Anticipo di mezzogiorno della quarta giornata della serie A Tim 2013-2014: la partita tra Sassuolo e Inter, che si è giocata al Mapei Stadium, si è conclusa con il risultato tennistico di 0-7 a favore dei nerazzurri è chiaro che lo spettacolo sia stato, per intensità, a lunghi tratti pari a quello di un allenamento. Tuttavia vedere sette gol d’un fiato è sempre piacevole, oltre a svariate belle giocate. Tutte, chiaramente, a tinte nerazzurre, visto che il Sassuolo si è limitato a presentarsi al fischio d’inizio. in partita fino al minuto di silenzio iniziale, cioè mai. Fase difensiva imbarazzante, centrocampo senza filtro e attacco ami pericoloso. Archiviare, e in fretta: serve una svolta.
Avversario demolito, in parte per la sua poca consistenza, in parte per i meriti nerazzurri. Giocatori tosti e concentrati fin dall’inizio, gioco dominato con tagli verticali alternati a ordinato possesso per tutto il campo, in una gara che, altrimenti, sarebbe potuta rivelarsi insidiosa. partita estremamente facile, si limita ad accompagnarla.
Il tabellino SASSUOLO-INTER 0-7 Marcatori: 6’pt Palacio, 22’Taider, 32’pt aut.Pucino, 8’st R.Alvarez, 18’st Milito, 30’st Cambiasso, 38’st Milito
Sassuolo (4-3-3): Pomini; Gazzola (12’pt Pucino), Rossini (11’st Bianco), Acerbi, Ziegler; Kurtic, Magnanelli, Chibsah (37’pt Zaza); Schelotto, Floro Flores, Missiroli (Pegolo, Rosati, Antei, Marzorati, Longhi, Laribi, Masucci, Farias, Alexe). All.Di Francesco.
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan (22’st Wallace), Guarin, Cambiasso, Taider (11’st Kovacic), Nagatomo; Alvarez; Palacio (9’st Milito) (Castellazzi, Andreolli, Rolando, Samuel, A.Pereira, Olsen, Kuzmanovic, Belfodil, Icardi). All.Mazzarri.
Arbitro: Russo (sez.Nola) Ammoniti: Magnanelli (S), Taider (I), Bianco (S) per gioco scorretto, Missiroli (S) per comportamento non regolamentare (Matteo Lambicchi)
Al 38′ minuto del secondo tempo Sassuolo 0 Inter 7. A segno ancora Milito, che non poteva sperare in un rientro migliore. Altro tocco a porta vuota del centravanti argentino, questa volta su assist di Guarin dal lato destro.
Al 30′ minuto del secondo tempo Sassuolo 0 Inter 6. I nerazzurri dilagano e vanno ancora a segno con Estaban Cambiasso, al primo gol in questo campionato e al trentottesimo in serie A. Gran gol del centrocampista argentino che realizza con un gran sinistro di prima, che da fuori area si insacca a giro poco sotto l’incrocio dei pali.
E torna anche al gol Diego Milito! Al 19′ minuto del secondo tempo Sassuolo 0 Inter 5. Grande assist di Alvarez che elude due volte la marcatura in area e crossa rasoterra per il Principe, che da due passi mette dentro di destro.
Altre buone notizie per l’Inter. All’8′ minuto del secondo tempo Sassuolo 0 Inter 4. Il quarto gol dei nerazzurri è segnato da Ricardo Alvarez, con un facile tocco a porta vuota dopo che Pomini aveva respinto il diagonale di Palacio (servito proprio da Alvarez). Subito dopo il gol si rivede in campo Diego Milito, che entra al posto di Palacio e sfiora subito il gol con un destro in diagonale. Mazzarri inserisce anche Kovacic al posto di Taider.
Al 33′ minuto Sassuolo 0 Inter 3. Autogol del terzino destro Pucino che anticipa Taider di testa, sul lancio in area di Guarin, ma scavalca per sbaglio il proprio portiere che nulla può. Episodio sfortunato per Pucino che è entrato al 12′ al posto dell’infortunato Gazzola.
