Si gioca alla mezzanotte di oggi Giappone-Grecia, partita valida per la seconda giornata del gruppo C dei Mondiali 2014. A Natal sfida da dentro o fuori: chi perde, sostanzialmente, va a casa. Abbiamo provato a individuare due potenziali protagonisti, uno per squadra, che possa risultare decisivo per le sorti della sua nazionale e permettere così di proseguire il cammino verso gli ottavi di finale del torneo. Ecco le nostre scelte. Le ultime due stagioni con il Manchester United sono state avare di soddisfazioni. Arrivato a Old Trafford con la nomea di nuovo fenomeno del calcio giapponese, autentico trascinatore del Borussia Dortmund bi-campione di Germania, ha conosciuto tanta panchina e scarso adattamento tattico; i Mondiali sono la sua grande occasione per riguadagnare il terreno perduto. Il talento è rimasto lo stesso, la leadership in questa nazionale anche. Viene da una stagione più che positiva con la maglia del Genoa, la sua prima in Italia: ha giocato con continuità e nel finale di annata trovato anche il gol. Le sue qualità le ha mostrate tutte: grande velocità, è un funambolo che spazzola la linea laterale (destra) per poi rientrare e trovare tiro o assist. Deve diventare più cattivo sotto porta e smaliziarsi, ma ha grande talento e non è un caso che oggi il suo allenatore lo veda titolare e voglia da lui quella qualità che nella prima partita è totalmente mancata alla Grecia. A 23 anni sarà già una stella dei Mondiali?
L’arbitro Aguilar di El Salvador fischia questa sera alla mezzanotte italiana in Giappone-Grecia, partita valida per la seconda giornata del gruppo C della Coppa del Mondo 2014. Due squadre con le spalle al muro: hanno perso all’esordio e ora vanno a caccia di una vittoria per mantenere vive le speranze di qualificazione. Tecnicamente sarebbe meglio che alle 18 uscisse un pareggio tra Colombia e Costa d’Avorio, così che anche la corsa al primo posto non sarebbe compromessa; tuttavia l’incrocio agli ottavi di finale è un terno al lotto, a meno che non si qualifichi la Costa d’Avorio che comunque rappresenterebbe un osso duro avendo eventualmente fatto fuori due tra Uruguay, Italia e Inghilterra. Quindi gli Azzurri osservano con interesse questa sfida perchè sanno che potenzialmente possono incontrare una delle due nazionali, e ovviamente anche per la presenza di Alberto Zaccheroni sulla panchina dei Blu Samurai.
Zaccheroni, per l’appunto, sta subendo critiche in patria: qualche giocatore ha accusato il Commissario Tecnico di comunicare semplicemente a gesti, mentre una leggenda del Sol Levante come Hidetoshi Nakata (visto a lungo anche in Serie A) ha detto che non è chiaro quale sia il gioco del Giappone. A dire il vero c’è qualche calciatore che lo difende, su tutti Yuto Nagatomo che ha confessato come i due si parlino in italiano. Sia come sia, in caso di sconfitta i processi sarebbero del tutto aperti perchè questo girone era considerato insidioso sì ma anche abbordabile. La formazione è il solito 4-2-3-1, con qualche variazione sul tema: in attacco per esempio giocherà Yuya Osako, punta del Monaco 1860. Alle sue spalle è confermato il terzetto degli intoccabili: Okazaki parte largo ma con facoltà di accentrarsi e dare vita a un reparto a due punte, Honda è il trequartista che agisce da posizione centrale, dove si trova meglio rispetto a come è abituato con il Milan (dove non ha inciso), a sinistra invece c’è Shinji Kagawa che è ansioso di riscatto dopo il periodo poco fortunato al Manchester United. In mediana si prepara un altro cambio: potrebbe essere il turno di Hotaru Yamaguchi, che nel caso prenderebbe posto al fianco di Makoto Hasebe dfel Norimberga. Tuttavia sembra difficile vedere in panchina Endo, che è il cervello della squadra e anche uno dei difensori di Zac. In porta ci si affida come sempre all’estroso Eiji Kawashima, portiere di esperienza.
