Si gioca a Tokyo: è il torneo WTA Premier 5, per intenderci la stessa categoria degli Internazionali d’Italia. Un torneo importante dunque, uno degli ultimi della stagione (ci sarà ancora Pechino, e poi naturalmente il Master di fine anno riservato alle prime otto della classifica mondiale). In Giappone sono arrivate tutte le migliori o quasi: hanno dato forfait Serena Williams – periodo di riposo in vista, appunto, del Master – e Maria Sharapova, che non ha ancora recuperato dalla borsite alla spalla che le ha impedito di prendere parte agli Us Open e, di conseguenza, pone dei grossi dubbi sul suo rientro tempestivo e su come chiuderà il 2013. Non c’è nemmeno Na Li; la numero 1 del tabellone è dunque Victoria Azarenka, che al secondo turno (al primo, come tutte le prime 8 del seeding, ha beneficiato del bye) trova subito Venus Williams, che ha fatto fuori Mona Barthel e cerca un ultimo grande risultato nella sua carriera. Senza Serena, è ben evidente che la favorita per la vittoria del torneo sia Vika; tuttavia, dovrà guardarsi da avversarie competitive. Innanzitutto Agnieszka Radwanska, che tuttavia potrebbe non essere al 100% avendo appena giocato – e vinto – il torneo di Seul. Le migliori, defezioni a parte, ci sono: le italiane impegnate sono quattro, con Sara Errani e Roberta Vinci direttamente al secondo turno e impegnate rispettivamente contro Svetlana Kuznetsova e Lucie Safarova, fresca vincitrice a Tashkent. Le altre due hanno giocato il primo turno con risultati diversi: Flavia Pennetta, reduce dagli ottavi di finale a Flushing Meadows, ha battuto in due set la veterana Daniela Hantuchova e ora se la vede con Caroline Wozniacki (battuta da Camila Giorgi agli Us Open), mentre Francesca Schiavone dopo aver vinto il primo set si è arresa alla maggior freschezza di una Aleksandra Wozniak in crescita. Errani e Vinci hanno scelto di non prendere parte al torneo di doppio: praticamente già qualificate per il Master, si prendono un periodo di riposo per arrivare in piena forma ad Istanbul, dove sperano di vincere un torneo prestigioso che sarebbe anche il primo da febbraio. Le partite del secondo turno offrono spunti molto interessanti: detto di Azarenka-Venus, c’è la sfida tra le giovani Eugenie Bouchard e Sloane Stephens, la quale con gli ottavi di finale ottenuti agli Us Open si è spinta al miglior ranking in carriera, numero 13, e comincia a intravedere la Top Ten. Ana Ivanovic affronta un’altra giovane tennista, l’ucraina Elina Svitolina (classe ’94) che è già nella Top 40; attenzione anche alla partita tra Sorana Cirstea, alla ricerca della forma migliore dopo l’infortunio che le ha impedito di dare seguito alla finale di Toronto, e Misaki Doi (22 anni), ragazza di casa che ha battuto Varvara Lepchenko. A proposito di giovani: ha ottenuto una wild card Belinda Bencic, la svizzera del ’97 che ha appena abbandonato gli juniores da numero 1 del ranking (e due Slam vinti nel 2013). Se la vede con Petra Kvitova al secondo turno: che possa arrivare il sorpresone? La sua “collega” Ana Konjuh, fresca trionfatrice agli Us Open e lei pure partente dal mondo dei giovani, ha scelto un approccio più morbido: sarà impegnata questa settimana nel torneo 250 di Siviglia, comunque dal tabellone competitivo per la categoria. In primavera, la croata aveva già vinto il suo primo torneo ITF, a Montpellier.