Le risse allo stadio purtroppo non sono una novità: a partire all’incirca dagli anni 70 sono diventate un fatto ricorrente, da quando cioè il tifo si è unito a certi estremismi ideologici e politici. E’ successo così che certe antipatie politiche trovassero sfogo allo stadio e viceversa. Da sempre tra i tifosi più violenti si annoverano gli inglesi, tutti ricorderanno la strage allo stadio Heysel durante la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool nel 1985 (39 morti), causata dai cosiddetti hooligans (e da un’organizzazione degli spazi probabilmente non impeccabile). E come non ricordare il tentativo di invasione a opera dei tifosi serbi durante un incontro con la nostra Nazionale a Genova, con la figura di Ivan Bogdanov che divenne celebre? I tifosi delle squadre dei Balcani infatti negli ultimi tempi hanno preso un po’ il posto di quelli inglesi che si sono invece vistosamente calmati. Non fanno eccezione in questo quadro, a giudicare dall’episodio successo lo scorso 29 aprile, i tifosi scandinavi. Due gruppi di ultras si sono scontrati ma non allo stadio: hanno organizzato un vero e proprio scontro per le strade dandosi appuntamento. Non è stata causata cioè la rissa per via di qualche decisione arbitrale giudicata contraria a una delle due squadre: si è proprio deciso di sfidarsi a cazzotti con un bell’appuntamento, un po’ come facevano le gang che si vedevano in film come West Side Story. I protagonisti della brutta impresa sono stati i tifosi di due squadre svedesi, il Gais Goteborg, contro quelli dell’Helsingborg. La cosa sorprendente è che c’erano anche i tifosi di una terza squadra, e per di più straniera, cioè i danesi del Fc Copenaghen ad aiutare quelli dell’Helsingborg. Una bella scazzottata per fortuna senza vittime gravi. D’altro canto nel celebre film Fumo di Londra, con Alberto Sordi protagonista, un inglese spiegava al nostro attore davanti a una violenta rissa tra due gang giovanili londinesi, che loro, gli anziani, avevano fatto qualcosa di peggio di questi giovani: avevano fatto la guerra. In realtà sarebbe stato meglio dire che questi giovani, quelli del film e questi ultras, probabilmente sono così divorati della noia della loro vita opulenta in società ricche, che non hanno di meglio da fare che sfogarsi a suon di risse.