È nel mito. Fabian Cancellara ha vinto per la terza volta in carriera il Giro delle Fiandre, grande classica belga, battendo in volata proprio tre padroni di casa. Al secondo posto si è piazzato Greg Van Avermaet (Bmc), animatore del tentativo di fuga più convinto insieme a Stijn Vandenbergh, in realtà sempre passivo perché uomo della Omega Pharma-Quick Step, che alle spalle aveva tutti i suoi (deludenti) capitani. Vandenbergh alla fine ha chiuso al quarto posto, preceduto anche da Sep Vanmarcke (Belkin), che invece da parte sua è stato l’unico corridore capace di restare con Cancellara sugli ultimi due Muri, il Vecchio Quaremont e il Paterberg, dimostrando così che il secondo posto dell’anno scorso alla Roubaix non era stato un caso. In volata però non c’è stato nulla da fare: la superiorità di Cancellara è stata netta, e così per il capitano della Trek è arrivato il terzo Fiandre, raggiungendo in testa alla classifica dei più vincenti nella ‘Ronde‘ i belgi Achiel Buysse, Eric Leman, Johan Museeuw e Tom Boonen e il nostro Fiorenzo Magni, fino ad oggi l’unico non belga capace di vincere la loro gara nazionale per ben tre volte. Tra gli altri, positivo Alexander Kristoff: il norvegese si è piazzato al quinto posto dopo aver già vinto la Sanremo. Molto deludenti invece Peter Sagan e lo stesso Tom Boonen, che dovevano essere i primi rivali di Cancellara ma di fatto non si sono mai visti, al pari degli italiani, dei quali il migliore è stato Filippo Pozzato, solo diciassettesimo. Queste le parole di Cancellara dopo l’arrivo: “Ho vinto più con la testa che con le gambe. Volevo arrivare da solo, ma non potevo: non ne avevo la forza. Ho fatto la storia, però il Leone delle Fiandre resterà per sempre Magni”. Peccato però per le troppe cadute, specialmente quella del belga Johan Vansummeren, che ha travolto una donna che adesso è ricoverata in coma farmacologico dopo essere stata operata al cervello. (Mauro Mantegazza)
La domenica del ciclismo sarà caratterizzata dal Giro delle Fiandre, che come tutti gli anni aprirà un mese di aprile ricco di emozioni con le grande classiche del Nord. Siamo giunti all’edizione numero 98 della gara che per un giorno mobilita l’intero Belgio: milioni di persone si riversano sulle strade fiamminghe per seguire quello che da queste parti è l’evento sportivo più importante dell’anno. Iniziamo subito ad analizzare il percorso, che torna ad una versione più classica rispetto a quella del 2013, che non aveva convinto del tutto con le sue novità. Saranno da affrontare 259 km, con partenza da Bruges ed arrivo ad Oudenaarde. In programma ci sono le salite di ben 17 Muri, le celebri salite di questa zona del Belgio, brevi ma con pendenze spesso durissime. Le difficoltà saranno concentrate nella parte finale, visto che ben undici di questi Muri dovranno essere affrontati negli ultimi 50 km, quando i corridori ne avranno sulle gambe già 200. Il primo punto di svolta potrebbe essere il Koppenberg, posto a ben 45 km dall’arrivo: qui si deciderà chi non potrà vincere la corsa (chi si stacca è perduto) e potrebbe partire l’attacco decisivo, anche se difficilmente di un solo corridore. Infatti, dopo il Koppenberg ci saranno altri cinque Muri da affrontare, compresi gli ultimi passaggi sul Vecchio Quaremont e sul Paterberg, ultima asperità da superare quando mancheranno poco più di 10 km all’arrivo. In primo piano ci saranno naturalmente Fabian Cancellara e Tom Boonen: lo svizzero ha vinto il Fiandre nel 2010 e nel 2013, il belga – eroe nazionale per i fiamminghi – nel 2005, 2006 e 2012 e con i suoi tre successi è uno dei corridori che svettano nell’albo d’oro della Ronde van Vlaanderen, alla pari dei connazionali Achiel Buysse, Eric Leman e Johan Museeuw e al mitico Fiorenzo Magni, che con i suoi tre successi consecutivi divenne il ‘Leone delle Fiandre’, amato in Belgio come in Italia. Proprio l’Italia, con 10 successi, è la seconda nazione che vanta più vittorie nella storia del Fiandre, alle spalle degli inarrivabili 68 successi dei padroni di casa. Il favorito numero uno è però lo svizzero, considerando anche il suo attuale stato di forma, e il primo rivale potrebbe essere Peter Sagan, che ha bisogno di vincere finalmente una ‘classica monumento’ per fare il definitivo salto di qualità che ancora gli manca in una carriera pur già ricchissima di successi (clicca qui per il pronostico di Michele Bartoli). Per seguire tutte le emozioni del Giro delle Fiandre ci sarà una lunga diretta tv, che avrà inizio già alle ore 12.30 su Rai Sport 2 (canale 58 del telecomando), per poi passare dalle ore 15.05 circa su Rai Tre, sempre con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello, che ha sostituito Davide Cassani, da quest’anno c.t. della Nazionale azzurra. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo anche la possibilità di seguire il Giro delle Fiandre in streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv). Infine i social network, dove segnaliamo in particolare la pagina Facebook ufficiale (Ronde van Vlaanderen) e il profilo Twitter ufficiale @RondeVlaanderen. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada.
1 Fabian Cancellara (Svi, Trek Factory Racing) in 6h15’25”; 2. Van Avermaet (Bel); 3. Vanmarcke (Bel); 4 Vandenbergh (Bel); 5. Kristoff (Nor) a 8″; 6. Terpstra (Ola) a 18″; 7. Boonen (Bel) a 35″; 8. Thomas (Gbr) a 37″; 9. Leukemans (Bel) a 41″; 10 Langeveld (Ola) a 43″; 15. Degenkolb (Ger) a 1’25”; 16. Sagan (Cec); 17. Pozzato.