E’ 4-3 a Firenze in una partita meravigliosa: la Fiorentina batte il Torino e continua a credere in un posto nella prossima Champions League, adesso diventato molto più concreto. Per avere una speranza in più la squadra di Montella dovrà però limitare quei crolli soprattutto mentali che per tutta la stagione l’hanno accompagnata: anche oggi la partita sembrava chiusa dopo il primo tempo, e invece un improvviso blackout ha aperto alla clamorosa rimonta granata, che si è concretizzata per poi svanire solo grazie al colpaccio in extremis di Romulo. Il Torino adesso deve stare attento: va bene il divertimento e l’atteggiamento propositivo della squadra, ma la classifica si sta facendo complicata e meno male che dietro Genoa e Palermo non hanno preso la posta piena, altrimenti le ultime cinque giornate, che già saranno intense, avrebbero rischiato di essere vissute con l’acqua alla gola. La partita ha vissuto di due diversi momenti: un primo tempo dominato dalla Fiorentina, un secondo nel quale i granata sono venuti fuori e hanno comandato le operazioni. Ne viene fuori un equilibrio anche nelle statistiche, pur se i viola hanno controllato di più il pallone (55%) e sono risultati decisamente più propositivi in attacco (al di là dei 14 tiri contro 10, incide molto il 56% contro 36% di attacco alla porta, che ha generato una pericolosità del 72,6% contro il 57,2%); non sempre però le statistiche vanno lette come freddi numeri, perchè il Torino ha saputo trovare i tre gol utili a portarsi sul 3-3, grazie anche all’ottimo lavoro a centrocampo di Basha, che ha rivoltato la partita sul piano dell’intensità andando a dare una mano a Vives (che ha sì recuperato 18 palloni, ma è parso un po’ in ombra). La Fiorentina ha manovrato molto anche da dietro come testimoniato dai 68 passaggi mandati a buon fine (ci sono anche 25 recuperi). Si sono distinti in particolare due esterni: Juan Cuadrado ha ormai in mano l’attacco della Viola e l’ha dimostrato anche oggi andando al tiro in 4 occasioni e segnando uno splendido gol, mentre Alessio Cerci, che con la Fiorentina è in comproprietà, ha pareggiato grazie a un capolavoro, tirando poi in altre due circostanze.
Ma c’è anche il quinto gol in campionato di un Aquilani importante anche sotto porta, e il settimo di un Ljajic che sta trovando la maturità giusta. E’ stata la partita degli ex: bene anche Mario Alberto Santana, autore di un’ottima partita e di un bel gol che a inizio secondo tempo ha dato la spinta al Torino verso il completamento della rimonta, poi frustrato da Romulo.
è un gran gol di Cuadrado a sbloccare la partita: il colombiano riceve da Ljajic sul vertice destro dell’area di rigore, rientra verso il centro del campo saltando con un po’ di fortuna Santana e poi con il destro mette in porta uno spettacolare pallonetto, che Gillet leggremente fuori dai pali può solo toccare. tutto facile per la Fiorentina, che raddoppia dopo 8 minuti. Merito di Alberto Aquilani, cui viene lasciata tutta la libertà per staccare di testa sul cross di Borja Valero, che su calcio d’angolo aveva scambiato corto con Savic per muovere la difesa del Torino. già finita la partita dopo 33 minuti. Ljajic mette a segno il settimo gol stagionale con una punizione dal vertice sinistro, appena fuori area: il pallone gira e finisce proprio sotto l’incrocio dopo aver scavalcato la barriera, con Gillet che non riesce a tenerla fuori dalla porta. prova a riaprire la partita il Torino, che con Barreto accorcia appena prima dell’intervallo. Azione di ripartenza dei granata, Santana entra in area da sinistra, affronta la difesa e dopo una serie di finte appoggia centralmente per l’accorrente Barreto, che apre benissimo il piatto e trova l’angolo alla sinistra di Viviano. Mario Albeto Santana riapre del tutto la partita andando a capitalizzare un’ottima azione che nasce da sinistra e va in orizzontale fino alla conclusione. La inizia proprio Santana, che tocca per Barreto che di prima allunga per Meggiorini dietro di lui; velo di Meggiorini e Santana che ha seguito trova il destro basso che infila Viviano. strepitoso gol dell’ex per Alessio Cerci, che completa la grande rimonta. Jonathas recupera un pallone che sembrava perso vicino alla bandierina e serve Cerci che ha spazio e se lo prende: passo e sinistro che trova l’incrocio dei pali lontano, imparabile per Viviano. gol importantissimo quello di Romulo, che conclude una grande azione tutta in verticale della Fiorentina. Bravo Mati Fernandez a difendere un pallone vicino all’area di rigore, tocco con il tacco per El Hamdaoui che di prima serve Romulo che si inseriva da dietro, D’Ambrosio tiene in gioco il centrocampista e l’esterno destro scavalca Gillet in uscita per il 4-3 viola.
Vincenzo Montella ha così parlato ai microfoni di Rai Sport al termine della partita: “Abbiamo giocato con personalità, bisogna fare i complimenti anche al Torino che ha recuperato tre gol e poteva fare il quarto; ma noi abbiamo avuto orgoglio pur se va fatta una tiratina d’orecchi ai ragazzi, ho temuto che si potesse perderla, io però volevo vincerla. Loro ci hanno sorpreso con giocate manovrate, ci è venuto addosso un po’ di timore, può succedere nonostante l’esperienza; siamo stati bravi a reagire. Sui singoli, ha giocato una grande partita Cuadrado”. Giampiero Ventura ovviamente non è dello stesso umore, e ha analizzato così la partita, ai microfoni di Sky Sport: “Non abbiamo giocato il primo tempo, nel secondo tempo non c’è stata partita a nostro favore. Fatta la rimonta, come al solito nel finale abbiamo preso gol: serve più rabbia negli ultimi minuti. Non è stato da Torino l’approccio del primo tempo, ma quando abbiamo giocato abbiamo messo sotto una squadra come la Fiorentina che lotta per la Champions League. Avessimo segnato il 4-3, nessuno avrebbe avuto niente da dire. Mi è piaciuto il gol di Santana: azioni simili a volte vengono e altre no, ma siamo in grado di farle. Ora c’è il derby: sarà dura, è una partita a sè. Vale la pena giocarla a viso aperto”.