare del Psg che ha vinto la Ligue 1 ed è arrivato ai quarti di Champions League, ma naturalmente gli azzurri perderanno (salvo miracoli) il carisma e la leadership del capitano, uno dei campioni del Mondo 2006. Per Buffon è quasi una maledizione: nel 2010 la sua Coppa del Mondo durò solo il primo tempo della prima partita degli azzurri, stavolta parte subito con un problema fisico.
Il debutto è oggi: a mezzanotte si gioca Italia-Inghilterra, partita valida per la prima giornata del girone D del Mondiale Brasile 2014 che sarà disputata allo stadio Arena Amazonia di Manaus. Umidità e caldo a livello amazzonici (probabilmente ci saranno i time-out) e un campo in condizioni pessime non sono lo scenario migliore, ma questa resta comunque una partita di grande fascino, che metterà di fronte due fra le Nazionali più attese in questa ventesima edizione della Coppa del Mondo. Una partita da non perdere nonostante l’orario non sia certo dei migliori, anche perché questo girone è probabilmente il più difficile del Mondiale. La tradizione nei grandi eventi sorride all’Italia, ma l’Inghilterra farà di tutto per smentire il tabù. Questo è il quadro generale: adesso però andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le probabili formazioni delle due squadre e le ultime notizie su Italia-Inghilterra, partita che sarà arbitrata dall’olandese Kuipers.
Cominciamo subito dal dubbio delle ultime ore: Gigi Buffon si è fatto male nell’allenamento di ieri, una distorsione alla caviglia che lo mette in serio dubbio per la partita odierna. In difesa invece non dovrebbero esserci dubbi: Chiellini scala al posto dell’infortunato De Sciglio, e al suo posto in mezzo gioca Paletta al fianco di Barzagli. Nessun dubbio anche a centrocampo e attacco, almeno sui nomi: resta da capire l’assetto esatto di quello che sulla carta potrebbe essere un 4-1-4-1 con De Rossi regista basso e poi Pirlo-Verratti registi e Marchisio e Candreva con il compito di incursori dietro alla punta centrale, Mario Balotelli. Così invece aveva parlato Cesare Prandelli nella conferenza stampa alla vigilia: “Le sensazioni sono ottime, abbiamo lavorato in maniera mirata per arrivare pronti non solo fisicamente ma anche mentalmente a questo appuntamento. Come a tutti i giocatori, anche a Mario (Balotelli, ndr) chiedo di avere un carattere deciso, ma sempre leale. La storia insegna che non sono mai decisive le prime partite dei Mondiali come negli Stati Uniti nel ’94 o come accaduto alla Spagna che in Sudafrica ha vinto il titolo, ma ha perso all’esordio con la Svizzera. Non sono mai decisive le prime partite, ma hanno un importanza straordinaria non solo per i tre punti, ma anche per la forza straordinaria che puoi avere da un risultato positivo. Loro hanno quattro giocatori in fase offensiva che sono bravi nell’uno contro uno, dovremo essere bravi ad attaccare gli spazi, ed essere altrettanto bravi a giocare con i due reparti vicini. E’ da quattro anni a questa parte che quando la Nazionale gioca e si gira il mondo abbiamo questo senso di responsabilità. E’ chiaro che in un mondiale e’ tutto molto più amplificato. Sapremo onorare al meglio la nostra maglia. Voglio una Nazionale che sappia sorprendere per la capacità di stare in partita sempre e di far emergere la qualità dei nostri migliori giocatori”.
Naturalmente tutti i giocatori non titolari vanno in panchina (salvo gli infortunati), per cui a disposizione c’è molta scelta: spicca l’abbondanza in attacco, visto che con il modulo a una punta sono tanti gli attaccanti che partono dalla panchina. Si va da Cassano a Cerci e poi a Immobile e Insigne, che sono i nomi sulla bocca di tutti negli ultimi giorni. Ci sarà spazio per i due scugnizzi fatti crescere da Zeman?
