Finisce 2-2 Italia-Nigeria. Gli Azzurri giocano una grande partita e meriterebbero la vittoria, ma si dimostrano poco lucidi sotto porta e anche sfortunati (traversa di Diamanti, palo di Parolo) non riuscendo a capitalizzare una ripresa spinta al massimo soprattutto nei minuti finali. Bene anche i subentrati con Diamanti sugli scudi, Balotelli un po’ troppo sprecone e con intesa con Rossi da affinare. Dietro, va detto che mancava la difesa titolare: Ogbonna e Ranocchia hanno traballato in più di un’occasione, ma hanno mestiere e qualità e se la sono cavata. Capitolo Nigeria: squadra che darà tanti grattacapi, centrocampo di spessore che sa palleggiare e tenere palla, attacco di velocità e forza fisica con ottime individualità. Stasera sono partiti dalla panchina Emenike, Musa, Ideye, giocatori che solitamente sono in campo dal primo minuto e questo, considerando che abbiamo chiuso il primo tempo in svantaggio, dà la proporzione del valore della rosa nigeriana. I gol: 12′ Rossi, 35′ Dike, 39′ Ameobi, 47′ Giaccherini (clicca qui per il tabellino di Italia-Nigeria).
Tante emozioni in questa Italia-Nigeria che si accende sempre di più in questo secondo tempo, apertosi con il pareggio di Giaccherini. Dopo pochi minuti, al 14′ Pirlo calcia uno dei suoi calci di punizione magistrali, goffamente respinto da Ejide sui piedi di Parolo che si mangia il gol del 3-2 in modo incredibile. L’Italia spinge e solo due minuti dopo è ancora Parolo ad andare vicino al gol cogliendo un clamoroso palo. Girandola di sostituzioni con la Nigeria che deve cambiare anche il portiere (infortunato) . Al 29′ della ripresa è la Nigeria a far scattare l’adrenalina nei tifosi dell’Italia con un sinistro violentissimo di Ogu che Sirigu alza sopra la traversa. Nell’Italia entrano anche Poli e Cerci, e Parolo ancora si mangia il pallone del vantaggio.
Pronti-via e l’Italia pareggia contro la Nigeria con un gol di Emanuele Giaccherini, sicuramente uno dei più positivi anche nella prima frazione di gara. Bella azione corale degli azzurri, che hanno iniziato aggredendo la partita e mettendo in campo la giusta precisione e concentrazione che fa valere le sue maggiori doti tecnico-tattiche. Candreva serve un assist intelligentissimo per Giaccherini che è liberissimo sul fronte opposto. Il Giak affonda nel cuore dell’area di rigore punta verso la porta e fa partire un tiro che si insacca senza speranza per il portiere Ejide. Triplo cambio per l’Italia, dentro Pirlo, Diamandi e Parolo, fuori Montolivo, Rossi e Thiago Motta.
Italia-Nigeria 1-2 a fine primo tempo. A Londra un’Italia poco concreta e arruffona cede il passo alla nazionale di Stephen Keshi, ben messa in campo e rapida nei movimenti offensivi, combattiva e di qualità a centrocampo. Andiamo in vantaggio con Giuseppe Rossi dopo 12 minuti, bella combinazione con Balotelli e rimpallo su Ejide per l’1-0. Dura poco: Balotelli non chiude in due occasioni, Montolivo manda a lato un pallone di Giaccherini, così la Nigeria sale in cattedra e in quattro minuti ribalta la situazione. Due cross da sinistra ci puniscono: Dike svetta su Pasqual (forse aiutandosi oltre il lecito) e di testa infila Sirigu, poi Moses premia la sovrapposizione di Benjamin che trova la girata vincente di Shola Ameobi, perso da Ogbonna. Azzurri che devono cambiare nella ripresa: più che gli uomini, l’atteggiamento e la grinta, perchè finire la frazione con la Nigeria che abbozza il torello in mezzo al campo non è francamente di buon auspicio.
