Al 93′ minuto di gioco Svizzera-Ecuador 2-1 in diretta all’Estadio Nacional di Brasilia. Gol decisivo realizzato dall’ex Fiorentina Haris Seferovic: grandissima azione di Behrami che prima sradica la palla da un attaccante ecuadoregno che stava per calciare, poi parte palla al piede, viene nettamente abbattuto ma si rialza (l’arbitro concede il vantaggio i maniera opportuna); sullo sviluppo dell’azione palla a sinistra per Ricardo Rodriguez, che centra basso in mezzo all’area dove Seferovic conclude di sinistro sotto la traversa. Per lui si tratta della rete numero 2 in 11 presenze con la maglia della Svizzera.
Al 48′ minuto di gioco Svizzera-Ecuador 1-1 in diretta all’Estadio Nacional di Brasilia. Pareggio della nazionale rossocrociata in un’azione molto simile e quella del gol ecuadoregno: calcio piazzato dalla sinistra, in questo caso un calcio d’angolo di Ricardo Rodriguez, e colpo di testa indisturbato o quasi di Admir Mehmedi, che Hitzfeld ha inserito nell’intervallo al posto di Stocker. Per il ventitreenne attaccante del Friburgo è il secondo gol in 21 partite con la Svizzera.
Al 22′ minuto di gioco Svizzera-Ecuador 0-1 in diretta all’Estadio Nacional di Brasilia. Ecuador in vantaggio grazie al gol di Enner Valencia: punizione dalla fascia sinistra di Walter Ayovì e nell’area piccola l’attaccante classe 1989 colpisce di testa, colpevolmente lasciato solo dalla difesa elvetica. Quinto gol in 11 presenze con la sua nazionale per Enner Valencia, che spezza l’equilibrio poco prima della metà del primo tempo.
Sono state comunicate le formazioni ufficiali di Svizzera-Ecuador, prima partita del gruppo E della Coppa del Mondo 2014. Ottmar Hitzfeld e Reinaldo Rueda svelano le carte per il loro esordio Mondiale: vediamo quali sono le loro scelte per la partita di Brasilia. 1 Benaglio; 2 Lichtsteiner, 20 Djorou, 5 Von Bergen, 13 R. Rodriguez; 11 Behrami, 8 Inler; 23 Shaqiri, 10 G. Xhaka, 14 Stocker; 19 Drmic. A disposizione: 12 Sommer, 21 Burki, 4 Senderos, 3 Ziegler, 6 Lang, 22 Schar, 7 Barnetta, 15 Dzemaili, 16 Fernan, 18 Mehmedi, 17 Gavranovic, 9 Seferovic. Allenatore: Hitzfeld 22 Dominguez; 4 Paredes, 2 Guagua, 3 Erazo, 10 W. Ayovì; 16 A. Valencia, 23 Gruezo, 6 Noboa, 7 J. Montero; 13 E. Valencia, 11 Caicedo. A disposizione: 1 Banguera, 12 Bone, 18 Bagui, 21 Achilier, 8 Mendez, 19 Saritama, 14 O. Garcia, 15 Arroyo, 20 F. Martinez, 5 Ibarra, 17 J. Ayovì, 9 Rojas. Allenatore: Rueda
La partita Svizzera-Ecuador, che sarò diretta dall’uzbeko Irmatov, propone la sfida tra due numeri 10 anomali. Quello della svizzera è Granit Xhaka, centrocampista classe 1992 del Borussia Monchengladbach: lo stiamo conoscendo per le voci di calciomercato, che di recente lo accostano all’Inter. Non si tratta di un numero 10 classico ma di un centrocampista polivalente, capace di difendere con grinta ma anche di spingersi all’attacco: il ct elvetico Ottmar Hitzfeld dovrebbe collocarlo dietro l’unica punta (Drmic) puntando sulla sua volontà di inserimento. Dall’altra parte il numero 10 è sulle spalle di un esterno sinistro: Walter Ayovì, uno dei giocatori più esperti della nazionale ecuadoriana (compirà 35 anni l’11 agosto). Ayovì dovrà essere concentratissimo in fase di copertura, perché dalla sua parte attaccheranno presumibilmente Lichtsteiner e Shaqiri, due dei migliori elementi della Svizzera. Numeri 10 diversi che possono essere a loro modo decisivi.
Si avvicina il fischio d’inizio della partita Svizzera-Ecuador, che sarà diretta dall’arbitro uzbeko Irmatov. La formazione elvetica ha più qualità complessiva e potrebbe per questo puntare più sulla gestione della palla; l’Ecuador invece potrebbe pensare ad una partita di contenimento e contropiede. Nell’amichevole pre mondiale contro l’Inghilterra la squadra sudamericana ha mostrato buone individualità sulle fasce, con Antonio Valencia a destra e Jefferson Montero a sinistra: entrambi hanno velocità e coraggio per provare il dribbling in uno contro uno. I terzini della Svizzera dal canto loro sono abituati ad offendere: Lichtsteiner lo conosciamo bene mentre di Ricardo Rodriguez (classe ’92) del Wolfsburg si dice un gran bene da tempo. Dalle fasce potrebbero scaturire emozioni forti ed episodi chiave: la partita Svizzera-Ecuador potrebbe giocarsi soprattutto in quelle zone del campo.
