Allo stadio Castelao de Fortaleza la Selecao non riesce a imporsi sul Messico allenato da Herrera mostrando alcuni limiti di gioco, peraltro già intravisti con la Croazia. Il Brasile prova a gestire la partita con il possesso palla ma non riesce quasi mai a superare la difesa messicana che è poi brava a far ripartire velocemente l’azione. Neymar è l’unico uomo a rendersi veramente pericoloso ma sbatte più volte sul prodigioso Ochoa; il portiere messicano merita certamente il titolo di migliore in campo grazie anche ad una respinta miracolosa sul colpo di testa di Thiago Silva a botta sicura. Entrambe le nazionali salgono dunque a 4 punti in vetta al girone, in attesa di vedere il risultato tra Croazia e Camerun.
Allo stadio Castelao de Fortaleza va in scena la seconda giornata del girone A che vede scontrarsi la formazione di casa contro il Messico, vincente nella prima giornata contro il Camerun. Il Brasile vuole convincere i propri tifosi con una bella prestazione, dopo qualche difficoltà con la Croazia. Ma il primo tempo rimane a reti inviolate grazie anche a due interventi decisivi di Ochoa. I brasiliani fanno tanto possesso senza riuscire a far male alla difesa messicana ben organizzata.
NEYMAR 6,5: Il numero dieci prova ancora a portare da solo il Brasile alla vittoria con le sue accelerazioni. Rischia di andare in gol di testa sul cross di Dani Alves, ma Ochoa compie un vero miracolo respingendo il tiro sulla linea di porta.
RAMIRES 5: Non è in palla e si vede. Fatica a trovare la giusta posizione in mezzo al campo. Nei minuti finali si fa anche ammonire atterrando in netto ritardo Aguilar.
OCHOA 7: Con due interventi prodigiosi tiene i suoi sul risultato di parità. Ora bisogna vedere se riuscirà a mantenere la porta imbattuta anche nel secondo tempo.
PERALTA 5,5: In qualche occasione prova a dimostrare la sua abilità palla al piede, ma per il resto non entra molto nel gioco.
(Federico Montanaro)
Brasile
Il portiere ex Inter non è sicuramente quello di un tempo, ma stasera compie buone parate cercando anche di riportare all’ordine la retroguardia.
Nel primo tempo sforna buoni cross dalla destra, come per Neymar che sfiora il gol di testa. Dietro invece fatica di più nel contenere le accelerazioni di Layun.
Il Messico è spesso pericoloso ma solo su tiri da fuori, perchè Thiago e il suo compagno ergono una diga insuperabile. Sempre preciso sugli anticipi tranne negli ultimi minuti quando atterra Hernandez al limite dell’area regalando una buona opportunità agli avversari.
Assolutamente perfetto nel gioco aereo. Stasera riesce ad essere più impeccabile del compagno. E non è cosa facile.
Dopo l’autogol contro la Croazia, disputa una buona gara in copertura. Ma da lui ci si aspetta molta più corsa in fase offensiva.
Prezioso in fase di interdizione grazie alla sua grinta e corsa.
Non riesce ad orchestrare nel migliore dei modi le azioni verdeoro. Ogni tanto prova ad inserirsi tra le linee ma viene sempre fermato.
Parte da sinistra e non da destra, soffrendo la nuova posizione. Non è certamente l’Oscar dell’esordio. (39′ s.t. WILLIAN s.v.).
Totalmente fuori dagli schemi di Scolari. Si nota solo a fine primo tempo quando viene ammonito. Il ct allora decide giustamente di non farlo rientrare in campo nella ripresa. (1′ s.t. BERNARD 6: Riesce a dare più qualità in campo con qualche buon filtrante).
La Selecao ha bisogno di un vero attaccante e anche stasera non lo trova nel calciatore del Fluminense. Troppo spesso in posizione di fuorigioco, non trova mai gli spazi per poter impensierire il portiere avversario. (23′ s.t. Jo 6: Difficile fare peggio di Fred. Lui prova ad essere pericoloso con qualche buon movimento al limite del fuorigioco. Peccato per il diagonale da buona posizione mandato a lato).
Ancora una volta è lui il migliore dei suoi. È l’unico a rendersi davvero pericoloso con le sue accelerazioni brucianti. Ochoa gli nega il gol in due occasioni.
(Federico Montanaro)
Messico
Semplicemente decisivo. Compie almeno quattro parate miracolose da distanza ravvicinata che negano ai brasiliani la vittoria.
Deve coprire su Marcelo e quindi si permette poche scorribande offensive.
Ottima prestazione per il centrale messicano che copre attentamente gli spazi, fermando tante iniziative verdeoro.
Dà grande sicurezza a tutto il reparto. Specialmente con i suoi anticipi provvidenziali con cui fa ripartire l’azione palla al piede tra gli applausi dei tifosi.
Anche per lui discorso simile a Marquez. Molto solido e non disdegna uscite pallle al piede dalla difesa.
Buona la copertura su Dani Alves. Quando sale riesce a bruciare l’esterno brasiliano ma non si rende molto pericoloso.
Svaria da una parte all’altra del campo provando traversoni e andando anche al tiro. Esce esausto. (31′ s.t. FABIAN s.v).
Anche lui mostra grande coraggio provando varie conclusioni dalla distanza che si limitano a sorvolare la porta di Julio Cesar.
Uno degli uomini di maggiore esperienza internazionale tra gli ospiti, detta i tempi della manovra pur senza strafare.
Sicuramente è l’uomo con più fantasia nelle fila del Messico. Prova a rendersi pericoloso con qualche bel dribbling, ma fatica a liberarsi dal pressing dei centrali brasiliani. (39′ s.t. JIMENEZ s.v.).
Ha buone qualità tecniche che mostra in una sola occasione. Per il resto del match vede pochi palloni. (28′ s.t. HERNANDEZ 6: Entra subito in partita svariando da una parte all’altra dell’attacco. Si fa vedere con un colpo di testa, ma soprattutto guadagnando nei minuti finali una punizione dal limite aggirando Thiago Silva).
(Federico Montanaro)