Napoli-Juventus 1-3, la squadra bianconera trionfa al San Paolo dopo 14 anni. Decidono i gol di Pogba, Caceres e Vidal. Inutile il momentaneo pari partenopeo siglato nella ripresa da Britos. Napoli-Juventus è stata una sfida ricca di emozioni e molto combattuta, la gara si è aperta con il bellissimo omaggio del pubblico napoletano a Pino Daniele, stroncato pochi giorni fa da un malore. Gli azzurri partono meglio e attaccano gli spazi con maggiore convinzione, al 18′ De Guzman spreca una clamorosa occasione a tu per tu con Buffon, dopo essere stato favorito da una deviazione di Chiellini. La Juventus gioca di attesa, concede pochi spazi e cerca di gestire con sapienza il possesso palla. Al 28′ i bianconeri passano in vantaggio con una rete di Pogba: Tevez calcia in area, rimpallo su Llorente che favorisce il compagno, Pogba raccoglie e infila nell’angolo un tiro violentissimo. I padroni di casa provano a reagire ma è ancora la Juventus ad avere l’occasione per segnare, al 43’infatti Caceres riceve palla in area ma calcia addosso a Rafael. Nella ripresa il Napoli, spinto dal proprio pubblico, comincia forte e dopo aver alzato notevolmente in ritmo trova il gol del pareggio con Britos, abile a smarcarsi in mischia e ad infilare Buffon con una zampata decisiva. La gioia del pareggio però dura pochissimo, nell’azione seguente Pirlo lancia Caceres che anticipa tutti e deposita in rete. Assalto del Napoli nel finale di partita, la squadra di Benitez si scopre e lascia spazio alla Juventus che fulmina in padroni di casa con una magia di Vidal sugli sviluppi di una ripartenza. Al triplice fischio dell’arbitro fa festa la Juventus, il Napoli, sconfitto, esce a testa alta.
L’ultima vittoria casalinga del Verona risaliva al 4 ottobre quindi ad oltre tre mesi fa, quando i gialloblù sconfissero il Cagliari per 1-0. Nella 18^giornata di campionato gli scaligeri sono tornati al successo davanti al proprio pubblico, battendo per 3-1 il Parma. Vittoria molto importante per l’Hellas che si porta a 21 punti in classifica, mantenendo un margine di +6 sul terzultimo posto; il Parma invece resta ultimo assieme al Cesena (9 punti), a meno 8 dalla quota salvezza. Il Verona ha concluso il primo tempo avanti di una rete grazie al primo sigillo in campionato di Jacopo Sala, bravo a centrare l’angolino da fuori area. Nel secondo tempo un altro primo gol stagionale: quello di Francesco Lodi che ha ridato lustro alla propria fama di specialista su calcio piazzato. Ma il Verona ha prevalso realizzando altri due gol negli ultimi venti minuti: prima quello di Luca Toni (sesto in campionato), bravo a deviare un cross da sinistra di Brivio e poi il primo in Serie A del figlio d’arte Mattia Valoti (suo padre Aladino ha giocato dal 1983 al 2005). Tre sostituzioni per parte, tutte nella ripresa: nell’Hellas sono entrati in campo proprio Valoti poi Nico Lopez e Sorensen, nel Parma invece Rispoli, Bidoui e Pozzi. Una sola ammonizione nel corso della sfida.
Nella 18^giornata del campionato di Serie A, penultima del girone d’andata, la Sampdoria ha battuto l’Empoli con il risultato finale di 1-0. Ha deciso le sorti del match il quinto gol in campionato di Eder, ex della partita avendo giocato ad Empoli dal 2005 al 2007 e poi nella stagione 2009-2010, vincendo la classifica marcatori della Serie B con 27 gol. Con i tre punti conquistati la Sampdoria si porta a 30 punti restando nella scia del terzo posto e lasciando l’Empoli a quota 18, che significa solo +3 sul terzultimo posto del Cagliari. La partita tra Sampdoria ed Empoli non è stata entusiasmante ma nemmeno noiosa, sempre aperta. L’arbitro Dino Tommasi ha estratto tre cartellini gialli nel corso del match; entrambi gli allenatori hanno effettuato le tre sostituzioni a disposizione: nella Sampdoria sono subentrati Okaka, Luca Rizzo e Krsticic, nell’Empoli invece Zielinski (al posto di Verdi poco prima dell’intervallo), Mchedlidze e Tavano.