L’Inter è passata in vantaggio al 7′ minuto con il terzo gol in campionato di Rodrigo Palacio, che segna di destro su assist di Nagatomo (cross da sinistra); al 23′ il raddoppio della formazione nerazzurra (in completo bianco da trasferta): è il primo gol di Saphir Taider che realizza ribadendo a rete la respinta di Pomini sul tiro di Palacio
Le formazioni ufficiali di Sassuolo-Inter. Di Francesco sceglie un tridente meno puro avanzando un centrocampista offensivo come Missiroli, ed inserendo a centrocampo il giovane ghanese Chibsah, scuola Juventus. Punta centrale sarà Floro Flores e non Zaza. Nel 4-3-3 di partenza trova posto anche Jonathan Rossini al posto dell’annunciato Antei, come partner difensivo di Acerbi. Nell’Inter invece tutto confermato: Mazzarri ridà fiducia all’undici che ha iniziato l’ultima partita contro la Juventus. FORMAZIONI UFFICIALIIn panchina: 79 Pegolo, 22 Rosati, 20 Bianco, 5 Antei, 24 Marzorati, 2 Pucino, 3 Longhi, 21 Laribi, 14 Masucci, 70 Farias, 10 Zaza, 11 Alexe Allenatore: Eusebio Di Francescon panchina: 12 Castellazzi, 45 Maniero, 6 Andreolli, 25 Samuel, 18 Wallace, 18 A.Pereira, 90 Olsen, 17 Kuzmanovic, 10 Kovacic, 7 Belfodil, 22 Milito Allenatore: Walter Mazzarri Arbitro: Russo
Il Sassuolo schiererà il tridente d’attacco ma è presumibile che le punte laterali, ovvero Schelotto a destra e Missiroli a sinistra, arretreranno per aiutare il centrocampo, o scambiarsi con gli interni Kurtic e Chibsah che potranno così inserirsi in zona gol, a sostegno di Floro Flores. Dall’altra parte sarà importante il lavoro dei centrocampisti a sostegno dell’azione d’attacco, per non lasciare Alvarez e Palacio in balia della difesa a quattro del Sassuolo. Esterni (Jonathan-Nagatomo) ed interni (Guarin-Taider, soprattutto il primo) dovranno alternarsi in fase di spinta; i rispettivi perni centrali (Mangnanelli per il Sassuolo, Cambiasso per l’Inter) dovranno essere braci a coordinare i movimenti attorno a loro, e tenere unita la squadra a prescindere dalla fase di gioco.
Le quote Snai ufficiali per Sassuolo-Inter ci raccontano di una partita sulla carta a senso unico. lo dice già la classifica, e qui abbiamo una conferma: la vittoria dei padroni di casa paga 5 volte la giocata, mentre quella degli ospiti appena 1,70. Redditizio a suo modo anche il pareggio: 3,50. Si scommette più sui gol: 1,80 per l’Over, 1,90 per l’Under. Per quanto riguarda il risultato parziale e finale, che l’Inter sia in vantaggio già nel corso del primo tempo è una possibilità concreta: 2,55 la quota, mentre il ribaltone effettuato nella ripresa paga ben 22 volte la somma giocata. Difficile anche che il Sassuolo comandi al 45′ per portare a casa i tre punti (sarebbero i primi nella storia in Serie A): qui siamo a 9,50 ed è una quota che tutto sommato può attirare qualcuno. La somma gol finale prevede che ci siano tante marcature, comunque che non finisca 0-0 (quota 11): il risultato più probabile è comunque il pareggio 1-1 (6,50) ma incrociando le commesse si può notare come possa venir fuori un 1-3 che permetterebbe di vincere 13 euro giocandone 1. Insomma, ci sono molte possibilità di realizzare una buona vincita, bisogna solo provarci.