E l’Italia va sotto contro la Nigeria grazie a un gol strepitoso di Ameobi che con un tocco delizioso di esterno destro capitalizza al meglio un cross dalla sinistra di Benjamin. Un gol davvero bellissimo e che fa malissimo, con l’Italia che sembra afflosciarsi di fronte a una Nigeria sulle ali dell’entusiasmo una partita che si sta trasformando in un incubo con una serie incredibile di palle perse e gli “ole'” del pubblico che sottolineano la fitta trama di passaggi avversaria. Balotelli spreca al 42′ un’altra occasione con un tiro da fuori area che Ejide non trattiene, ma sulla quale non riesce a intervenire in tempo Pepito Rossi.
Incredibile pareggio della Nigeria che riacciuffa l’Italia con un colpo di testa da distanza ravvicinata di Bright Dike! Un altro gol subito di testa dagli azzurri (per Prandelli – e non solo – c’era però una spinta su Pasqual) e partita di nuovo in equilibrio sull’1-1. L’Italia accusa il colpo e la Nigeria sulle ali dell’entusiasmo va quasi subito vicino al raddoppio con un gran tiro di Moses che sibila vicino al palo. Gol del pari quindi al 35′ grazie al colpo di testa di Dike che sfrutta un cross al bacio di Ameobi.
Dopo il gol di Giuseppe Rossi, Italia-Nigeria si sta rivelando una partita piacevole per cambi di fronte e intensità, anche se non particolarmente prodiga di occasioni da rete limpide. Gli azzurri, che hanno rimediato il primo cartellino giallo con Candreva al 19′ minuto per gioco scorretto, ci ha provato con un gran tiro da fuori di Balotelli e con un paio di duetti non proprio precisi tra Montolivo e Giaccherini. Il milanista in particolare sta cercando di dare geometria al gioco azzurro, ma il divario tecnico con Pirlo da questo punto di vista è evidente. Eppure al 32′ è proprio una grande accelerazione di Montolivo che mette Balotelli a tu per tu con Ejide, che però chiude bene e SuperMario non riesce a scavalcarlo. Di Onazi l’unica vera conclusione nigeriana, ma la gran botta si spegne sul fondo.
Italia-Nigeria si sblocca con il gol di Giuseppe Rossi! Un grandissimo gol che passa proprio dalla coppia Balotelli-Pepito che dimostra un grandissimo affiatamento. Balotelli con grande generosità prende palla sulal tre quarti, resiste alla carica di un avversario e lancia nello spazio Pepito che coraggiosamente arriva a toccare sul portiere in uscita e a depositare il pallone nel sacco. Bellissimo il gol di Giuseppe rossi per coraggio e volontà, mentre l’azione successiva una carica incredibile ai danni di Balotelli che si ribalta in area, ma l’arbitro non se la sente di concedere il calcio di rigore.
Italia-Nigeria sta per cominciare dopo la suggestiva cerimonia degli inni nazionali. Italia che si schiera con un modulo piuttosto spregiudicato con il trequartista, Rossi e Balotelli. Un compito in cui Motolivo e Candreva potranno alternarsi contando anche sulla buona spinta degli esterni Maggio e Pasqual. Partita speciale per Ogbonna e Balotelli, nigeriani d’origine. Le prime battute di gioco si sviluppano con l’Italia che cerca geometrie, ma con la Nigeria che corre e fa della forza fisica e dell’entusiasmo la sua arma migliore.
Sirigu; Maggio, Ranocchia, Ogbonna, Pasqual; Montolivo, Motta, Giaccherini; Candreva; G. Rossi, Balotelli. All.: Prandelli Enyeama; Oboabona, Ambrose, Egwuekwe, Echiejile; Onazi, Obi Mikel; Moses, Mba, Obinna; Emenike.Keshi.
Il CT bresciano, anche in quest’occasione, riproporrà il che, contro la Germania, non ha convinto appieno, ma la notevole diversità di spessore degli avversari di quest’oggi rispetto a quelli di venerdì, potrebbe far ricredere i molti. Le chiavi del gioco saranno affidate alle geometrie di Montolivo e Candreva ed alle incursioni ed alla vivacità di Thiago Motta e Giaccherini, mentre Stephan Keshi dovrebbe riproporre il consueto 4-2-3-1 che fa della velocità e della forza fisica il proprio punto di forza. La nostra retroguardia, un po’ troppo ballerina in certe occasioni, dovrà prestare molta attenzione all’agilità ed all’esplosività dei tre trequartisti (soprattutto se, a partita in corso, dovesse entrare Musa) e della punta Emenike.
