Altra vittoria importante in chiave salvezza: la coglie il Bologna all’Adriatico di Pescara, una partita che probabilmente, non fosse stata vinta, sarebbe passata agli annali come una delle più grosse sorprese del campionato in corso. Lo dicono i numeri: il Bologna ha tirato in porta 21 volte contro 7 (7 a 2 nello specchio), ha avuto il 56% di possesso palla, ha giocato quasi cento palloni in più del Pescara e in questo maggior possesso palla è riuscito a sviluppare 11 minuti di supremazia territoriale contro 7 e mezzo, ha attaccato la porta per il 45,5% del tempo e ha sviluppato una pericolosità del 70,6% del tempo. A guardare questi dati sembra anzi strano che il Bologna non abbia vinto con un punteggio più largo. La spiegazione sta nell’imprecisione offensiva e nel fatto che nel primo tempo Weiss ha sorpreso per due volte la difesa, prendendosi altrettanti calci di rigore. Ma nel corso della partita il Bologna è venuto fuori anche sul piano del risultato, riuscendo a sorprendere una difesa del Pescara che sembrava in gita premio. Ne è venuta fuori una vittoria per 3-2 che allontana i felsinei dalla zona retrocessione mentre riporta il Pescara al terzultimo posto in classifica, scavalcato dal Genoa che ha battuto a sorpresa la Lazio. Tra i singoli come al solito Diego Perez ha giganteggiato in mezzo al campo, riuscendo a recuperare 27 palloni e a distribuirne positivamente 47 (uno in più di Cherubin), giocando una gara a tutto tondo. Dietro di lui arriva Sorensen, il più attento in difesa per il Bologna (25 recuperi). Per il Pescara non ingannino i numeri di Zanon: 23 recuperi, ma è stato in difficoltà per tutta la partita. Solo calciatori del Bologna tra quelli che hanno tirato maggiormente in porta, e non poteva essere altrimenti: con sei conclusioni guidano Diamanti e Panagiotis Kone che è specializzato in gol pesanti, a quattro troviamo Taider, con tre anche qui c’è Diego Perez, che ormai sta diventando un leader della formazione di Pioli. Per il Pescara una sconfitta figlia delle disattenzioni difensive che a questi livelli non possono essere permesse.
I GOL – 1-0, 30′ rig. WEISS: piatto preciso di Weiss che spiazza Curci; il fallo però sembra non esserci, lo stesso Weiss punta Antonsson che rimane fermo ed è lo slovacco che trova l’impatto sulla gamba del difensore. 1-1, 34′ rig. DIAMANTI: altro calcio di rigore, altro gol questa volta con Diamanti che sceglie la soluzione di potenza al centro della porta e beffa Perin. Anche qui però ci sono dubbi: il fallo di 2-1, Zanon su Koné sembra essere avvenuto fuori dall’area di rigore. 2-1, 44′ rig. D’AGOSTINO: terzo rigore, altro fallo subito da Weiss: il trequartista slovacco entra in area dal lato destro dell’area, Taider cerca di contrastarlo stando attento a non commettere fallo ma inavvertitamente lo colpisce con un pestone sul piede sinistro. D’Agostino trasforma con un sinistro che colpisce la parte interna della traversa ed entra in porta. punizione di Diamanti dalla destra. Il cross è teso in mezzo all’area, c’è un gran mucchio dal quale esce vincitore Gilardino che stacca di testa e batte Perin sul palo alla sua sinistra. passa in vantaggio il Bologna grazie a Panagiotis Kone: Morleo rientra sul destro e, dalla corsia mancina, mette in mezzo sul secondo palo. Taider non ci arriva, ma il suo taglio trae in inganno Modesto che lo segue lasciando scoperto il secondo palo, sul quale si inserisce Kone che non sbaglia per il suo quarto gol in campionato.
Cristiano Bergodi, a Stadio Sprint, ha ben chiaro il motivo della sconfitta: “Non ci voleva: avevamo iniziato anche bene la partita, ma dopo il 2-1 abbiamo sofferto troppo il gol di Gilardino. E’ questo il problema, soffriamo dal punto di vista psicologico, il terzo gol lo abbiamo preso per una leggerezza. I tifosi? Non sono ovviamente contenti e non possiamo biasimarli. Abbiamo comprato calciatori funzionali sul mercato, ma alcuni non sono ancora pronti. Sebastiani mi ha confermato? Sono ancora qui, lavoro a testa bassa per la prossima settimana”. E’ contento Stefano Pioli, intervenuto anch’egli a Stadio Sprint: “Abbiamo vinto una gara sofferta contro una squadra che si giocava tanto. Sotto per due volte siamo riusciti a rimontare: complimenti ai ragazzi, ma abbiamo fatto solo un piccolo passo e dobbiamo pensare alla prossima partita. Curci? Il tecnico deve studiare le migliori soluzioni. La prossima giochiamo contro il Siena, un altro spareggio salvezza. Kone può crescere ancora: ha i mezzi per farlo”.