Finisce 0-0 una partita onestamente bruttina tra Parma e Lazio. A entrambe le squadre manca il guizzo giusto, quello che potrebbe volgere la gara in favore dell’una o dell’altra; tra le due gode di più la banda Donadoni che con questo pareggio è sostanzialmente salva, mentre la Lazio fallisce il sorpasso all’Inter e adesso è ottava in classifica, con l’Europa che si allontana decisamente (anche se è lontana appena tre punti).
Il minimo indispensabile per portare via il pareggio. Gioca meglio della Lazio: la rabbia agonistica dei giorni migliori non c’è, ma va bene anche così. La stagione è stata positiva, qualche battuta d’arresto di troppo ma anche la conferma di avere un ottimo gruppo.
Poteva essere la partita della rinascita, e invece i biancocelesti non sono riusciti a raddrizzare il finale di stagione. La sensazione è che questa squadra abbia tirato troppo il fiato e, viste le poche alternative e il doppio impegno, abbia esaurito la benzina. L’Europa adesso è molto più lontana: Petkovic può ancora farcela, ma il periodo migliore è lontano.
Poteva forse risparmiarsi il secondo giallo a Biava in pieno recupero, mentre sembra vedere bene (insieme ai collaboratori) sul gol annullato a Paletta. Ammonisce però un po’ troppo, e spesso in una direzione.
Poco impegnato per tutta la partita, vive una domenica tranquilla.
Partita di grande attenzione e ordine: ormai è un terzino fatto e finito, la sorpresa della stagione.
Sempre attento in fase difensiva, cerca fortune in avanti: segna, ma il gol è annullato.
Comanda il reparto senza strafare, qualche sbavatura di troppo ma regge.
Sotto tono, spinge poco come se non avesse molta voglia di sudare. ()
Poco ispirato, spesso corre a vuoto ma la qualità c’è.
( Entra per cambiare la partita, non ci riesce)
Deve dare ordine e lucidità in mezzo al campo: lo fa a metà.
PAROLO 5,5 Non incide particolarmente sulla partita, ha vissuto giornate migliori.
Poco ispirato, non riesce a cambiare la partita con le sue accelerazioni.
( Ci prova, si vede che ha voglia e che la panchina l’ha motivato. Non sempre lucido)
E’ l’uomo più pericoloso, ci prova a più riprese ma questa volta il gol non arriva.
Corre tanto, cerca la giocata e di tornare al gol che manca da una vita. Spesso ha eccessi di foga che lo limitano.
Una grande parata nel primo tempo, poi sostanzialmente inoperoso.
Al rientro dopo l’infortunio non è ancora in condizione, ma regge.
Macchia una gara già difficile con il doppio giallo che lo costringerà a saltare la prossima.
DIAS 6 Più attento rispetto al suo compagno di reparto, bel duello con Amauri e Belfodil.
Ha una grande occasione per sbloccare la partita, poi spinge bene. ()
Partita di sofferenza, nella quale gli riesce ben poco. Ma ha talento, si farà.
Senza lampi di genio riesce a tenere unita la sua squadra con esperienza.
Forse il migliore dei suoi, non molla un pallone anche se non sempre ha la lucidità giusta.
Brutta partita: ormai non è la prima volta che a fine stagione cala nettamente.
Si dà da fare soprattutto nel primo tempo, cala alla distanza.
( Molto più incisivo, contro una delle sue ex cerca la via del gol con costanza ma non la trova)
Non si discute il giocatore, ma la forma se n’è andata da tempo. Si spera di rivederlo il prossimo anno con la solita fame da gol.
( Entra determinato, e in due minuti fa più di quanto non abbia fatto la sua squadra fino a lì)
Mirante; Benalouane, Paletta, Lucarelli, Mesbah (35’st Gobbi); Marchionni (25’st Ninis ), Valdes, Parolo; Biabiany (25’st Sansone), Amauri, Belfodil. In panchina: Pavarini, Bajza, Santacroce, Rosi, Coda, Ampuero, Galloppa, Morrone, Strasser. Allenatore: Donadoni.
Marchetti; Konko, Biava, Dias, Radu (37’st Pereirinha); Onazi, Ledesma; Candreva, Hernanes, Ederson (22’st Floccari); Klose (30’st Kozak). In panchina: Bizzarri, Scarfagna, Ciani, Stankevicius, Mauri, Crecco, Rozzi, Saha. Allenatore: Petkovic
Arbitro: Calvarese. Ass: Galloni-Preti. IV: Iannello. Add: Giacomelli-Nasca.
Ammoniti: Valdes (P), Candreva (L), Marchionni (P), Amauri (P), Ninis (P), Parolo (P).
Espulso: Biava (L)