A parte Buffon, per il quale si spera di avere buone notizie in giornata, per ora l’unico indisponibile è Mattia De Sciglio, il cui infortunio fortunatamente è però meno grave di quanto si temeva inizialmente: deve saltare la partita di oggi, ma è stato scongiurato il rischio che il suo Mondiale sia già finito.
Così invece aveva presentato la partita il c.t. inglese Roy Hodgson, parlando qualche giorno fa in conferenza stampa: “Stiamo meglio rispetto all’Europeo di due anni fa. Stiamo preparando il Mondiale dal 2012. Allora ebbi pochi mesi per avviare il mio lavoro, ora ci conosciamo meglio e il meccanismo è più rodato. Da un mese siamo invece con la testa sulla gara con l’Italia. E’ importante due volte: per la qualità dell’avversario e perché è l’esordio mondiale. Non è vero che ci siamo lamentati di Manaus e del Brasile in generale. Siamo felici di essere in questo Paese dove il calcio è quasi una religione. Siamo pronti per giocare in qualsiasi città del Brasile. Sicuramente il caldo e l’umidità costringeranno tutti a praticare un calcio basato sul possesso palla e sulla tecnica. Pirlo è un calciatore fantastico ed è l’ago della bilancia dell’Italia, ma non credo che Prandelli abbia impostato la sua squadra solo su di lui. Nell’Italia ci sono diversi giocatori forti. L’Italia non è solo Pirlo. L’Italia è anche Balotelli e Immobile, sono attaccanti molto forti, ma con caratteristiche diverse. Siamo pronti ad affrontarli. La scelta è di Prandelli, non sono questioni che mi competono. Allenare giovani talenti è eccitante, ma non bisogna pretendere che siano subito fondamentali. Il Mondiale è il torneo calcistico più importante e l’esperienza è fondamentale. Per questo conto sui calciatori che hanno già diverse presenze in nazionale nel loro curriculum. Con gli anni che passano, un tecnico rischia di perdere entusiasmo, energie e vitalità. Io mi auguro di aver conservato queste doti”. La migliore notizia per i Leoni è il recupero di Welbeck, che dunque affiancherà Lallana e Rooney nel trio alle spalle della punta centrale Sturridge, secondo lo schema 4-2-3-1. Il regista sarà come sempre Gerrard, grande protagonista della stagione come tutti i giocatori del Liverpool, mentre forse potrebbe essere la difesa il punto debole: per gli azzurri d’obbligo mettere in difficoltà Cahill e compagni.
In primo piano mettiamo Sterling, che ha ancora qualche possibilità di giocare titolare togliendo il posto a Lallana, che però è favorito in questo ballottaggio. Spicca poi la presenza del veterano Lampard, che a differenza di Gerrard non è più titolare ma resta comunque una risorsa molto importante. Segnaliamo infine il giovane talento Barkley, su cui gli inglesi puntano molto.
L’unico infortunato è Oxlade-Chamberlain: per il giocatore dell’Arsenal il discorso è simile a De Sciglio. Un infortunio nei giorni scorsi aveva fatto scattare l’allarme, ma il problema è meno grave del previsto. Niente da fare per oggi, ma il suo Mondiale potrà iniziare.
1 Buffon; 4 Darmian, 20 Paletta, 15 Barzagli, 3 Chiellini; 16 De Rossi; 6 Candreva, 21 Pirlo, 23 Verratti, 8 Marchisio; 9 Balotelli. All. Prandelli.
A disp.: 12 Sirigu, 13 Perin, 7 Abate, 19 Bonucci, 5 T. Motta, 14 Aquilani, 18 Parolo, 10 Cassano, 11 Cerci, 17 Immobile, 22 Insigne.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: 2 De Sciglio.
1 Hart; 2 Johnson, 5 Cahill, 6 Jagielka, 3 Baines; 4 Gerrard, 14 Henderson; 20 Lallana, 10 Rooney, 11 Welbeck; 9 Sturridge. All. Hodgson.
