Inizia tra poco Colombia-Costa d’Avorio, partita valida per il gruppo C di Coppa del Mondo 2014. Le probabili formazioni sono in procinto di diventare ufficiali; e allora andiamo a vedere quali possono essere i protagonisti dalle panchine, quelli che entrando a gara in corso potrebbero cambiarne l’inerzia. Scopriamo quali sono questi giocatori. Lo abbiamo conosciuto nel corso della sua stagione al Pescara: gli abruzzesi sono retrocessi e lui nella seconda parte dell’anno ha giocato poco; ma le sue qualità sono state sufficienti a spalancargli la possibilità del Porto. Classe ’93, è ancora giovanissimo e può essere protagonista in questi Mondiali: in mezzo come regista o da trequartista classico, può anche allargarsi per sfruttare il tiro a giro con il suo mancino. Giocatore da tenere d’occhio, simbolo del grande talento che la Colombia è riuscita a costruire in questi anni. Inevitabile. Scontato forse, ma quando hai in panchina uno come lui non puoi non indicarlo come mina vagante per la ripresa. Con le squadre di club ha segnato 261 gol in carriera, ha vinto tutto (campionato, Champions League, Supercoppe assortite) ma in nazionale, dove pure ha 63 gol in 102 partite, non è ancora riuscito a lasciare il segno, ovvero non ha portato in dote quella Coppa d’Africa che questa generazione d’oro avrebbe dovuto dominare. Ecco perchè è chiamato al riscatto e può ottenerlo questo pomeriggio e, in generale, in questa Coppa del Mondo: può essere l’ultima zampata di un campionissimo che però non ha intenzione di smettere (e infatti va a caccia di un contratto).
Sono quasi fatte le scelte per Pekerman e Lamouchi, ma permane ancora qualche dubbio nelle probabili formazioni di Colombia-Costa d’Avorio: la partita è importante e vale potenzialmente un posto agli ottavi di finale, e quindi non si può lasciare niente al caso. Nemmeno una singola decisione su un giocatore: ecco perchè un paio di ballottaggi persiste ancora a poche ore dal calcio d’inizio. Vediamo quali. Solo di facciata, perchè nella realtà dei fatti Pekerman ha già deciso che il suo attaccante di riferimento sarà quello che ha vinto il campionato con il River Plate. A Jackson Martinez non sono bastate le valanghe di gol segnati nelle ultime due stagioni con il Porto per guadagnarsi una maglia da titolare: in campo va Gutierrez, che peraltro ha rafforzato la sua candidatura segnando contro la Grecia. Resta il fatto che Martinez è una grande alternativa dalla panchina. Anche in questo caso possiamo parlare di ballottaggio solo sulla carta: Lamouchi ha infatti arretrato la posizione di Zokora, che nella versione precedente degli Elefanti era il regista davanti alla difesa. Dunque non c’è spazio per il veterano Kolo Toure, che però in caso giocasse prenderebbe il posto non del giocatore del Trabzonspor ma probabilmente di Serey Die, che ha impressionato con la maglia del Basilea ma dà l’impressione di poter essere sacrificabile. In più, con Zokora in mediana lo schieramento potrebbe diventare un 4-2-3-1, avanzando Yaya Toure in linea con Kalou e Gervinho e mettendo Zokora e Tiote davanti alla difesa.
All’estadio Nacional di Brasilia si gioca Colombia-Costa d’Avorio, partita valida per la seconda giornata del gruppo C della Coppa del Mondo 2014. Entrambe le squadre hanno vinto nel loro esordio: i Cafeteros contro la Grecia, gli Elefanti contro il Giappone. La differenza reti sorride per il momento alla squadra colombiana, che pertanto potrebbe anche virtualmente accontentarsi di un pareggio; pur se ovviamente non farà calcoli e cercherà di vincere anche oggi per chiudere definitivamente i conti. Osserva anche l’Italia: da questo girone uscirà la sua eventuale avversaria negli ottavi di finale. Arbitra l’inglese Howard Webb.
