Carolina Kostner da record. L’atleta azzurra ha conquistato la medaglia d’oro ai mondiali di pattinaggio artistico, entrando di diritto nella storia. La Kostner si piazza sul gradino più alto del podio superando la russa Alena Leonova e la giapponese Akiko Suzuki, e per l’Italia si tratta del secondo oro iridato nella storia del pattinaggio, dopo la vittoria della coppia Fusar Poli/ Margaglio nella specialità danza nel 2001. Dopo l’oro al Grand Prix e quello agli Europei, Carolina Kostner conquista anche questo nei Mondiali, portando la nazionale italiana ad essere campione del mondo per la prima volta dal 1906. Una gara perfetta, quella dell’atleta italiana, una tecnica sublime e una sicurezza sulla pista fino all’ultimo secondo. Nonostante una piccola imperfezione in un triplo axel-triplo axel, che è stato eseguito come un doppio axel-triplo axel, la gara della Kostner è stata impeccabile, permettendole giustamente di raggiungere il gradino più alto del podio davanti a tutte le altre atlete. La sua esibizione è stata eseguita sulle note del concerto per pianoforte e orchestra n.23 di Mozart, e portata avanti con una tale armonia da far sognare, trascinata da un pubblico che non ha mai abbandonato l’atleta italiana, sostenendola calorosamente fino all’ultimo. Al secondo posto, come detto, si è piazzata la russa Alena Leonova, allieva di Nikolai Morozov che, pur avendo commesso piccole sbavature, ha concluso comunque un’ottima gara. Per la Russia resta comunque una medaglia importante, nonostante il colore non sia proprio il più scintillante, perché l’ultimo podio conquistato risaliva addirittura al 2005. Al terzo posto un risultato altrettanto di rilievo per la giapponese Akiko Suzuki, che a ventisette anni conquista un podio che rappresenta certamente una gioia immensa per l’atleta. La giapponese aveva anche conquistato il secondo punteggio di giornata, poi perso a causa di un lutz che doveva essere triplo, ma che all’ultimo è stato fatto diventare improvvisamente singolo. Una volta conquistato l’oro, la Kostner ha commentato a caldo: «Era il mio tempo, è giusto così!».
«Non è stato facile – ha aggiunto -, sembrava la stessa atmosfera che c’era alle Olimpiadi di Torino, ma lì gareggiando in casa ho subito la pressione, qui, invece, non è stato così».?E a chi le chiede di un eventuale ritiro, lei non risponde: «Non voglio parlare di futuro, adesso. Voglio godermi questo momento».