A disp.: 13 Foster, 22 Forster, 12 Smalling, 16 Jones, 23 Shaw, 7 Wilshere, 8 Lampard, 17 Milner, 19 Sterling, 21 Barkley, 18 Lambert.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: 15 Oxlade-Chamberlain.
Arbitro: Kuipers (Ola).
Il debutto è sempre più vicino. Domani a mezzanotte si gioca Italia-Inghilterra, partita valida per la prima giornata del girone D del Mondiale Brasile 2014 che sarà disputata allo stadio Arena Amazonia di Manaus. Una partita di grande fascino, che metterà di fronte due fra le Nazionali più attese in questa ventesima edizione della Coppa del Mondo Fifa: sarà dunque una partita da non perdere, anche perché questo girone è probabilmente il più difficile del Mondiale e quindi iniziarlo nel modo giusto potrebbe essere fondamentale. Le incognite sono tante per entrambe le formazioni, e solo il campo (in pessime condizioni) darà le risposte: la tradizione dice Italia, ma l’Inghilterra farà di tutto per smentire il tabù delle grandi competizioni internazionali, che quasi mai hanno regalato soddisfazioni ai britannici. C’è poi l’attesa per i tanti campioni che vedremo in campo, da Buffon a Rooney, da Gerrard a Pirlo e Balotelli. Quindi si spera che ci possa essere spettacolo, anche se questo dipenderà dalle condizioni climatiche che le due squadre dovranno affrontare nel capoluogo dell’Amazzonia. Questo è il quadro generale: adesso però andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le probabili formazioni delle due squadre alla vigilia di Italia-Inghilterra.
I dubbi di Prandelli sono praticamente legati tutti al centrocampo, anche se l’infortunio di De Sciglio mescola le carte in difesa: davanti al portiere Buffon ci sarà la coppia centrale formata da Barzagli e Paletta, con Chiellini forzatamente spostato sulla fascia sinistra, mentre quella destra sarà presidiata da Darmian. Praticamente certa anche la presenza di Balotelli in attacco come unica punta centrale, tutto quello che c’è da decidere ancora è legato al reparto centrale. Ormai ha preso piede l’idea per cui Pirlo e Verratti possono convivere, ma l’influenza che ha colpito il giovane abruzzese negli ultimi giorni potrebbe indurre il c.t. a qualche ripensamento, almeno per questa prima partita. Crediamo comunque che alla fine vedremo Verratti in campo, doppio regista insieme allo juventino e con De Rossi a fare il mediano, mentre Candreva e Marchisio agirebbero qualche metro più avanti. Altrimenti, rientrerebbero in gioco Thiago Motta o Parolo, senza nemmeno escludere un più aggressivo 4-1-4-1 con De Rossi basso e l’inserimento anche di un Insigne annunciato in grande spolvero. Di certo in panchina non mancheranno le alternative per l’attacco, da Cassano a Cerci, da Immobile allo stesso Insigne se il partenopeo non dovesse rientrare fra i titolari.
Per quanto riguarda Roy Hodgson, il principale dilemma per il c.t inglese riguarda le condizioni di Welbeck, le cui quotazioni però sono in netto rialzo, in particolare da quando si è sbilanciato senza mezzi termini il suo compagno Rooney. Sarà proprio il numero 10 uno degli elementi fondamentali dei Leoni inglesi, anche se nel 2006 e nel 2010 chiuse i Mondiali senza mai riuscire a segnare nemmeno un gol. Rooney sarà di fatto il trequartista alle spalle della punta centrale Sturridge, uno dei sei giocatori del Liverpool che fa parte di questa spedizione. Già, la grande stagione dei Reds ha dato nuovi nomi anche alla Nazionale, che d’altronde si basa da molti anni sulla forza di un giocatore proprio della squadra cinque volte campione d’Europa. Stiamo naturalmente parlando di capitan Gerrard, mentre l’altro totem del centrocampo (Lampard) appare destinato alla panchina, dove si accomoderà anche il nuovo talento Barkley. Il reparto potrebbe essere una difesa non impenetrabile, a partire dal portiere Hart. Gli azzurri sapranno approfittarne?