Udinese-Lazio finisce 1-0 grazie al gol di Di Natale al minuto 19. La Lazio non riesce a pareggiare una gara congelata saggiamente dai padroni di casa che sono apparsi nettamente superiori sotto l’aspetto della condizione fisica e dell’organizzazione. Partita giocata con molta intensità nella sua prima fase, con una Lazio determinata a prendere in mano la gara. Nel secondo tempo l’atteggiamento degli ospiti cambia totalmente e concedono troppo campo agli uomini di Guidolin che legittimizzano il vantaggio e vanno vicino al raddoppio. Al 19′ arriva il gol di Di Natale proprio a seguito di un’azione sulla sinistra portata avanti dallo scambio tra Silva e Pereyra e, sul cross dell’esterno brasiliano, la bandiera del Friuli realizza da posizione non ottimale con una mezza rovesciata. Dodicesimo gol per Di Natale contro la Lazio, seconda squadra più colpita, dopo la Roma. La Lazio ferita nell’orgoglio prova subito a pareggiare i conti ma Klose non riesce a trovare il pertugio vincente in un paio di occasioni. La Lazio soffre le migliore condizione degli avversari ed è costretta più volte al fallo che costa anche le ammonizioni di Ledesma, Ederson e Gonzales, quest’ultimo diffidato, salterà la prossima gara. Dopo tre minuti di recupero concessi dall’arbitro Guida, termina una gara meritatamente vinta dall’Udinese. Terza vittoria consecutiva per Guidolin che si inserisce nella corsa all’Europa raggiundo proprio la squadra di Petkovic a 51 punti e superando l’Inter.
– Il gol di Di Natale arriva al 19′ dopo un’azione sulla sinistra portata avanti da Gabriel Silva. Il brasiliano scambia bene con Pereyra a indirizza il suo traversone verso in centro dell’area da dove Totò Di Natale si coordina alla grande e infila un gol dei suoi in acrobazia.
– È visibilmente soddisfatto Francesco Guidolin, quando parla ai microfoni di Sky Sport dopo aver visto la sua Udinese sconfiggere laLazio, nel secondo anticipo della giornata in Serie A. Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico della formazione friulana, il quale ha tessuto anche le lodi di capitan Di Natale e del giovane Zielinski: «Sono molto soddisfatto per la prestazione della squadra, abbiamo giocato un ottimo calcio, in maniera molto veloce e fatto di trame. La Lazio sta facendo una stagione bellissima e a loro va il riconoscimento e il rispetto più grande, è una squadra che non molla mai sul piano fisico e che ci ha reso difficile il fatto di essere sempre brillanti. La conferma del 3-5-1-1? Questo modulo ci dà la possibilità di essere più alti, serve una certa condizione fisica però per reggere certi ritmi. Siamo arrivati bene, con il serbatoio ancora quasi pieno. Il ruolo di Di Natale? Non lo si può far correre, fa delle cose che le persone normali non riescono a fare. E’ un animale raro, ho bisogno che sia fresco nell’area di rigore. Zielinski? Quando l’ho visto tre anni fa ho visto poco più che un bambino, gracile, magro ma con due piedi spaventosi, per questo ho deciso di curarlo perché ha le stimmate del giocatore importante. Tutte le persone che lavorano per l’Udinese fanno sì che questi ragazzi imparino la lingua, si ambientino e questi sono i risultati. Lo abbiamo osservato in questi tre anni e già da tempo lavora con noi, quel numero 10 che avevamo cercato per anni forse ce lo stiamo costruendo in casa». Sempre su Sky Sport hanno ascoltato le dichiarazioni rilasciate da Vladimir Petkovic, al termine della gara che la Lazio ha vinto sul campo dell’Udinese. Il tecnico dei biancocelesti ha fatto capire che, probabilmente, i friulani non hanno meritato la vittoria, almeno sul piano delle occasioni create: «Questa sera l’Udinese ha giocato in maniera molto concreta e disciplinata, ha conquistato questa vittoria con un solo tiro in porta nel primo tempo. Sul piano dei risultati è un periodo negativo per noi, dobbiamo analizzare ciò che abbiamo fatto, soprattutto nel primo tempo. Abbiamo giocato con alcuni giocatori fuori e altri fuori condizione, come Hernanes e Ledesma, dobbiamo imparare a vincere anche le partite in cui le cose non sembrano andare bene. Facciamo pochi gol ma nel primo tempo abbiamo creato qualcosa, quando è così bisogna imparare ad allargare il gioco e a cercare anche il tiro da fuori. Paghiamo questo momento soprattutto per le motivazioni e sul piano emotivo, abbiamo dei cali che non dovrebbero avere le grandi squadre, in questo dobbiamo crescere».