E’ 2-2 dopo i 90 minuti regolamentari tra Italia e Uruguay: si va ai tempi supplementari a Salvador de Bahia. La partita non ha ancora un padrone: giusto così, perchè in campo si è vista un’Italia più arrembante nel primo tempo, poi la Celeste è venuta fuori molto bene nella ripresa e ci ha messi in difficoltà. Partita bella e combattuta, nonostante il gran caldo (in Brasile si è iniziato alle 13) e il fatto che l’obiettivo non sia quello dell’oro nella Confederations Cup ma il bronzo. Nel primo tempo come detto meglio l’Italia, che passa in vantaggio quando Diamanti calcia una punizione letta male da Muslera, il pallone termina sul palo e poi sulla schiena del portiere. Astori, per andare sul sicuro, tocca in rete. Nel secondo tempo risponde Cavani con un piattone sul secondo palo dove Buffon non può arrivare; l’Italia nell’ultimo quarto d’ora trova il gol che sembra decisivo, ancora con una splendida punizione di Diamanti che questa volta trova l’incrocio di prima intenzione. L’Uruguay però non molla: calcio di punizione dai 25 metri, va Cavani che calcia centrale ma sorprende comunque Buffon, parso poco reattivo sul pallone. Negli ultimi minuti non succede più nulla, anche se gli Azzurri si lanciano in avanti e creano un paio di situazioni pericolose con Maggio e Candreva. Poi l’arbitro fischia: Prandelli e Tabarez cercano di infondere fiducia nei loro giocatori, Buffon sceglie di battere il calcio d’inizio dell’extra time e si comincia: vedremo se si andrà ai rigori o finirà prima, e chi vincerà la medaglia di bronzo della Confederations Cup 2013.