La centesima edizione del Tour de France, la corsa ciclistica più famosa al mondo, è ai nastri di partenza. Quest’anno si partirà dalla Corsica, che la Grande Boucle non aveva mai attraversato nelle precedenti novantanove edizioni. Per la precisione la prima tappa sarà la Porto Vecchio-Bastia di 213 chilometri. Si rimarrà in tutto per tre giornate nell’isola francese, per poi affrontare le restanti 18 tappe nella Francia continentale, senza sconfinamenti per festeggiare nel modo migliore questo centenario. In totale saranno 21 giornate di corsa con due giorni di riposo (8 e 15 luglio). Ci saranno tre cronometro (una cronosquadre e due individuali) e quattro gli arrivi in salita, per un percorso certamente meno sbilanciato verso le cronometro rispetto all’anno scorso. La tappa regina sarà quella con la doppia ascesa dell’Alpe d’Huez il 18 luglio, e il verdetto finale arriverà l’ultimo sabato con l’arrivo in salita ad Annecy-Semnoz nella giornata di solito dedicata all’ultima cronometro. Salvo sorprese, si annuncia un lungo duello fra i due grandi favoriti, cioè il britannico Chris Froome e lo spagnolo Alberto Contador, mentre mancherà il campione uscente Bradley Wiggins. Per parlare di questo Tour 2013 abbiamo sentito Gianni Bugno. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Centesima edizione del Tour, sarà speciale? Certo un’edizione speciale in un certo senso per i francesi, ma in fondo è un traguardo che prima o poi è inevitabile tagliare.
Sarà inedita la partenza dalla Corsica: tappe insidiose fin da subito? Sì perché la Corsica ha un territorio ondulato. Credo quindi che le tappe saranno combattute fin dall’inizio e potrebbero riservare tante sorprese.
Tanti gli assenti importante, specie Nibali e Wiggins: quanto mancheranno questi corridori? Sinceramente non mi interessano i corridori assenti, guardo a chi parteciperà a questo Tour e ne potrà essere protagonista.
Sarà una sfida solo tra Froome e Contador? Penso che saranno proprio loro i due più probabili candidati alla vittoria di questo Tour.
Chi saranno gli altri possibili vincitori? Sono diversi. Uno potrebbe essere Andy Schleck, ma dovrà migliorare le sue prestazioni, tornare al suo massimo rendimento per vincere il Tour.
Stupisce l’arrivo in salita della penultima tappa ad Annecy, cosa non da Tour… Per una volta anche i francesi hanno trasgredito le loro regole, può succedere…
Come sarà la tappa con la doppia ascesa dell’Alpe d’Huez? Sarà una bellissima frazione, molto difficile, una tappa che potrebbe dare tanti scossoni alla classifica generale. Fare due volte l’Alpe d’Huez non sarà cosa da poco. Impegnerà molte energie.
Tre prove a cronometro e quattro arrivi in salita, quali conteranno di più? Credo che alla fine conteranno sia le prove a cronometro sia gli arrivi in salita. Un corridore per vincere il Tour deve andare bene su tutti i tracciati. Essere completo è la prima cosa per affermarsi in una grande gara a tappe. (Franco Vittadini)