Finisce 1-0 in favore degli ospiti Chievo-Verona, derby scaligero e partita valida come primo anticipo della trentaduesima giornata di serie A. Allo stadio Marc’Antonio Bentegodi festeggiano i tifosi della storica Hellas, che si vendica della sconfitta subita all’andata grazie alla rete messa a segno dal solito bomber Luca Toni al 20′ minuto del secondo tempo. Vittoria molto importante per Andrea Mandorlini, che rilancia così la sua squadra all’inseguimento di un posto nella prossima edizione della Europa League, visto che arriva al settimo posto parziale con 46 punti, mentre resta difficilissima la situazione della compagine allenata da Eugenio Corini, che ora deve sperare nei risultati delle rivali dirette per non scivolare nelle ultime tre posizioni. Nel complesso, il Verona ha cercato con maggiore costanza la vittoria, anche se nel finale c’è stato il prevedibile ma inutile forcing del Chievo, che non è valso a nulla. Il gol è molto importante anche per Toni, che mette un altro mattone sulla strada del Mondiale: ipotesi che appariva fantascientifica ad inizio stagione, ma che adesso è molto concreta.
Agazzi; Frey, Dainelli, Cesar, Dramè (dal 46′ pt Sardo); Radovanovic, Rigoni, Guarente (dal 30′ st Pellissier); Hetemaj; Obinna (dal 14′ st Thereau), Paloschi. A disposizione: Puggioni, Squizzi, Bernardini, Canini, Lazarevic, Bentivoglio, Guana, Rubin, Stoian. All.: Corini. Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Romulo (dal 38′ st Sala), Donadel, Hallfredsson (dal 38′ st Donati); Iturbe, Toni, Marquinho (dal 33′ st Marques). A disposizione: Nicolas, Pillud, Martinho, Cacia, Jankovic, Cirigliano, Rabusic, Gomez Taleb. All.: Mandorlini. Arbitro: Tagliavento di Terni.
Marcatore: Toni al 20′ s.t.
Ammoniti: Marquinho, Donadel, Hetemaj, Frey.
Al 21′ minuto del secondo tempo Chievo 0 Verona 1, con il gol di Luca Toni. Il Verona si è confermato più pericoloso dei cugini, e alla fine gli sforzi dell’Hellas sono stati premiati dalla rete del bomber, che su un cross dalla fascia destra è rapace nello sfruttare un rimpallo favorevole. Non perfetta la difesa, ma Toni è stato davvero spietato.
Si è appena concluso il primo tempo del derby Chievo-Verona, diretta che apre la trentaduesima giornata di serie A al Bentegodi. Questi quarantacinque minuti sono stati piuttosto equilibrati, per cui tutto sommato possiamo definire giusto il pareggio, anche se va detto che è stato quasi solo il Verona a sfiorare il gol, prima con un colpo di testa di Toni sul quale Agazzi si è esibito in una fantastica parata, e poi con una traversa colpita da Hallfredsson proprio nei minuti finali. Dunque Hellas vincente ai punti, sperando però che la ripresa possa regalarci più emozioni.
Le formazioni ufficiali della partita Chievo-Verona, che vivremo in diretta tra poco e sarà valida per la trentaduesima giornata di campionato. Sostanzialmente confermate le indiscrezioni della vigilia, da segnalare solo Radovanovic al posto di Guana nel centrocampo di Corini, che davanti affianca Obinna a Paloschi. Nel Verona l’atteso tridente e Romulo preferito a Sala a centrocampo. 25 Agazzi; 21 Frey, 3 Dainelli, 12 Cesar, 93 Dramè; 8 Radovanovic, 27 Rigoni, 23 Guarente; 56 Hetemaj; 10 Obinna, 43 Paloschi. A disposizione: 1 Puggioni, 18 Squizzi, 2 Bernardini, 5 Canini, 7 Lazarevic, 9 Bentivoglio, 11 Guana, 17 Sardo, 31 Pellissier, 33 Rubin, 39 Stoian. All.: Eugenio Corini. 1 Rafael; 29 Cacciatore, 18 Moras, 22 Maietta, 33 Agostini; 2 Romulo, 30 Donadel, 10 Hallfredsson; 15 Iturbe, 9 Toni, 7 Marquinho. A disposizione: 12 Nicolas, 4 Pillud, 5 Donati, 6 Martinho, 8 Cacia, 11 Jankovic, 14 Cirigliano, 19 Rabusic, 21 Gomez Taleb, 25 Marques, 26 Sala. All.: Andrea Mandorlini. Arbitro: Tagliavento.