Qualora Endo andasse veramente in panchina ci sarebbe comunque una soluzione di qualità in più da sfruttare nel corso della partita; il nome che brilla su tutti gli altri è quello di Yoichiro Kakitani, attaccante di 24 anni sul quale Zaccheroni ha scommesso. Gioca nel Cerezo Osaka ed è andato in gol nelle amichevoli premondiali, inizialmente si era anche pensato che il posto di prima punta fosse suo. Può cambiare la gara in corso d’opera mettendoci dinamismo e senso del gol, le cifre parlano per lui perchè per il momento ha timbrato 5 volte in 12 presenze con la maglia dei Blu Samurai.
Tutti a disposizione del Commissario Tecnico romagnolo, che rischia di non avere a disposizione per la partita della vita (se sarà così) contro la Colombia i due difensori centrali Yoshida e Morishige, entrambi ammoniti nella sfida precedente e dunque sotto diffida. Una tegola che ovviamente rischia di essere tale anche e soprattutto in vista degli eventuali ottavi di finale.
Anche la Grecia rischia tanto: avendo perso 3-0 contro la Colombia deve non solo vincere questa sera ma anche provare a farlo con più di un gol di scarto, visto che il primo criterio in caso di arrivo a pari punti è la differenza reti complessiva. Fernando Santos le critiche le ha ricevute prima di partire per il Brasile: qualche sua convocazione ha fatto storcere il naso all’opinione pubblica, ci sono giocatori che sembrano essere palesemente arrivati a fine ciclo e qualche giovane interessante è stato lasciato a casa. Lo schema è u 4-5-1, tipico degli ellenici: tanta densità a centrocampo e una sola punta a fare reparto. Si tratta però di Kostas Mitroglou, arrivato ai Mondiali non al massimo della forma ma comunque temibile; se sta bene può fare la differenza. Alle sue spalle agirà Maniatis, mentre i due esterni portano rapidità e fantasia (con Feftatzidis, positivo nella sua prima stagione al Genoa) e aiuto in zona gol con Samaras, che certo non è un bomber (appena 8 reti in 74 presenze con la Grecia) ma ha peso internazionale. A centrocampo c’è Panagiotis Kone forgiato dalle stagioni italiane, e una vecchia gloria come Katsouranis al quale va riconosciuta una grande carriera ma anche i 34 anni di oggi. La difesa sarà imperniata su Papastathopoulos, reduce da un anno brillante con il Borussia Dortmund, e Manolas che ha giocato la Champions League con l’Olympiacos. Sulla corsia destra Vasilis Torosidis, un anno e mezzo positivo con la maglia della Roma.
A disposizione di Santos c’è anche il difensore del Bologna Vangelis Moras, e anche l’altro reduce del grande trionfo europeo del 2004: quel Karagounis che abbiamo visto anche con la maglia dell’Inter, uno dei tanti che sulla scia di quell’impresa si erano guadagnati un bel contratto in un campionato di grande livello. C’è la qualità di Tachtsidis, poco utilizzato però in campionato, e la grinta di Salpingidis; c’è Lazaros Christodoulopoulos che a Bologna non ha fatto male, e poi c’è quel Theofanis Gekas che ha scatenato le perplessità in patria, perchè è vero che i gol in Bundesliga li ha sempre fatti (e non pochi), è vero che ne ha 24 in nazionale ma è altrettanto vero che ha 34 anni e oggi gioca in una squadra di seconda fascia del campionato turco. Però, potrebbe anche tornare utile per uno spezzone.