Il convincente esordio contro la Grecia ha confermato quelle che erano le premesse della vigilia: la Colombia, quinta nel ranking FIFA, può davvero giocare il ruolo di sorpresa in un Mondiale nel quale è già stata eliminata la Spagna e qualche big sta faticando più del dovuto. José Pekerman, che era sulla panchina dell’Argentina nel 2006, non cambia la sua squadra che agisce ancora con il 4-2-3-1: c’è Cuadrado a spaccare le difese avversarie con le sue progressioni palla al piede, c’è James Rodriguez che porta tanta qualità e può agire anche da seconda punta. In campo un’altro “italiano”, quel Victor Ibarbo che ha fatto molto bene nella sua esperienza al Cagliari. Dietro è confermata la mediana con Carlos Sanchez e Fredy Guarin, in difesa coppia centrale composta d Zapata e Yepes, sulle corsie Zuniga e Armero. E’ una delle nazionali che deve di più alla nostra Serie A: dei titolari di questa sera sei giocano in Italia e uno – Armero – lo ha fatto fino allo scorso gennaio, e tecnicamente tornerà ora alla base avendo terminato il periodo di prestito.
C’è tantissima qualità anche in panchina, e per questo la Colombia può davvero stupire: Quintero ad esempio è giovanissimo, ma ha già dimostrato quale possa essere il suo potenziale. Jackson Martinez è bomber da 59 gol nelle ultime due stagioni con la maglia del Porto, eppure qui fa da riserva a Teofilo Gutierrez che ha vinto il campionato con il River Plate. Eder Balanta, 21 anni, rappresenta il futuro della difesa; con il solo punto interrogativo legato al precedente di Jherson Vergara, arrivato in Italia con grandi premesse e non ancora sbocciato (ma ha tempo per rifarsi). Anche Adrian Ramos è una soluzione di impatto: ha terminato un ottimo campionato con l’Hertha Berlino, tanto che il Borussia Dortmund ha deciso di farne il post-Lewandowski.
Non è decisamente fortunato Pekerman: dopo aver già rinunciato a Radamel Falcao per la rottura del legamento del ginocchio, il Commissario Tecnico dei Cafeteros perde anche Carlos Bacca, in teoria la prima alternativa per l’attacco, a causa di una contrattura al quadricipite. Salterà questa partita e quella contro il Giappone, in caso di qualificazione agli ottavi di finale dovrebbe tornare a disposizione.
Sabri Lamouchi aveva parlato apertamente di ottavi di finale per la sua Costa d’Avorio: la prima partita sembra dargli ragione, la squadra ha saputo ribaltare lo svantaggio iniziale contro il Giappone per poi vincere la partita, mettendosi in ottima posizione per la qualificazione. Ancora una volta viene varato il 4-3-3: la difesa nella quale gioca come centrale rimane forse il punto debole. A centrocampo però c’è grande fisicità: Yaya Toure fa un passo indietro e si posiziona come regista, potendo diventare anche più devastante con più spazio da attaccare. Ai suoi lati Cheik Tiote, reduce da ottime stagioni con il Newcastle, e Serey Die che è esploso tardi (già 29 anni) ma ha fatto benissimo con il Basilea. Il reparto avanzato è quello con più abbondanza: Bony, 16 gol nello Swansea, viene scelto per fare la prima punta, ai suoi lati l’esplosività negli spazi aperti di Gervinho e le progressioni di Salomon Kalou che sa saltare l’uomo e concludere. Una nazionale ben messa in campo e che finalmente sembra aver preso coscienza dei propri mezzi, cosa che era un po’ mancata negli altri grandi appuntamenti.
Avere in panchina un attaccante come Didier Drogba è un lusso che poche nazionali al mondo possono concedersi. A 36 anni il Leone, svincolatosi dal Galatasaray, non può più essere l’uomo di punta della squadra ma rimane un’alternativa micidiale a disposizione di Lamouchi, perchè anche in una ventina di minuti di utilizzo può trovare la zampata giusta e far collassare su di lui le difese avversarie. Il resto a dire il vero non è troppo di livello: certo per la difesa la prima opzione si chiama Kolo Touré, uno che ha giocato anni con Arsenal, Manchester City e ora Liverpool e sa cosa significa il calcio di primo piano pur se anche per lui l’età avanza (sono 33). Attenzione anche al venticinquenne Giovanni Sio, altro elemento di spicco del Basilea.
Lamouchi deve stare attento a Bamba e Zokora che sono diffidati e rischiano di saltare la partita potenzialmente decisiva contro la Grecia, e intanto perde Didier Ya Konan che dovremmo rivedere potenzialmente agli ottavi, visto che il suo Commissario Tecnico lo ritiene importante ma non vuole affrettare i tempi e correre rischi inutili.