Prima vittoria casalinga del Cagliari in questo campionato: arriva nella sfida salvezza contro il Cesena, battuto 2-1 al Sant’Elia. Nonostante non potesse disporre del tridente titolare (Ibarbo-Sau-Cossu, tutti fuori per infortunio) Gianfranco Zola ha portato a casa i tre punti riscattando la pensate sconfitta di Palermo: a segno per i colori rossoblù il brasiliano Joao Pedro e il ghanese Godfred Donsah, 40 anni in due. Inutile la rete di Franco Brienza nel finale di partita, la seconda consecutiva per il fantasista ex Atalanta che aveva già segnato contro il Napoli domenica scorsa. Nel corso di Cagliari-Cesena l’arbitro Rizzoli ha estratto quattro cartellini gialli e concesso un calcio di rigore al Cagliari, nel primo tempo: lo ha battuto Joao Pedro facendosi respingere il tiro dal portiere del Cesena Leali, ed insaccando sulla ribattuta. Cinque sostituzioni e tutte nel secondo tempo: due nel Cagliari, tre nel Cesena.
60 minuti di ballo liscio, con qualche accelerazione di ritmo ma più casuale ed episodica che ricercata. Poi 20 minuti di rock’n’roll. Atalanta-Chievo è questo, se vogliamo metterla in termini musicali: i due solisti, davvero da applausi a scena aperta per quanto propongono, si chiamano Zappacosta e Lazarevic. Il match dell”Atleti Azzurri d’Italia’, spazzato da un vento fastidioso e continuo, vive su qualche scossone fino al tagliente destro di Zappacosta del minuto 72: il primo, il più pericoloso per l’equilibrio della contesa, è quello che porta Schelotto ad un sospiro dal gol ad inizio partita. La deviazione d’istinto e disperazione di Sportiello con la caviglia vale tanto, tantissimo per i suoi. Perchè permette a Maxi Moralez di continuare a fare da supplente ad un Baselli non all’altezza dello sfavillante pomeriggio di Genova, pur senza la collaborazione delle punte. Eppure proprio il gioiello nerazzurro avrebbe la possibilità di segnare, così come Denis, nel finale di prima frazione. Imprecisione e mancanza di brillantezza al momento giusto complicano i piani di Colantuono, che poi al rientro delle squadre dagli spogliatoi aspetta fino alla metà del secondo tempo per piazzare le due mosse (nelle sue speranze) decisive: dentro Cigarini e Bianchi, Chievo messo ulteriormente indietro con la collaborazione tattica di Maran e infine gol (non direttamente conseguente dai fattori appena citati). Perchè il merito singolo e la giocata individuale, nel caso della saetta di Zappacosta, è evidente. A quel punto sembra tutto in discesa, il Chievo è costretto a cambiare ancora piano generale, fuori Dainelli per Pellissier, attacchi finali all’arma bianca. Nulla di trascendentale in realtà, l’Atalanta controlla senza patemi ed è solo Paloschi a farsi notare. Fino a quando dalla panchina esce Lazarevic, ultimo cambio: Bellini lo ferma una prima volta, giallo. Poi il capitano nerazzurro stende Pellissier, subito dopo, ma con la punta clivense che parte qualche centimetro avanti rispetto al suo marcatore e dunque in fuorigioco. Proteste, concitazione, poi il silenzio di paura che accompagna la traiettoria ad arcobaleno dello stesso Lazarevic. Palla all’incrocio e match in ghiaccio, anche se la rabbia bergamasca ci metterà un pò a sbollire.
Partita piena di gol e di emozioni allo stadio Artemio Franchi di Firenze, dove la Fiorentina ha battuto il Palermo con il punteggio di 4-3. Per due volte i viola si sono portati avanti di due gol: la prima volta sono stati rimontati dalla doppietta del marcatore che non t’aspetti, il giovane svedese (di origini ghanesi) Robin Quaison; la seconda fuga è stata quella buona, nonostante l’ultimo gol sia stato realizzato ancora gli ospiti con Andrea Belotti su calcio di rigore. La Fiorentina ha così posto fine alla serie di 9 risultati utili consecutivi del Palermo, la cui ultima sconfirra risaliva al 26 ottobre 2014 (Juventus-Palermo 2-0). L’arbitro Paolo Mazzoleni ha assegnato un calcio di rigore ed estratto sei ammonizioni, quattro per i giocatori viola e due per quelli rosanero. Tre sostituzioni per parte, tutte nella ripresa. Il Palermo non ha potuto schierare Paulo Dybala che si è fatto male durante il riscaldamento prepartita.