Italia favorita in vista della sfida che, questa sera, la vedrà contrapposta alla Nigeria in gara amichevole. Una loro vittoria, infatti, è quotata alla Snai ad 1.60 contro i 5,50 di quella africana, mentre il pareggio è pagato 3.75 la posta in palio. Il gol, invece, è dato a 1.90, il NoGol ad 1.80, L’under a 1.75, mentre l’Over ad 1.95. La partita, però dovrebbe essere abbastanza equilibrata, sia perché gli azzurri (imbottiti di seconde linee) difficilmente riescono ad esprimersi al meglio in queste gare, sia perché le Super Aguile volano sulle ali dell’entusiasmo dopo la recente vittoria contro l’Etiopia che ne ha sancito la qualificazione ai prossimi Mondiali, per questi motivi, a nostro avviso, il risultato più giusto potrebbe essere un pareggio (attenzione al 2-2 dato a 16), oppure una vittoria di misura degli uomini di Prandelli, e, nello specifico, il 2-1 dato ad 8.
Questa sera secondo impegno della Nazionale di Cesare Prandelli: Italia-Nigeria si gioca alle ore 20,45 a Londra, in uno degli stadi più antichi al mondo. Il Craven Cottage ospita le partite del Fulham, squadra della Premier League inglese, si trova al centro-Ovest della città (più o meno sulle rive del Tamigi) ed è stato inaugurato nel 1896, con ristrutturazione nel 2002. E’ nella Top Ten (datata 2009) degli stadi più belli al mondo, due anni fa ha ospitato la finale di Champions League femminile e ha una capienza di circa 25.700 posti a sedere. Un bel palcoscenico per una partita che non mette in palio niente ma è un bel test sulla strada che porta al Mondiale brasiliano. Lo è anche per la Nigeria, che si è qualificata dai gironi africani: così, per entrambe c’è in gioco non soltanto il prestigio e il risultato in una partita che resta comunque di respiro internazionale, ma anche e soprattutto una verifica del gruppo e di qualche nuovo inserimento per quella che poi sarà la competizione vera e propria tra meno di un anno. C’è un unico precedente tra le due nazionali, ma è storico: risale agli ottavi di finale del Mondiale 1994, negli Stati Uniti. Si giocò a Boston: per l’Italia si pensava a una partita agevole, certo con insidie nascoste ma comunque una di quelle da vincere senza troppi patemi. Andò a finire con una beffa sfiorata, e che sarebbe stata di proporzioni giganti. Perchè gli Azzurri, che erano reduci dall’eliminazione ai calci di rigore quattro anni prima (in casa) e non avevano partecipato all’Europeo del 1992 perchè non qualificati, si ritrovarono di fronte una Nigeria non solo agguerrita e con l’entusiasmo della matricola dalla sua, ma con tanta, troppa qualità. Quella di Finidi, Jay Jay Okocha e Rashidi Yekini che giocavano in Europa; quella di Emmanuel Amunike, che al 26′ minuto portò in vantaggio i nostri avversari. Fu un calvario: il caldo, la palla che vedevamo poco, l’arbitro Carter Brizio che scambiò la protezione della palla di Gianfranco Zola per un gesto di reazione e lo cacciò dal campo a 12 minuti dal suo ingresso (ma graziò Maldini che avrebbe meritato il rosso per fallo da ultimo uomo). Poi, quando tutto sembrava finito, Roberto Baggio si coordinò su un cross basso di Roberto Mussi che aveva vinto un rimpallo, e trovò l’unico spiraglio tra le gambe dei difensori e la mano aperta di Peter Rufai. Pareggio, e ai supplementari un rigore ancora del Divin Codino ci portò ai quarti di finale. Da allora Italia e Nigeria non si sono più affrontate: sono passati 19 anni e il calcio africano è cresciuto tanto, e ce ne siamo accorti anche noi che abbiamo sì le vittorie contro Ghana (2-0 al Mondiale 2006) e Sudafrica (2-0 in un’amichevole del 2007) ma ha perso, entrambe le volte per 1-0, contro Egitto (Confederations Cup 2009) e Costa D’Avorio (2010). Nell’ultima occasione in porta c’era Salvatore Sirigu, che oggi torna titolare (clicca qui per le probabili formazioni): una bella opportunità per lui come per altri giocatori, mentre la Nigeria si testa contro quella che dovrebbe essere una delle candidate alla vittoria del Mondiale.
