Giornata ricca di emozioni la 24esima di serie A, quinta di ritorno. L’Inter piega 3-1 in casa il Chievo e scavalca di nuovo il Milan, complicando maledettamente i piani di Allegri. La reazione che voleva Stramaccioni, alla fine, è arrivata e contro i veneti si sono rivisti Milito (titolare e gol) e anche Stankovic. Insomma tante note liete, che rilanciano le ambizioni nerazzurre in questo campionto. Ma vediamo come è andata l’Intera giornata. Archiviati gli anticipi di alta classifica (2-0 della Juventus sulla Fiorentina, 1-1 tra Lazio e Napoli), cominciamo dal campo più atteso: quello di Marassi. La Roma ripartiva da Aurelio Andreazzoli: il post Zeman segnato dall’inventore del 4-2-3-1 ripartiva proprio da dove quello schema era nato, a Marassi contro la Sampdoria. E’ finita con un tracollo: 3-1 per i blucerchiati e giallorossi che non vincono da sei giornate. Succede di tutto: annullato un gol a Lamela (posizione regolare per lui, l’assistente “rimedia” a una posizione irregolare non segnalata a Marquinhos), poi la Sampdoria passa con Estigarribia. La Roma può rimediare subito: rigore per fallo di Gastaldello su Osvaldo, dal dischetto lo stesso argentino che “strappa” il pallone a Totti ma tira debolissimo cercando di spiazzare Romero, che invece para. Ribaltamento, punizione e gol di Sansone. La Roma si scuote con la rete di Lamela, ma subito dopo Icardi di testa (settimo gol nel 2013) manda in paradiso la Sampdoria che vola a quota 28 punti. L’altra grande attesa era per il Milan, che poteva avvicinare la Lazio a un solo punto in attesa della replica dell’Inter (che gioca questa sera contro il Chievo non si è fatta attendere). Missione fallita, anzi: i rossoneri hanno giocato un brutto primo tempo, chiuso dal gol subito da Ibarbo, l’ennesimo su calcio piazzato. Nel secondo tempo la squadra di Allegri ha reagito ma non è mai riuscita a segnare, fino al rigore (netto: cintura evidente di Astori, che è stato espulso per doppia ammonizione, su Balotelli) che Super Mario ha trasformato per il terzo gol in due partite. Milan che sale a 41, ma si ritrova nuovamente trovare dietro l’Inter vincente a San Siro. Sale invece forte l’Udinese, da questa sera settima in classifica insieme al Catania (che pareggia 0-0 a Bergamo in una partita sostanzialmente priva di emozioni): decide un gol di Pereyra dopo sette minuti, il Torino era in striscia positiva da sette giornate ma questa volta non è riuscito a opporre resistenza, trovando solo una traversa con Cerci (per i friulani invece un palo con Maicosuel). In coda, due pareggi per 1-1: il Siena sogna il colpo grosso a Bologna passando in vantaggio con la seconda rete consecutiva di Emeghara, ma l’uomo dei gol pesanti Kone mette tutto a posto e avvicina il Bologna un altro passo verso la salvezza. Stesso risultato a Palermo, succede tutto nel finale: Bergodi manda in campo Bjarnason che spezza l’equilibrio, Malesani vede le streghe all’esordio sulla panchina dei rosanero ma Diego Fabbrini trova il primo gol con la maglia del Palermo e mantiene viva la rincorsa, pur se la squadra resta inchiodata all’ultimo posto. Quantomeno i siciliani non perdono terreno rispetto al penultimo posto: il Genoa nell’anticipo dell’ora di pranzo domina il Parma ma non passa, fermandosi così a 22 punti. Per il Parma striscia di sconfitte che si ferma a 2, ma i ducali non vincono da quattro turni.
Vucinic, Matri (giocata ieri)
Floccari (L), Campagnaro (N) (giocata ieri)
Emeghara (S), Kone (B)
Ibarbo (C), rig. Balotelli (M)
Bjarnason (Pe), D. Fabbrini (P)
Estigarribia (S), G. Sansone (S), Lamela (R), Icardi (S)
Pereyra
Cassano (I), Rigoni (C), Ranocchia (I), Milito (I)
Juventus 55
Napoli 50
Lazio 44
Inter 43
Milan 41
Fiorentina 39
Udinese 36
Catania 36
Roma 35
Parma 32
Sampdoria (-1) 28
Torino (-1) 28
Chievo 28
Atalanta (-2) 27
Bologna 26
Cagliari 25
Genoa 22
Pescara 21
Siena (-6) 18
Palermo 18