Continua il duello a distanza tra Juventus e Roma con i bianconeri impegnati a Napoli (questa sera) e i giallorossi impegnati oggi nel difficile derby capitolino contro la Lazio. I biancocelesti rappresentano un avversario temibile per gli uomini di Garcia non soltanto per le strane insidie che nasconde ogni stracittadina, partita in cui ogni pronostico si azzera, ma per la qualità di gioco espressa dalla squadra di Pioli. La Lazio arriva infatti all’appuntamento più importante della stagione forte di un secco 3-0 inflitto alla Sampdoria dopo un percorso di crescita eccezionale; non da meno la Roma, seconda forza della Serie A e in piena lotta per lo Scudetto. Nessuno vuol pareggiare: le due romane scendono in campo con moduli offensivi a conferma di come la vittoria sia fondamentale per entrambi gli schieramenti. Garcia sceglie il 4-3-3, Pioli il 4-2-3-1. Nel primo tempo la Lazio è padrona del campo; Roma assolutamente non pervenuta. Gli uomini di Pioli applicano un ottimo pressing e, dopo aver recuperato palla a centrocampo, sono pronti a ripartire in velocità facendo malissimo agli avversari. Si fanno notare Candreva e Parolo rispettivamente al 11′ e 19′ ma le loro conclusioni non hanno fortuna. La partita si sblocca al 24′ grazie a una magia di Felipe Anderson: il brasiliano recupera palla a centrocampo e si invola sulla sinistra scodellando poi in area un perfetto assist per Mauri. Il capitano della Lazio, solo in area, non ha problemi a battere il portiere avversario per l’1-0. Passano circa 5′ e i biancocelesti trovano il raddoppio grazie a un tiro da fuori di Felipe Anderson che beffa De Sanctis. Nella ripresa Garcia inserisce Strootman e Ljajic per Nainggolan e Florenzi. La mossa produce subito esiti perché la Roma rientra in partita grazie a Totti: l’olandese al 47′ mette in mezzo un traversone sul quale il capitano giallorosso si avventa bucando Marchetti. Poco dopo Iturbe lascia partire un siluro dalla distanza deviato in corner dal portiere biancoceleste. Adesso è la Lazio che appare in difficoltà . La squadra di Pioli si fa però notare al 58′ quando Mauri coglie un palo clamoroso. Gol sbagliato, gol subito. La Roma trova il pareggio al 63′ grazie ancora una volta a Totti: traversone dalla sinistra di Holebas, difesa laziale immobile e acrobazia del capitano ad acciuffare il 2-2. Dopo il pareggio, i giallorossi hanno preso in mano il pallino del gioco pur senza riuscire a siglare il 3-2. Anzi, nel finale, è stata la Lazo a sfiorare il gol vittoria con Klose: superlativo De Sanctis. Al termine di 4′ minuti di recupero, Orsato manda tutti negli spogliatoi. Il derby di Roma si chiude sul 2-2.
Quarto risultato utile consecutivo per l’Inter di Roberto Mancini che allo stadio San Siro ha battuto il Genoa con il punteggio finale di 3-1. Nel primo tempo i nerazzurri si sono portati sul doppio vantaggio con i gol dell’ex Rodrigo Palacio e Mauro Icardi, nel finale di partita il Grifone ha accorciato le distanze con il gol di Armando Izzo e poi subito la rete del definitivo 3-1, ad opera di Nemanja Vidic. Per entrambi i difensori, pur divisi da 11 anni di età (22 il genoano, 22 l’interista), prima rete in Serie A. La partita ha registrato l’esordio al Meazza di Lukas Podolski ma non quello in maglia nerazzurra di Xherdan Shaqiri. Lo svizzero è rimasto in panchina anche perché nel finale Roberto Mancini ha dovuto sostituire Gary Medel con René Krhin, per un problema fisico occorso al cileno. Tutte le sostituzioni sono state effettuate nel secondo tempo. L’arbitro Carmine Russo ha estratto tre ammonizioni.
