«Mancano i risultati ed è venuto meno il feeling tra i giocatori e Spalletti. Ma credo che questo non sia un anno di transizione. La cura? Vittorie, ambiente sereno e una visita al Divino Amore». E’ preoccupato Carlo Zampa, giornalista e conoscitore dell’ambiente giallorosso, della situazione dei giallorossi, ma non si nasconde e riconosce che la campagna aquisti sia stata buona e che la Roma può e deve fare una stagione da protagonista.
Com’è l’ambiente nella Capitale. Si sente la crisi?
La crisi è innanzitutto di risultati. E’ chiaro che per quanto riguarda sia la squadra che la tifoseria il clima non è disteso. Mancano i risultati e manca il gioco dello scorso anno. Ovvio che la classifica precaria crei qualche malumore. E’ ottobre e la Roma ha le stesse sconfitte dell’anno scorso. Paradossalmente siamo a 6 punti dall’Inter, un bel distacco ma non un abisso malgrado le nostre tre sconfitte consecutive in trasferta. Basterebbe inanellare una serie di risultati utili consecutivi per recuperare. Basta volerlo o volerci provare…
Possiamo parlare di anno di transizione, è finito un ciclo?
Adesso si può dire tutto o il contrario di tutto. Io non penso che sia un anno di transizione, anzi ho sempre pensato che questo fosse l’anno buono per raggiungere un grosso traguardo, e continuo a pensarlo tuttora. Visto come stanno le altre grandi in questo momento tutto è ancora possibile. Di certo un anno di transizione non era nelle ?intenzioni della società, visto che lo scorso anno non abbiamo trionfato in campionato solo perché non ci hanno fatto vincere. Quando si sfiora uno scudetto l’anno dopo lo si vuole vincere. La stessa campagna acquisti a mio parere non è stata sbagliata, in questo momento si stanno pagando a caro prezzo gli infortuni e le assenze.
Bruno Conti ha dichiarato che Spalletti non si tocca. Questo mette fine a tutte le voci sull’allenatore?
Si, è vero che non c’è più il feeling che c’era prima tra allenatore e giocatori, ma è una questione che va risolta all’interno dello spogliatoio. Il problema è che quando non vinci viene fuori tutto. Quando la roma ha vinto lo scudetto Capello non era certo amato dai giocatori, però quando i risultati arrivano tutto rimane tranquillo. Se si perde tutti i problemi vengono a galla e sono amplificati: non troverai mai uno spogliatoio unito in una squadra che va male. Quello dell’Inter lo scorso anno era ugualmente spaccato, ma hanno vinto lo scudetto, anche se sappiamo come…
Si dice anche che si sia rotto il rapporto di fiducia con Totti quando è stato reso noto l’incontro di Spalletti con il Chelsea…
Di certo non c’è più quell’intesa che c’era fino a qualche mese fa, probabilmente anche questo incontro ha un po’ minato la credibilità di Spalletti. Però tutti devono pensare al bene della Roma. La società ha dichiarato Spalletti intoccabile e hanno fatto benissimo perché il tecnico deve avere la fiducia della società. Se i giocatori capiscono che il tecnico è sfiduciato, diventa impossibile gestire lo spogliatoio. Spero che a breve Spalletti ritrovi la serenità giusta per riportare la situazione nella giusta direzione.
Come vede Roma-Inter, viste le espulsioni di domenica e visto che i giocatori torneranno tardi delle nazionali?
Bisogna capire chi riuscirà a scendere in campo, abbiamo bisogno della benedizione del Divino Amore in questo momento. L’Inter non gioca benissimo ma è comunque una squadra solida con un Ibrahimovic strepitoso.