1 Ospina; 18 Zuniga, 2 C. Zapata, 3 Yepes, 7 Armero; 6 C. Sanchez, 13 Guarin; 11 Cuadrado, 10 James Rodriguez, 14 Ibarbo; 9 T. Gutierrez. Allenatore: Pekerman
A disposizione: 12 C. Vargas, 22 Mondragon, 4 Arias, 5 Carbonero, 16 Balanta, 23 C. Valdes, 15 Mejia, 20 Quintero, 19 A. Ramos, 21 Jackson Martinez
Squalificati: –
Indisponibili: Bacca
Diffidati: C. Sanchez
1 Barry; 17 Aurier, 22 Bamba, 5 Zokora, 3 Boka; 9 Tioté, 19 Tata Touré, 20 Serey Die; 8 Kalou, 12 Bony, 10 Gervinho. Allenatore: Lamouchi
A disposizione: 16 Gbohouo, 23 Mandè, 2 Viera, 4 Kolo Touré, 7 Akpa-Akpro, 18 Djakpa, 14 Diomande, 15 Gradel, 6 Bolly, 21 Sio, 11 Drogba
Squalificati: –
Indisponibili: Ya Konan
Diffidati: Bamba, Zokora
– I Mondiali brasiliani proseguiranno domani con la seconda giornata del Girone C. Alle ore 18.00 italiane (le 13.00 in Brasile), di scena la sfida fra la nazionale colombiana e quella ivoriana. Il big match si terrà nella capitale della terra verdeoro, Brasilia, nello stadio Estadio Nacional de Brasilia. Una gara molto interessante fra le due selezioni favorite del Girone C, entrambe vittoriose durante la gara dell’andata. L’arbitro del match sarà il noto poliziotto inglese Howard Webb.
– La nazionale colombiana allenata dal commissario tecnico Pekerman arriva sicuramente in maniera positiva all’appuntamento con la Costa d’Avorio. I Cafeteros, come da pronostici, hanno vinto all’esordio contro la nazionale greca, concludendo il match con il rotondo risultato di 3 a 0, dopo un’ottima prestazione del talento James Rodriguez ma anche del “napoletano” Pablo Armero, che ha messo la propria firma su una delle tre marcature realizzate dai sudamericani. Un successo contro la Costa D’Avorio permetterebbe ai colombiani di assicurarsi l’accesso alla fase successiva del Mondiale ma anche un eventuale pareggio potrebbe andare bene. A livello di formazioni che scenderanno in campo, Pekerman schiererà un 11 disposto con un 4-2-3-1 con il solito Ospina in porta, difesa tutta “italiana” con Zuniga e Armero sulle due corsie, rispettivamente di destra e di sinistra, e il duo Zapata-Yepes in mezzo. Sulla linea mediana la coppia Aguilar-Sanchez mentre in attacco spazio ad altre due conoscenze della Serie A come Juan Cuadrado (a destra) e Victor Ibarbo (a sinistra), con James Rodriguez nel ruolo di trequartista. Infine l’unica punta, Gutierrez. Ancora in panchina l’interista Guarin.
– Come la Colombia anche la Costa d’Avorio ha vinto la gara all’esordio in questo Mondiale. Gli africani guidati da ct Lamouchi hanno avuto la meglio sulla nazionale giapponese, nonostante il vantaggio della selezione di Zaccheroni firmato dal milanista Honda. Alla fine il giallorosso Gervinho e Wilfred Bony hanno avuto la meglio sui calciatori dagli occhi a mandorla concludendo il match con la vittoria di 2 a 1. Coach Lamouchi punta su un 4-2-3-1 per la gara contro la Colombia, con Barri in porta, retroguardia a quattro composta da Zokora e Bamba nel ruolo di centrali, e Aurier e Boka sui due esterni. Sulla linea mediana Tiotèe Die, mentre in attacco, dietro all’unica punta Didier Drogba, spazio a Kalou e Gervinho sugli esterni, con la stella Yaya Tourè nel ruolo di trequartista, una posizione più avanzata rispetto a quella occupata abitualmente all’Etihad Stadium fra le fila del Manchester City. Così come per la Colombia anche per gli ivoriani vale il discorso che una vittoria permetterebbe loro di superare la fase a gironi affrontando la sfida finale contro la Grecia con relativa tranquillità.