10 Inter. Lo scudetto più sofferto e quindi anche il più bello. Campionato in bilico fino all’ultima giornata con il sorpasso della Roma a poche partite dalla fine che sembrava segnare la fine dello strapotere neroazzurro. Invece, complice una Sampdoria in formato Champions, la squadra del biscione ha saputo aspettare ed attaccare al momento giusto. L’impronta dell’allenatore “speciale” su questa squadra è palese ed è la bella notizia per i tifosi interisti che sabato si giocheranno la finale di champions.
9 Roma. Che come organico fosse la seconda squadra italiana lo si sapeva guardando la rosa, ma che fosse in grado dopo un inizio molto difficoltoso di rincorrere, raggiungere e sorpassare l’Inter, onestamente pochi ci potevano credere. Invece Ranieri ci ha creduto e ha fatto vivere ai suoi giocatori una grande stagione. Una piccola rivincita sul rivale Mourinho non completata per la debacl contro i blucerchiati. Mentre si cercava di capire fra Juve e Milan chi fosse l’anti inter, la Roma si è presa la scena dell’antagonista diventando protagonista.
8 Sampdoria e Palermo. Sono state l’altro polo attrattivo del finale del campionato. I complimenti vanno ad entrambe per la bella stagione. In particolare grandi meriti alla Samp, con un grande Cassano e un prolifico Pazzini, questa coppia del gol sta facendo sognare la Genova blucerchiata. E’ arrivata l’Europa importante al termine di una stagione alternante che ha visto dapprima una Samp ai vertici, poi l’ha vista perdere terreno e poi risorgere. Il finale di stagione è stata una gara entusiasmante con il Palermo. I rosanero non hanno nulla di cui rimproverarsi, e Zamparini può solo essere felice. E’ arrivata l’Europa, quella meno importante per le big, ma un grande traguardo per la squadra siciliana. Non si possono non menzionare gli artefici di questo duello calcistico: Pazzini, Cassano e Miccoli. Gli ultimi due fuori dal giro nazionale per il Sud Africa
7 Milan e Napoli. Tutti, a inizio campionato, non avrebbero scommesso due centesimi su Leonardo e i suoi ragazzi. Invece il campionato rossonero è stato dignitoso ed è giusto che i tifosi abbiano applaudito i giocatori e bocciato la dirigenza. I soldi non ci sono, i giocatori invecchiano e non vengono sostituti, ma la mentalità è sempre la stessa. Ad un certo punto il Milan sembrava potesse ambire allo scudetto ed ha buttato via il possibile aggancio. Il Napoli invece è riuscito a centrare il suo obiettivo: l’Europa League, anche se si possono discutere alcune scelte del mercato scorso. Artefice del successo partenopeo è l’allenatore Mazzarri: grande personalità con un occhio alla sostanza. Ora viene il difficile: rimanere tra le grandi. E il popolo del San Paolo torna a sognare.
6 I Tifosi. Ad occhio gli stadi sembrano più pieni ed è sempre uno spettacolo unico uno stadio in festa. Anche gli ultrà si sono comportati meglio, ma non basta. La sufficienza è di incoraggiamento, ma siamo solo all’inizio di un percorso che dovrà cambiare la faccia al tifo organizzato. Le istituzioni non si siedano, anche quest’anno abbiamo assistito a scene che non si dovrebbero vedere in manifestazioni sportive.
5 Moviola e programmi TV. Non e’ una facile polemica. Chi ha vissuto anche per poco il calcio europeo all’estero non può non aver apprezzato i programmi di approfondimento che vanno in onda in quei paesi. Programmi che analizzano tatticamente e tecnicamente le azioni più salienti della partita, senza bagarre che ormai stanno annoiando anche il popolo italiano.
4 Juventus. E’ stato un lento tracollo la stagione della vecchia signora. I cambi allenatore hanno dimostrato che la carenza era nella struttura. I tifosi giustamente delusi sono stati illusi troppo a inizio stagione. Un ridimensionamento di obiettivi è la strada migliore. La grande Juve tornerà, ma non in tempi brevi.
(Daniele Chiesa)