Quest’anno è assunta agli onori della cronaca spagnola e di tutto il mondo per essere stata la talpa che, grazie all’aiuto del fidanzato Iker Casillas, ha divulgato pubblicamente i segreti dello spogliatoio del Real Madrid. Messaggi scambiati tra i giocatori contro Josè Mourinho, gole profonde che cospiravano contro l’allenatore, colpi di stato interni, solidarietà nei confronti del Barcellona per far terminare la “guerra fredda” (e nemmeno troppo fredda) tra i due club: tutto uscito alla luce del sole. A pagare è stato il portiere: messo in panchina a favore di Diego Lopez, approfittando anche di un infortunio che ha dato allo Special One il pretesto iniziale. La Carbonero, giornalista di TeleCinco, ne ha fatta di strada da quando le telecamere di tutto il mondo mostravano in diretta il bacio che Iker Casillas le “rubava” un bacio dopo aver vinto il Mondiale. Oggi, anche grazie a quelle immagini, la sua fama è globale: tanto da far rumore, pesante rumore, anche e soprattutto quando fa delle gaffe. Come ieri sera: l’Uruguay ha appena vinto 8-0 contro Tahiti in Confederations Cup, lei in studio viene chiamata al commento della partita (le due squadre erano inserite nello stesso girone della Spagna e la Celeste potrebbe ritrovare le Furie Rosse in finale) e dice: “L’Uruguay ne ha fatti otto, e mi sorprende che nessuno di questi sia stato segnato da Cavani”. Ricordiamo che il Matador è in odore di Real Madrid, perciò il suo nome in Spagna è all’ordine del giorno. Peccato per Sara che ci sia una spiegazione razionale al fatto: Cavani in campo non ci è mai entrato, perchè Tabarez ha cambiato tutta la formazione titolare e solo nel finale ha mandato in campo uno degli attaccanti del tridente, che però era Luis Suarez (che ha fatto in tempo a farne due in 20 minuti). Dunque nessun caso, se era questo l’intento: far notare come nemmeno contro i polinesiani, che hanno subito 24 gol in tre partite, il Matador riesca a sbloccarsi con la maglia della Nazionale. Tecnicamente non fa una piega, ma dalla panchina è decisamente difficile riuscire a mettere la palla in porta.