Torino-Milan 1-1 nel secondo anticipo della 18^ giornata di Serie A 2014-2015; partita ricca di spunti ed episodi, con appena due gol ma tante occasioni da rete principalmente (anzi, quasi esclusivamente) create dal Torino. Il Milan parte benissimo con la rete su rigore di Jeremy Menez, ma negli ultimi dieci minuti il Torino capitalizza gli sforzi effettuati con la rete del pareggio di Kamil Glik. L’arbitro Rocchi ha avuto tanto lavoro; ammoniti quattro giocatori e cioè Glik per i granata e Niang, Bonaventura e Muntari per il Milan. Nel finale di primo tempo espulso invece Mattia De Sciglio che ha subito due ammonizioni nel giro di poco tempo, il secondo giallo ineccepibile per una trattenuta su Darmian che gli aveva preso il tempo e volava verso la porta di Diego Lopez. Gli allenatori hanno effettuato entrambe le sostituzioni: nel Torino dentro El Kaddouri per Vives, Benassi per Farnerud e il giovane Lescano per Darmian. Il Milan ha invece cambiato Niang con Abate sistemando così la difesa dopo il rosso, Muntari con Poli e infine Menez con Alex. Per quanto riguarda i gol: nono in campionato per Jeremy Menez, quinto per Kamil Glik con assist di Bruno Peres direttamente da calcio d’angolo.
Nel primo anticipo della 18^ giornata del campionato di Serie A, Sassuolo-Udinese 1-1. I neroverdi erano passati in vantaggio al 15′ minuto del primo tempo grazie al gol di Simone Zaza su assist di Sime Vrsaljko, ma erano stati raggiunti pochi minuti dopo, al 26′, con un gol di Cyril Thereau su assist di Allan. Da segnalare naturalmente anche le ammonizioni: Berardi, Vrsaljko e Cannavaro nel Sassuolo, Widmer e Thereau nell’Udinese. Curiosamente, sono arrivate tutte nel secondo tempo dopo una prima frazione di gioco chiusa senza nemmeno un cartellino giallo ma che in compenso ci aveva regalato i due gol. Quanto alle sostituzioni, due per parte, l’Udinese ne ha effettuata una già nel primo tempo per infortunio: fuori Geijo, dentro Bruno Fernandes, mentre dopo l’intervallo Heurtaux ha preso il posto di Gabriel Silva. Arrivano più tardi le mosse di Eusebio Di Francesco, che inserisce prima Sansone per Floro Flores, poi Floccari per Brighi. Dentro tutti gli attaccanti ma il risultato non è cambiato.
Marcatori: 3′ rig. Menez (M), 81′ Glik (T)
Padelli; Maksimovic, Glik, E. Moretti; Bruno Peres, Vives (56′ El Kaddouri), Gazzi, Farnerud (68′ Benassi), Darmian (80′ Lescano); J. Martinez, Quagliarella. All. Ventura
Diego Lopez; De Sciglio, Mexes, Rami, Armero; Montolivo, N. De Jong, Muntari (55′ Poli); Niang (49′ pt Abate), Menez (dal 78′ Alex), Bonaventura. All. Inzaghi
Arbitro: Gianluca Rocchi
Ammoniti: Glik (T), Muntari (M), Niang (M), Bonaventura (M)
Espulso: De Sciglio (M) per doppia ammonizione
Zaza (S) al 15′ p.t., Thereau (U) al 26′ p.t.
Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Longhi; Brighi (dal 38′ s.t. Floccari), Magnanelli, Missiroli; Berardi, Zaza, Floro Flores (dal 24′ s.t. Sansone). A disp: Pomini, Polito; Antei, Bianco, Ariaudo, Terranova, Gazzola, Biondini, Chibsah, Pavolettii. All. Eusebio Di Francesco.
Karnezis; Danilo, Domizzi, Piris; Widmer, Allan, Guilherme, Kone, Gabriel Silva (dal 1′ s.t. Heurtaux); Thereau, Geijo (dal 21′ p.t. Fernandes). A disp: Scuffet, Meret; Bubnjic, Jankto, Jaadi, Hallberg. All. Andrea Stramaccioni.
Arbitro: Massa.
Ammoniti: Berardi (S), Widmer (U), Vrsaljko (S), Cannavaro (S), Thereau (U).
