Un altro Bossi che fa parlare di sé, ma questa volta la politica e gli scandali non c’entrano. Si tratta di Riccardo, primogenito dell’ex segretario della Lega Nord, nato dal primo matrimonio del Senatùr con Gigliola Guidali. Riccardo è appassionato di auto e motori, ed è pilota nel campionato Superstars, in pratica quello in cui corrono ex piloti di Formula Uno su auto di grossa cilindrata V8 delle più disparata case automobilistiche. Riccardo Bossi, solamente dopo la prima gara del campionato disputata a Monza lo scorso primo aprile, è stato messo alla porta dal suo team, che non ha gradito la prestazione del pilota: al quarto giro, infatti, Bossi ha distrutto la sua Bmw contro un muro e, con la macchina già in pessime condizioni che aveva perso uno pneumatico, ha avuto l’idea di ripartire, provocando ancora più danni alla vettura. A parlare e a commentare la decisione presa è stato poi Gianni Giudici, nome importante nel mondo dell’automobilismo. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Giudici ha spiegato che tra lui e Riccardo Bossi «c’è un diverso modo di concepire l’attività sportiva», perché «per me si corre con un unico obiettivo, vincere. Lui forse la pensa diversamente». Giudici commenta poi la prestazione in pista del primogenito di Umberto Bossi: «Come ha guidato? È ripartito senza una ruota, valuti lei», cercando poi di giustificarlo in qualche modo: «Ha cominciato tardi con l’automobilismo, e a Monza non ha avuto molto tempo per le prove. Deve però farsi un sereno esame di coscienza, e capire cosa vuole davvero da questo sport». Riccardo Bossi, nonostante ancora non abbia dichiarato nulla riguardo la rottura con il team, non sembra averla presa proprio bene, ma Giudici è convinto che il ragazzo debba «lavorare sulla sua attitudine al gioco di squadra». Riccardo Bossi ha sempre amato i motori, le auto e la velocità e, nonostante avesse inizialmente ricevuto un incarico dalla Lega, dopo pochi mesi aveva deciso di mollare e tornare alla sua vera passione. Il suo nome compare però negli atti giudiziari dell’inchiesta che continua ad investire il partito, e sembra che diverse somme di denaro siano servite a pagare anche delle sue spese.