Tutti a disposizione, ma attenzione alle diffide: rischiano Papastathopoulos e Salpingidis, che in caso di ammonizione saranno costretti a saltare la partita contro la Costa d’Avorio che potrebbe rivelarsi decisiva ai fini della qualificazione.
A disposizione:
Squalificati: –
Indisponibili: –
Diffidati: Yoshida, Morishige
1 Karnezis; 15 Torosidis, 4 Manolas, 19 Papastathopoulos, 20 Holebas; 18 Fetfatzidis, 8 P. Kone, 2 Maniatis, 21 Katsouranis, 7 Samaras; 9 Mitroglou. Allenatore: Santos
A disposizione: 12 Glykos, 13 Kapino, 3 Tzavellas, 5 Moras, 6 Tziolis, 10 Karagounis, 11 Vyntra, 16 Christodoulopoulos, 23 Tachtsidis, 11 Vyntra, 14 Salpingidis, 22 Samaris, 17 Gekas
Squalificati: –
Indisponibili: –
Diffidati: Papastathopoulos, Salpingidis
Arbitro: Aguilar (El Salvador)
– La seconda giornata del Girone C si concluderà domani notte con la sfida in programma alle ore 24.00 italiane, fra la nazionale giapponese e la Grecia. In quel di Natal, all’Arena das Dunas, il Giappone proverà a rifarsi dopo la bruciante sconfitta contro la Costa D’Avorio. Si fa invece molto dura per la Grecia, che proverà a comunque a superare i rivali dagli occhi a mandorla mantenendo vivo il sogno di superare la fase a gironi. La partita fra il Giappone e la nazionale greca in programma domani notte sarà diretta dal fischietto internazionale Joel Aguilar, arbitro salvadoregno. Eccovi dunque le probabili formazioni delle due squadre e le ultime notizie sul match Giappone-Grecia.
– Una vera e propria doccia gelata l’esordio del Giappone nel Mondiale brasiliano 2014. La selezione allenata dall’italiano Alberto Zaccheroni è capitolata sotto i colpi della Costa d’Avorio, seppur giocando bene e seppur andando in vantaggio con la rete di testa del milanista Keisuke Honda. Ora la squadra di Pikachu (il famoso Pokemon è il logo della selezione dagli occhi a mandorla) avrà l’obbligo di superare la Grecia e nel contempo di sperare in buone notizie da Colombia-Costa d’Avorio, l’altro match in programma valevole per il Girone C. Zaccheroni potrà contare su tutti gli effettivi e dovrebbe fare affidamento su un 4-2-3-1. In porta andrà Kawashima, davanti ad una retroguardia a quattro composta da Uchida e l’interista Nagatomo sulle due fasce, con Konno e Yoshida a completare il reparto. Linea mediana composta dal duo Endo-Hasebe, mentre in attacco spazio al trio di trequartisti Okazaki, Honda, Kagawa, dietro all’unica punta Kakitani.
– Così come per il Giappone vale lo stesso discorso per la Grecia. La formazione allenata dal commissario tecnico portoghese Fernando Santos viene dalla capitolazione all’esordio contro la nazionale colombiana per 3 reti a zero. Un risultato ampiamente pronosticato ma gli ellenici proveranno a comunque a fare risultato contro i giapponesi per mantenere il vivo il sogno di superare la fase a gironi. Il ct dei greci potrà contare su tutti gli effettivi visto che non si registrano squalificati ne infortunati. Ipotizzabile un 4-2-3-1 con Karnezis fra i pali, Torosidis sulla destra con Holevas sul versante opposto; nel cuore della difesa, l’ex Milan e Genoa Papastathopoulos affiancato da Manolas, giovane interessante che piace alla Roma. A centrocampo, duo di mediani Maniatis-Tziolis, infine l’attacco con l’attaccante del Fulham, Mitroglou, unica punta, supportato alle spalle dal trio di trequartisti/esterni Salpingidis, Katsouranis, Samaras. Solo panchina per il genoano Fetfatzidis.