Il tabellino
Marcatori: 12’Palacio (I), 39’Icardi (I), 85’Izzo (G), 88’Vidic (I)
Assist: Hernanes (I)
Inter (4-2-3-1): Handanovic; Campagnaro, Andreolli, Vidic, D’Ambrosio; Medel (87’Krhin), Guarin; Palacio (65’Kuzmanovic), Podolski, Hernanes (74’Obi); Icardi (Carrizo, Berni, Donkor, Mbaye, Dodò, M’Vila, Shaqiri, Puscas). All.Mancini.
Genoa (3-4-3): Perin; Izzo, Burdisso, De Maio; Edenilson, Rincon (80’Fetfatzidis), Bertolacci (83’Tino Costa), Antonelli; Iago Falqué, Matri (52’Kucka), Lestienne (Lamanna, Prisco, Antonini, Rosi, Mandragora, Sturaro). All.Gasperini.
Arbitro: Carmine Russo (sezione di Nola)
Ammoniti: 71’De Maio (G), 82’Bertolacci (G), 85’Campagnaro (I)
Il tabellino
Marcatori: 24’Mauri (L), 29’F.Anderson (L), 47′ e 63’Totti (R)
Assist: F.Anderson (L), Strootman (R), Holebas (R)
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Astori, Holebas; Pjanic, De Rossi, Nainggolan (46’Strootman); Florenzi (46’Ljajic), Totti, Iturbe (80’Destro) (Skorupski, Lobont, Somma, Yanga Mbiwa, Cole, Torosidis, Emanuelson, Paredes, Borriello, Verde). All.Garcia.
Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Basta, De Vrij (75’Cavanda), Cana, Radu; Parolo, Biglia; Candreva, Mauri, Felipe Anderson (64’Onazi); Djordjevic (64’Klose) (Berisha, Strakosha, Pereirinha, Konko, Novaretti, Ledesma, Cataldi, Keita). All.Pioli.
Arbitro: Daniele Orsato (sezione di Schio)
Ammoniti: 15’F.Anderson (L), 30’Cana (L), 32’Iturbe (R), 32’Mauri (L), 39’Nainggolan (R), 51’Marchetti (L), 58’Pjanic (R), 72’De Rossi (R)
Il tabellino
Marcatori: 20’Pasqual (F), 51’Basanta (F), 59′ e 61’Quaison (P), 64’Cuadrado (F), 74’Joaquin (F), 81’rig.Belotti (P)
Assist: M.Fernandez (F), Belotti (P), Pasqual (F)
Fiorentina (3-5-1-1): Tatarusanu; Tomovic, Basanta, M.Alonso (75’Richards); Joaquin, M.Fernandez (87’Vargas), Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Cuadrado (82’Kurtic); M.Gomez (Lezzerini, Bardini, Hegazy, Badelj, Brillante, Marin, Ilicic, El Hamdaoui). All.Montella.
Palermo (3-5-2): Sorrentino; Munoz, G.Gonzalez, Feddal; Morganella, L.Rigoni (81’Bolzoni), Maresca (52’Quaison), E.Barreto, Lazaar (63’Emerson); Vazquez, Belotti (Ujkani, Andelkovic, Vitiello, Terzi, E.Pisano, Della Rocca, Chochev, Joao Silva, Dybala). All.Iachini.
Arbitro: Paolo Mazzoleni (sezione di Bergamo)
Ammoniti: 40’L.Rigoni (P), 42’Tomovic (F), 64’Borja Valero (F), 66’Morganella (P), 75’Joaquin (F), 81’Basanta (F)
Il tabellino
Marcatori: 72’Zappacosta (A), 90’Lazarevic (C)
Atalanta (4-4-2): Sportiello, Bellini, Stendardo, Biava, Dramè (85’Del Grosso), Zappacosta, Baselli (65’Cigarini), Carmona, Moralez, Pinilla (64’Bianchi), Denis (Avramov, Frezzolini, Scaloni, Migliaccio, Molina, M.D’Alessandro, A.Gomez, Spinazzola, Boakye). All.Colantuono.
Chievo (4-4-2): Bizzarri, Frey, Dainelli (75’Pellissier), Cesar, Zukanovic, Schelotto (46’Gamberini), Izco, Cofie, Birsa (77’Lazarevic), Paloschi, Meggiorini (Bardi, Seculin, Sardo, Mangani, Bellomo). All.Maran.