Lo dice la storia recente: l’Italia lo scorso anno ha raggiunto la finale degli Europei e, pur perdendola nettamente contro la Spagna, ha destato un’ottima impressione eliminando in successione Inghilterra e Germania. Il gruppo è lo stesso di oggi: naturalmente Cesare Prandelli ha fatto degli accorgimenti in corsa come è giusto che sia, ma da quando ha preso in mano la Nazionale ereditandola da Marcello Lippi ha lavorato con l’obiettivo finale del Mondiale in Brasile, considerando l’Europeo come una tappa intermedia (tanto che il secondo posto è giunto anche inaspettato). Il girone di qualificazione è stato dominato: non che ci fossero superpotenze, ma l’Italia è stata autoritaria e ha stabilito subito le gerarchie, rimanendo imbattuta (6 vittorie e 4 pareggi) e chiudendo con 6 punti in più della Danimarca e 7 in più della Repubblica Ceca. Il CT, che chiuderà la sua esperienza dopo la Coppa del Mondo, ha ben chiare molte delle scelte che opererà per il gruppo dei 23 da portare in Sudamerica: gli altri usciranno da questi test amichevoli e, naturalmente, da come i vari giocatori si comporteranno nel prosieguo della stagione. La Nigeria è stata la potenza africana degli anni Novanta: nelle due edizioni del Mondiale del decennio ha sempre raggiunto gli ottavi di finale, venendo eliminata appunto dall’Italia e poi dalla Danimarca. Forse quella generazione di talenti resterà irripetibile, prova ne è il fatto che una volta esauritasi la linfa vitale degli Okocha, dei Finidi e degli Amokachi il Paese ha vissuto un periodo buio nel quale non è più riuscita a produrre risultati. Di quel gruppo faceva parte anche Stephen Keshi, che da Commissario Tecnico ha saputo risollevare la Nazionale attraverso un gruppo di giocatori molto interessanti, tra cui spiccano Obi Mikel, Victor Moses e Ahmed Musa ma anche gli “italiani” Onazi e Oduamadi. E’ una Nazionale giovane, ma che ha già centrato il grande risultato centrando la vittoria in Coppa d’Africa lo scorso febbraio. La qualificazione al Mondiale del 2014 è arrivata attraverso il girone (3 pareggi e 3 vittorie, primo posto davanti a Malawi, Kenya e Namibia) e poi nello spareggio contro l’Etiopia (doppia vittoria, 2-1 e 2-0). La Confederations Cup non è andata altrettanto bene, ma di certo la squadra c’è e potrà far bene in Brasile, magari contando su un sorteggio favorevole. Questa sera il clima non potrà essere quello di Boston 1994, rievocato anche da uno dei protagonisti di allora, Alberigo Evani (clicca qui per il suo pronostico); tuttavia quando si gioca un’amichevole internazionale nessuno ci tiene a perdere, men che meno l’Italia che nel corso della gestione di Cesare Prandelli (che tocca stasera le 50 panchine in Nazionale) non ha un ruolino di marcia favorevole nelle amichevoli. Vedremo allora come andrà questa partita, e quali indicazioni trarrà il nostro CT: giugno 2014 è ormai dietro l’angolo e il tempo per decidere non è più troppo. Non resta allora che dare la parola al campo: Italia-Nigeria sta per cominciare…
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Il tabellino di Italia-Nigeria
Italia (4-3-1-2): Sirigu; Maggio, Ogbonna, Ranocchia, Pasqual; Montolivo (53′ Pirlo), Motta (54′ Parolo), Giaccherini (77′ Poli); Candreva (66′ Cerci); Rossi (54′ Diamanti), Balotelli. All.: Prandelli
Nigeria (4-2-3-1): Ejide (66′ Enyeama); Oboabona, Benjamin, Egwuekwe, Kwambe; Onazi, Mikel; Moses, Oduamadi (46′ Ogu), Dike (65′ Musa); Ameobi (66′ Emenike). All.: Keshi.
Marcatori: 12′ Rossi, 47′ Giaccherini (I), 35′ Dike, 39′ Ameobi (N)
Ammoniti: Egwuekwe, Ogu, Mikel (N), Candreva (I)