Polemiche e discussioni anche più di una settimana dopo. Juventus-Roma non finisce mai: ora anche Michel Platini, ex giocatore della formazione bianconera degli anni Otttanta e ora presidente della UEFA, è intervenuto a difesa della sua vecchia squadra, cercando di lenire le polemiche ma di fatto in qualche modo alimentandole, sostenendo che “era così anche ai miei tempi, la Juventus vince e per questo sta antipatica”. La storia che non cambia dunque? Ha ragione veramente Platini con il suo modo di vedere il calcio e lo sport? Per di più Le Roi ha preso a pretesto lo scontro diretto della sesta giornata di Serie A per ribadire la sua totale contrarietà all’introduzione della moviola in campo, sostenendo che una partita fermata ogni minuto per analizzare gli episodi sospetti ne risulterebbe del tutto snaturata. Per parlare di tutto questo IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva uno dei più autorevoli e famosi giornalisti italiani, Mario Sconcerti.
Juventus – Roma, non si fermano le polemiche. Platini ha detto che si accusa sempre la squadra bianconera e succedeva anche ai suoi tempi, cosa ne pensa? Diciamo pure che la Juventus deve accettare questa situazione perchè tutte le squadre che vincono tanto non sono mai molto simpatiche, e il club bianconero nella sua storia ha veramenente raccolto tanti successi,
Platini ha anche aggiunto che ai suoi tempi, quando giocava lui, le sfide tra bianconeri e giallorossi erano pulite e straordinarie tra due grandi squadre; adesso prevalgono altri temi? Beh, in tutta onestà devo dire che anche l’ultima partita tra Juventus e Roma mi è sembrata giocata molto bene, io mi sono divertito molto!
Forse però il campione francese parla così solo perchè ha vestito la maglia bianconera… potremmo dire è di parte, non crede? No, questo no. Platini non è mai stato di parte, non ha mai difeso a prescindere le squadre in cui ha giocato.
Cosa pensa invece della sua idea sulla moviola in campo? Platini continua a essere contrario… La moviola resta un’interpretazione di quello che succede in campo, e per questo va usata con intelligenza. Ora con l’avvento delle televisioni sembra che gli arbitri possano fare di meno durante un incontro di calcio, ma in fondo restano proprio loro quelli che alla fine decidono sulle varie azioni di gioco.
Anche lei è contrario alla moviola in campo? Bisogna che noi accettiamo l’eventualità che possa succedere un errore di giudizio dei direttori di gara; bisogna che emerga e venga valorizzata tutta una grande cultura sportiva. In questo senso Platini non dice cose sbagliate; non dobbiamo pensare che gli arbitri agiscano in malafede ma piuttosto accettare i loro errori.
Non si potrebbe prendere esempio da altri sport – penso alla pallavolo – e accettare anche di perdere, magari anche con un errore dell’arbitro? Bisogna dire che gli altri sport sono colti e spesso nascono da un ambito universitario; il calcio è sport nazional-popolare, ed è anche così che si spiegano certe polemiche.
A prescindere dalle polemiche, come pensa che finirà questa sfida Juventus-Roma? In generale fanno bene al calcio i dualismi così profondi? Sono belli i dualismi nel calcio e nello sport in generale, sono queste sfide che rendono ancora più belli gli avvenimenti agonistici.
Pallotta chiede di abbassare i toni e i tifosi non la prendono bene: indicativo che sia un americano a dirlo? In questo senso, davvero la moviola in campo cambierebbe le cose? Non so se la moviola cambierebbe veramente le cose. In più Pallotta, più che americano, è innanzitutto il presidente della Roma e fa i suoi interessi. Per quanto riguarda i tifosi, va accettato anche che il loro modo di pensare sia diverso, anche questo fa parte della cultura del calcio.
(Franco Vittadini)