La diretta Svizzera-Ecuador si gioca questo pomeriggio alle ore 18.00 (italiane) all’Estadio Nacional di Brasila. La sfida è valida per il gruppo E dei Mondiali 2014: siamo alla prima giornata della fase a gironi, quindi naturalmente è l’esordio per entrambe le nazionali in questa ventesima edizione della Coppa del Mondo. I rossocrociati sono la testa di serie di questo gruppo, che per molti è da considerare il più facile della competizione, insieme forse al girone H. Molti storcono il naso pensando ad una Svizzera testa di serie ai Mondiali, ma la squadra allenata dall’espertissimo c.t. tedesco Ottmar Hitzfeld negli ultimi anni ha fatto molto bene e adesso in Brasile si candida ad essere una delle possibili sorprese, sfruttando appunto magari anche una partenza abbastanza morbida. Dall’altra parte però c’è un Ecuador che proverà ad approfittare del girone non impossibile per passare il primo turno, traguardo che sarebbe già di assoluto prestigio per la piccola nazione sudamericana. Insomma, per tutti questi motivi la sfida di oggi potrebbe già essere un crocevia molto importante per entrambe le compagini: la Svizzera deve vincere per mantenere la sua leadership e fare un passo avanti già molto importante verso gli ottavi, mentre per l’Ecuador un risultato positivo potrebbe essere il segnale per un Mondiale sopra le aspettative. La curiosità è che i due c.t. si sono già affrontati quattro anni fa: Hitzfeld era già alla guida della Svizzera, mentre Reinaldo Rueda era l’allenatore dell’Honduras (che tra l’altro anche adesso fa parte di questo stesso gruppo) che impose lo 0-0 ai rossocrociati, che così furono eliminati nonostante avessero battuto la Spagna. Per la Svizzera dunque oggi ci sarà sapore di rivincita: nel 2010 uscire al primo turno pur avendo battuto i futuri campioni del Mondo fu una grossa delusione, mentre nel 2006 la Svizzera stabilì il curioso record di essere eliminata (agli ottavi di finale) pur non avendo subito nemmeno un gol in quattro partite giocate: fatali furono i calci di rigore contro l’Ucraina. Comunque questi risultati ci dicono che nelle ultime due edizioni la Svizzera ha saputo essere protagonista, come alla squadra elvetica non succedeva da molto tempo. Infatti, a parte gli ottavi raggiunti nel 1994, in precedenza bisognava tornare ai quarti di finale raggiunti nel 1934, 1938 e 1954 (in casa), in un calcio che era però molto diverso rispetto a quello di oggi. Il talento non manca alla Svizzera attuale, squadra della quale molti componenti giocano in Serie A: spiccano logicamente Stephan Lichtsteiner della Juventus e poi i tre centrocampisti del Napoli Gokhan Inler, Valon Behrami e Blerim Dzemaili. Proprio il centrocampo potrebbe essere il reparto più interessante, visto che comprende anche altri due talenti molto apprezzati come Granit Xhaka e Xherdan Shaqiri. Basta leggere i nomi per capire che la forza elvetica risiede nei tanti talenti nati in Svizzera grazie all’immigrazione, risorse che nel calcio fa sognare gli svizzeri come raramente era successo in passato. L’Ecuador torna invece ai Mondiali dopo l’assenza del 2010. Sono due le precedenti partecipazioni, nel 2002 e 2006: questo è comunque segno di grande crescita per una Nazionale che nel Novecento invece non si era mai qualificata nemmeno una volta per la fase finale. Nel 2002 fu eliminata già al primo girone, ma ottenne comunque una storica vittoria sulla Croazia, mentre nel 2006 l’Ecuador seppe arrivare fino agli ottavi, grazie al secondo posto nel girone dietro alla Germania ma davanti a Polonia e Costa Rica. Lo stop arrivò appunto agli ottavi contro l’Inghilterra di David Beckham (1-0). Oggi la stella della Tricolor è Antonio Valencia, che infatti gioca nel Manchester United ed è capace di viaggiare a 35 km/h palla al piede, anche se il tallone d’Achille potrebbe essere la scarsa esperienza internazionale di quasi tutti i suoi giocatori, molti dei quali giocano ancora in patria. Ma adesso è giunto il momento di cedere la linea allo stadio di Brasilia, perché la partita Svizzera-Ecuador (girone E) sta per cominciare…