Arbitro: Paolo Valeri (sezione di Roma)
Ammoniti: 25’Zappacosta (A), 81’Dramé (A), 84’Biava (A), 86’Bellini (A)
Espulso: 89’Bellini (A) per somma d’ammonizioni
Il tabellino
Marcatori: 11’Joao Pedro (Ca), 27’Donsah (Ca), 89’Brienza (Ce)
Assist: Joao Pedro (Ca), Carbonero (Ce)
Cagliari (4-3-3): Brkic; Balzano (59’F.Pisano), Rossettini, M.Capuano, Avealar; Donsah, Crisetig, Dessena; Joao Pedro (67’Caio Rangel), Longo, Ekdal (Colombi, Carboni, Benedetti, Ceppitelli, Murru, Barella, Capello, Sau). All.Zola.
Cesena (3-5-1-1): Leali; Volta, Capelli, Magnusson; Giorgi (80’Carbonero), Valzania (73’Pulzetti), Cascione, Defrel, Mazzotta; Brienza; A.Rodriguez (62’Djuric) (Agliardi, Bressan, Krajnc, Perico, Nica, De Feudis, Xazzola, Zé Eduardo, Succi). All.Di Carlo.
Arbitro: Nicola Rizzoli (sezione di Bologna)
Ammoniti: 10’Giorgi (Ce), 19’Valzania (Ce), 21’Rossettini (Ca), 29’Volta (Ce)
Il tabellino
Marcatore: 49’Eder
Assist: Bergessio
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; De Silvestri, Gastaldello, Silvestre, Regini; Obiang, Palombo, Duncan (78’L.Rizzo); Soriano; Eder (87’Krsticic), Bergessio (64’Okaka) (Romero, Da Costa, Fornasier, A.Romagnoli, Cacciatore, L.Lulic, Ivan, D.Djordjevic, Wszolek). All.Mihajlovic.
Empoli (4-3-1-2): Sepe; Hysaj, Barba, Rugani, Mario Rui; Vecino (79’Tavano), Valdifiori, Croce; Verdi (42’Zielinski); Pucciarelli, Maccarone (57’Mchedlidze) (Bassi, Pugliesi, Perticone, Bianchetti, Laurini, Signorelli, Laxalt, Aguirre). All.Sarri.
Arbitro: Dino Tommasi (sezione di Bassano del Grappa)
Ammoniti: 24’Mario Rui (E), 36’Hysaj (E), 59’Palombo (S)
Il tabellino
Marcatori: 39’Sala (H), 63’Lodi (P), 72’Toni (H), 91’Valoti (H)
Assist: Brivio (H)
Hellas Verona (3-5-2): Benussi; Marques, Marquez, Gu.Rodriguez; Martic (83’Sorensen), Sala (67’Valoti), Tachtsidis, Greco, Brivio; Toni, Saviola (74’Nico Lopez) (Rafael, Gollini, Boni, Agostini, Luna, Fores, Checchin, Cappelluzzo, Nené). All.Mandorlini.
Parma (3-5-2): Mirante; Costa, Paletta, Lucarelli; Cassani (57’Rispoli), J.Mauri, Lodi, Gobbi, De Ceglie (75’Bidaoui); Palladino (81’Pozzi), Cassano (Iacobucci, Coric, Felipe, Santacroce, Mendes, Galloppa, Mariga, Lucas Souza). All.Donadoni.
Arbitro: Claudio Gavillucci (sezione di Latina)
Ammoniti: 75’Valoti (H)
Il tabellino
Marcatori: 29’Pogba (J), 64’Britos (N), 69’Caceres (J), 94’Vidal (J)
Assist: Mertens (N), Pirlo (J), Morata (J)
Napoli (4-2-3-1): Rafael C.; Maggio, Albiol, Koulibaly, Britos; David Lopez, Gargano (83’D.Zapata); Callejon (73’Gabbiadini), Hamsik (60’Mertens), De Guzman; Higuain (Andujar, Colombo, Henrique, Mesto, Strinic, Radosevic, Inler, Jorginho). All.Benitez.
Juventus (4-3-1-2): Buffon; Caceres (80’Ogbonna), Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, pirlo, Pogba (70’Lichtsteiner); Vidal; Tebez, Llorente (74’Morata) (Storari, Rubinho, Vitale, Mattiello, Pereyra, Pepe, Giovinco, Coman). All.Allegri.
Arbitro: Paolo Tagliavento (sezione di Terni)
Ammoniti: 39’Tevez (J), 61’Caceres (J), 68’Britos (N), 85’De Guzman (N), 91’Albiol (N), 92’D.Zapata (N)