Il derby Chievo-Verona inizia tra pochi minuti. Partita diretta dall’arbitro Tagliavento, che alle ore 18.00 di oggi pomeriggio aprirà il programma della 32^ giornata di Serie A, di cui costituisce il primo anticipo. Ad avere bisogno dei tre punti sono soprattutto gli uomini di Eugenio Corini, che sono coinvolti nella lotta per non retrocedere: dunque potrebbe spettare al Chievo l’onere di fare la partita, con un Verona pronto ad approfittarne per rilanciarsi nella lotta per un posto in Europa League e anche per vendicare la sconfitta in extremis subita nella partita d’andata. Gli uomini di Andrea Mandorlini dunque potrebbero attendere l’avversario approfittando della velocità di Iturbe e delle doti da bomber spietato di Toni, già messe in mostra anche nella parte finale della partita di domenica scorsa contro il Genoa. Per il Chievo sarà invece fondamentale l’asse Rigoni-Paloschi: se tutto funziona – come contro il Bologna – si potranno fare grandi cose, altrimenti per Corini si farà dura…
Inizia tra poco Chievo-Verona, anticipo della 32^ giornata del campionato di Serie A: seguiremo il derby scaligero in diretta, ma vediamo cosa pensano gli scommettitori sulla partita del Bentegodi. I pronostici dell’agenzia di scommesse sportive Snai ci dicono che sono favoriti i padroni di casa, probabilmente anche perché le motivazioni di un Chievo che sta lottando per salvarsi dovrebbero essere maggiori rispetto a quelle di un’Hellas ormai tranquilla: la quota per la vittoria del Chievo è di 2,35 contro il 3,00 per il pareggio e il 3,30 che è previsto in caso di successo della squadra di Andrea Mandorlini. Si prevede una partita povera di gol, visto che la quota prevista per l’Under 2,5 è di 1,63, mentre per l’Over si sale fino a 2,15. Equilibrio totale invece tra le quote Goal e No Goal, entrambe bancate a 1,85: evidentemente, viene considerato abbastanza credibile l’ipotesi per cui almeno una delle due squadre resti a secco di reti. A fine primo tempo l’ipotesi più credibile è un pareggio (1,95). Il risultato esatto più probabile è il pareggio per 1-1, quotato a 5,50, seguito dalla vittoria per 1-0 del Chievo, che viene dato a 7,00, e dal pareggio per 0-0, la cui quota è di 7,50. Non esattamente ipotesi su una partita ricca di gol…
Alle ore 18 di questo pomeriggio torna il campionato di Serie A 2013-2014: siamo alla 32^ giornata e al Bentegodi si gioca Chievo-Verona diretta dall’arbitro Tagliavento, uno dei cinque derby che il calendario ci regala in questa stagione (un record assoluto nel massimo campionato italiano). Le squadre sono separate da 16 punti in classifica: 43 quelli degli scaligeri, 27 quelli dei “mussi”. Diversi quindi gli obiettivi, con il Chievo che sta cercando di salvarsi e avrebbe centrato il traguardo se il campionato finisse oggi, ma ha solo due punti di margine sulla terzultima e deve iniziare adesso a macinare per la striscia finale. Il Verona punta l’Europa League: da neopromosso partiva ovviamente per la permenanze in Serie A, ha però realizzato un girone di andata da 32 punti e questo ha modificato le vedute, pur se Andrea Mandorlini e tutti i giocatori non hanno mai voluto guardare troppo in là. La classifica dice tuttavia che sono 4 i punti da recuperare alla sesta: sarebbe un peccato, e anche sbagliato per la crescita del club, non trovarci fino all’ultimo. Tanto più che per il Verona si tratta di vendicare il derby dell’andata: allora arrivava da sette vittorie in sette partite casalinghe, ospitava quella sfida contro un Chievo ultimo e che aveva appena esonerato Giuseppe Sannino per richiamare Eugenio Corini. E il Chievo fece lo scherzetto: gol di Lazarevic nei minuti di recupero e vittoria, con Mandorlini che da lì in avanti avrebbe vinto una sola partita al Bentegodi, rallentando decisamente