Partita che comincia a mille all’ora, con la Juventus che aggredisce e il Milan che combatte. Robinho è il primo dopo due minuti a cercare di entrare a referto con un tiro dei suoi, che purtroppo per i milanisti significa tiro a lato. Dopo pochi minuti è ancora Milan con un contropiede fulminante e conclusione potente ma centrale di El Shaarawy. Buffon para senza affanni con la consueta concentrazione. La Juventus reagisce rabbiosamente, con grande intensità e arriva dalle parti dell’area rossonera e guadagna un calcio di punizione. Batte Pirlo con la solita parabola tesa e velenosissima, Capitan Ambrosini si erge sulla barriera e devia mettendo totalmente in controtempo Abbiati. Ma quando già lo Juventus Stadium si prepara ad esultare, Sant’Abbiati mette le ali e con un colpo di reni prodigioso mette il pallone fuori a mano tesa. Tutto lo stadio applaude l’impresa. Non c’e’ tempo per esaltarsi, però, perché passano pochi secondi e sia Pazzini che Abbiati rimangono a terra. Il primo per un problema al ginocchio, il secondo per una distrazione al polpaccio rimediata proprio nel cambio di direzione della precedente parata. Davvero un colpo di sfortuna per Allegri che pare più ceruleo in volto del solito. Pazzini ce la fa, Abbiati no. Al suo posto Amelia. E si prosegue. La partita aumenta ancora la sua velocità, le squadre sono lunghe e aggressive, ma corrette. Ambrosini è davvero un uomo ovunque, sia in takle difensivo (a volte eccessivi visto che atterra anche Pirlo in “zona rossa”) che in avanti, sventagliando tiri dalla distanza che non impensieriscono Buffon. La Juventus rimane granitica, e il Milan nelle sue folate trova solo soluzioni da distanza siderale e il guizzo sottoporta di Robinho (ispirato ma in fuorigioco) come anche ben contrastato da un battagliero Bonucci. La Juventus si fa pericolosa al 30′ con un colpo di testa di Mirko Vucinic, ma l’attaccante della ex-Jugoslavia deve ancora carburare. Milan che cerca di andare sugli esterni con Abate che riesce anche a confezionare dei bei cross, ma inefficaci. Dalle parti di Chiellini e Bonucci proprio non si passa. Verso il 35′ comincia a carburare Pogba con due sontuose chiusure difensive. Prende confidenza con la manovra Pogba a causa del calo di corsa del Milan in mezzo al campo. La partita prosegue per i minuti che restano sulla stessa trama, grande velocità e intensità, ma difese che prevalgono sugli attacchi. Dopo due minuti tondi, tutti a prendere un the caldo. La ripresa riserverà delle sorprese…
MIGLIORE JUVENTUS: Spinge con costanza maniacale e per quattro volte arriva al cross, ma i suoi suggerimenti non sono mai sfruttati.
PEGGIORE JUVENTUS: Per adesso non incide: la Juventus gioca tanto a destra e il ghanese ne risente, mostrando una condizione ancora non proprio ottimale.
MIGLIORE MILAN: il capitano rossonero prende sulle spalle la squadra e si batte come un leone. In attacco come in difesa. Oggi doveva esserci lo spirito, oggi lui c’e’. Per il quarto d’ora che ha giocato anche Abbiati si distingue con un voto alto (7) per ora stato l’uomo in assoluto più incisivo per il risultato.
PEGGIORE MILAN: Gli altri fanno qualcosa, lui non si capisce. Lavoro oscuro? No. Sottoporta? No. Inconcludente e mai pericoloso. E’ una stagione cosi, ma una partita potrebbe cambiare tutto.
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