Alle 12:30 di oggi si gioca allo stadio Mapei di Reggio Emilia Sassuolo-Inter, anticipo della domenica valido per la quarta giornata di campionato. Per i neroverdi si tratta di mettere le mani sui primi punti della stagione: tre le sconfitte rimediate fin qui dalla neopromossa. Walter Mazzarri può invece trovarsi in testa da solo, anche se eventualmente lo sarà solo per poche ore; ma intanto otterrebbe la terza vittoria in quattro partite, e confermerebbe un ottimo inizio di campionato, quello che forse non molti si aspettavano. Arbitra il signor Russo; naturalmente non ci sono precedenti tra le due squadre nella massima serie nè negli altri campionati, si affrontano infatti una società che per la prima volta assoluta si è affacciata in serie A e quella che non ha mai vissuto alcuna retrocessione. Per questa partita il settore ospiti dello stadio è stato ampliato a 4.000 posti: c’è grande entusiasmo tra la gente, che ha sognato questo momento per tanto tempo, quello in cui il Sassuolo avrebbe affrontato le big del nostro calcio. Naturalmente Eusebio Di Francesco e i suoi sapevano che il compito sarebbe stato improbo, e si stanno scontrando con tutte le difficoltà del caso; ma siamo solo alla quarta giornata, e la storia insegna che si possono ribaltare pronostici e previsioni. Negli ultimi anni almeno un paio di squadre neopromosse erano date per spacciate prima che iniziasse la stagione e si sono salvate; pensiamo al Bari del 2009/2010, capace addirittura di spingersi a metà classifica, e al Cesena dell’anno seguente. Diverso il discorso per l’Inter, che non punta dichiaratamente allo scudetto ma sa bene che la prima parte del campionato sarà decisiva per verificare se davvero i nerazzurri possano iscriversi al gran ballo; ad ogni modo la squadra con la nuova direzione tecnica è decisamente migliorata sotto molti aspetti, primo tra tutto quello dei gol subiti. La strada è lunga e tortuosa, ma già essere primi in classifica per qualche ora sarebbe comunque un bel traguardo per aumentare autostima e potenzialità della rosa. Il passaggio di proprietà tra Massimo Moratti ed Erick Thohir è al momento accessorio; al tecnico livornese importa quello che succede sul campo, le vicende societarie si analizzeranno nella loro complessità più avanti.
Il Sassuolo ha ricevuto in settimana la notizia del grave infortunio di capitan Terranova, che dovrà stare lontano dai campi di gioco per sei mesi e, dunque, ha praticamente terminato la stagione. Una brutta tegola: oggi in campo ci sarà Luca Antei, difensore di scuola Roma, e allora bisognerà capire se il classe ’92 troverà subito gli automatismi con Acerbi. I neroverdi fin qui hanno subito tanto: otto reti, divise in tre partite. All’esordio assoluto in serie A c’è stato lo 0-2 contro il Torino, poi la pesante sconfitta (1-4) casalinga contro il Livorno e infine un altro 0-2, contro il Verona. La squadra naturalmente si deve abituare alla categoria, soprattutto perchè la dirigenza ha mantenuto netta l’impronta della squadra che ha conquistato la promozione, e i giocatori aggiunti non hanno tutta questa esperienza in Serie A. Jasmin Kurtic per esempio ha giocato una sola stagione (a intermittenza, con il Palermo), Simone Zaza aveva una manciata di apparizioni e lo stesso Acerbi alle spalle ha solo un anno con il Chievo, la prima parte del quale passato in panchina: con il Milan è stato di fatto uno spettatore. Una squadra giovane, che vuole crescere con la sua filosofia e quella di Eusebio Di Francesco, che per ora non rinuncia al 4-3-3. Intrigante come detto anche l’Inter, che in estate ha cambiato: da Stramaccioni a Mazzarri. I risultati si sono visti: 2-0 al Genoa e 3-0 a Catania tanto per cominciare, ma è stato il pareggio interno contro la Juventus a dare la dimensione della competitività. L’Inter c’è, gioca in maniera solida come lo faceva il Napoli del tecnico livornese, aspetta l’avversario senza creare gioco e quando riparte fa paura. Così facendo rischierà di soffrire tanto contro le piccole, ma si vedrà. Intanto, Mazzarri ha già portato la sua filosofia: fasce rivitalizzate (soprattutto Jonathan), la mezzapunta che fa movimento dietro l’attaccante (qui è Alvarez, in attesa del rientro di Milito o comunque dell’esplosione di Icardi) e soprattutto un centrocampo folto di mediani fisici, perchè il regista serve meno. Ecco dunque che Mateo Kovacic ha perso il posto a vantaggio di Taider, che garantisce più filtro e recupero della palla. Fulvio Pea (clicca qui per l’intervista esclusiva) ha allenato in entrambe le realtà (con l’Inter è stato la guida della Primavera): non si è voluto sbilanciare sul risultato finale, dicendo che il Sassuolo se la può giocare. Anche con tutte le cautele del caso, i nerazzurri partono nettamente favoriti, e non dovrebbero lasciarsi sfuggire i tre punti. Vedremo presto se sarà davvero così: Sassuolo-Inter sta per cominciare…
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Sassuolo
Pomini, 5: con una difesa così non è facile, tuttavia appare poco deciso e impacciato.