il passo. Il Chievo invece non è riuscito a confermare quel grande risultato, ma può contare sulla tradizione favorevole: nei cinque precedenti ospitati ha perso soltanto una volta, quattro di questi sono andate in scena in Serie B ed è qui, nella stagione 1995-1996, che è arrivata la vittoria dell’Hellas in “casa” del Chievo, un 2-1 firmato Cammarata-Zanini (e Michele Cossato). Per il resto il Chievo ha sempre vinto quando ha ospitato la stracittadina, un dato che è ovviamente di conforto per Corini e i suoi. Anche perchè l’unico precedente in Serie A è trionfale: girone di ritorno, il Chievo vendicò il 2-3 beffardo dell’andata con una doppietta di Federico Cossato (per il Verona andò a segno Adrian Mutu). Sulla panchina di quell’Hellas che retrocesse a fine stagione c’era Alberto Malesani, veronese doc e partito proprio dal Chievo nella sua carriera di allenatore; lo stesso Eugenio Corini ha giocato per due stagioni nel Verona, tra il 1996 e il 1998. Tra i doppi ex ricordiamo anche Michele Cossato (fratello di Federico, che ha giocato solo nel Chievo), Vincenzo Italiano, Daniele Franceschini, Dario Dainelli, Antimo Iunco. Il Chievo non sta attraversando un bel periodo di forma: come abbiamo già detto ha provveduto a sostituire l’allenatore, facendo esattamente come lo scorso anno e cioè richiamando Eugenio Corini a tentare una difficile salvezza. L’ex centrocampista non era stato confermato al termine della stagione, si era scelto di puntare su Giuseppe Sannino ma evidentemente l’alchimia con la squadra non è mai nata. Con Corini le cose sono migliorate e attualmente il Chievo si trova fuori dalla zona retrocessione; salvarsi ancora sarebbe una sorta di miracolo per come si erano messe le cose, al momento la differenza può essere individuata in due episodi. Sicuramente il pareggio del San Paolo contro il Napoli, un incredibile 1-1 che stava anzi trasformandosi in una vittoria se non fosse arrivato il gol di Raul Albiol nel finale; poi il 2-1 al Genoa, costruito con due rigori di Alberto Paloschi, il secondo dei quali nei minuti di recupero. In più il Chievo ha dimostrato di essere particolarmente efficace negli scontri diretti giocati in casa: il 3-0 rifilato al Bologna può pesare tantissimo nell’economia delle ultime giornate di campionato. Dopo il derby arrivano due sfide fondamentali: a Livorno e in casa contro il Sassuolo. Fare almeno 4 punti potrebbe significare avercela fatta. Il Verona ha realizzato un girone d’andata sorprendente e da Europa League, ma poi si è improvvisamente fermato: un po’ per la partenza di Jorginho e l’assenza di un giocatore così importante in mezzo al campo, un po’ per aver tirato fino a lì ed essersi inevitabilmente rilassati con la salvezza virtualmente archiviata. Sta di fatto che gli scaligeri prima di domenica non vincevano in casa dallo scorso 22 dicembre, quando imposero un pesante 4-1 alla Lazio; e nel girone di ritorno, anche in virtù di un calendario difficile, hanno battuto solo Sassuolo e Livorno prima di andare incontro a un pareggio (in casa contro il Bologna) e quattro sconfitte consecutive. Il 3-0 al Genoa ha fermato l’emorragia e rimesso in corsa la squadra per la qualificazione in Europa League; ci si può davvero arrivare, ma sarà importante ritrovare il rendimento al Bentegodi. Luca Toni è uno dei segreti della grande stagione: 15 gol in campionato per un giocatore di 36 anni che si era autoesiliato andando negli Emirati Arabi e ora sogna addirittura il Mondiale. Sarà una bella partita, sicuramente con grande agonismo; la speranza è che arrivino anche le occasioni da rete, cosa mai scontata quando la posta in palio è alta e la rivalità sentita. A noi non resta che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire: la diretta di Chievo-Verona sta per cominciare…