Gazzola, 5: esce infortunato dopo dieci minuti, sufficienti a perdersi Nagatomo in occasione del vantaggio nerazzurro.
Rossini, 4: in costante affanno, non capisce nulla dei tagli di Palacio.
Acerbi, 4: dovrebbe essere il leader, finisce anche lui nella spirale dell’orrore difensivo neroverde.
Ziegler, 4.5: ci si aspetta spinta e qualità, non si vede nè l’una nè l’altra. Burro sciolto davanti ad Alvarez.
Kurtic, 5: in avvio prova a prendersi qualche responsabilità, ma è lasciato inesorabilmente solo.
Magnanelli, 5: capitano di nome, visto che di fatto non si vede in campo.
Missiroli, 5: la sua qualità lo porta a cercare soluzioni inadatte alla situazione. Spreca palloni.
Schelotto, 6: l’unica sufficienza è proprio la sua, lui che da ex vuole dimostrare di valere. Effettivamente mette tenacia e grinta fino alla fine, ma non basta assolutamente.
Chibsah, 4.5: sovrastato dal centrocampo nerazzurro, emerge tutta la sua inesperienza.
Floro Flores, 4.5: inesistente e fumoso, alza bandiera bianca per infortunio.
Pucino, 4.5: entra e fa peggio del compagno. Autogol e costante affanno.
Zaza, 5.5: è l’unico che prova ad andare al tiro, ma entra troppo tardi e non riesce ad incidere.
Bianco, s.v.
All. Di Francesco, 4: squadra inadatta e remissiva fin dall’inizio. Bisogna lavorare più sulla testa che sul gioco, altrimenti la B è già pronta per riaccogliere il Sassuolo.
(Matteo Lambicchi)
Inter
Handanovic, 6: sicuro in tutti i pochissimi interventi che fa.
Campagnaro, 6.5: come sempre concentrato e affamato in ogni contrasto.
Ranocchia, 6: assolutamente nulla da fare, partita serena.
Juan Jesus, 6.5: buoni recuperi ma soprattutto avvia due azioni che finiscono in gol.
Jonathan, 6: dei due esterni è quello che spinge meno. Si limita a supportare le azioni.
Guarin, 6.5: fisico di un altro livello per gli avversari costantemente lasciati sul posto dai suoi cambi di passo.
Cambiasso, 7: è tornato sui livelli che gli spettano. Regia e ordine, a cui aggiunge una gemma all’incrocio.
Taider, 7: un gol e mezzo che dimostrano la sua voglia di fare bene. Interpreta alla perfezione ciò che gli chiede Mazzarri, dando polmoni e qualità alla mediana nerazzurra.
Nagatomo, 6.5: avvia le danze con un ottimo assist dopo un gran movimento. Sempre più decisivo.
Alvarez, 7.5: giocatore in crescita, che davanti a questi avversari diventa un fuoriclasse. Cambi di passo, finte, assist e gol: super protagonista.
Palacio, 6.5: sblocca la gara col gol e mette costantemente in apprensione la difesa avversaria.
Kovacic, 6: entra a partita chiusa, mette ordine al centrocampo.
Wallace, 6.5: buone accelerazioni e un paio di filtranti niente male.
Milito, 7.5: voto romantico al Principe tornato dopo sette mesi e protagonista con una doppietta. Potrà essere fondamentale, facendo fare all’Inter il definitivo salto di qualità.
All. Mazzarri, 7: partita sulla carta insidiosa, lui è maestro nel tenere i suoi sulla corda e spronarli a chiuderla appena possibile. La squadra riflette sempre più il suo carattere e la sua impostazione, ma c’è ancora tanto lavoro da fare.
(Matteo Lambicchi)