La Colombia supera per 2-1 la Costa d’Avorio allo Estadio Nacional di Brasilia e ottiene il pass per gli ottavi di finale. Gli uomini di Pekerman infatti grazie alla vittoria odierna blindano il primo posto del girone C e se la vedranno con la seconda del girone D (quello composto da Italia, Inghilterra, Costa Rica e Uruguay). Le reti sono state siglate nel giro di dieci minuti, dal 63’ al 73’. Apre le danze James Rodriguez e qualche minuto dopo raddoppia Quintero, ma Gervinho si inventa uno splendido gol che tiene aperto il match fino alla fine.
La squadra di Pekerman brilla per intensità e fantasia. L’incredibile esplosività a disposizione viene servita da geometrie costruite ad hoc. Nel finale la difesa causa qualche grattacapo, ma la tenacia conduce i sudamericani al trionfo.
Gli elefanti non escono ridimensionati da questa sconfitta. Il destino resta comunque nelle loro mani: infatti se nel prossimo turno batteranno la Grecia potranno accedere alla fase eliminatoria in virtù del successo della prima giornata contro il Giappone. Per far ciò occorrerà comunque porre fine ai numerosi cali di concentrazione che hanno rovinato la gara di quest’oggi.
Forse soffre il caldo. Qualche decisione lascia perplessi. Vedi l’indecisione in fase di recupero. Da lui, considerata la bava di complimenti che ovunque lo accompagna, ci si aspetta molto di più.
Colombia – Costa d’Avorio ha chiuso il primo tempo sul parziale di 0-0. Gara piuttosto frizzante quella tra le due squadre capolista del girone C. Dopo una prima fase di studio, condita da ritmi bassi e prudenza, la Colombia prova a pungere. Sovente James Rodriguez si abbassa lanciando per Cuadrado che si conferma imprevedibile. Al sesto minuto l’esterno della Fiorentina in maniera abbastanza casuale libera Teo Gutierrez al tiro dal limite, ma il tentativo dell’attaccante colombiano si spegne sul fondo. Con il passare dei minuti Boka prende le misure a Cuadrado limitando le sue sfuriate e riuscendo a rifugiarsi spesso in angolo. Il primo squillo della Costa d’Avorio arriva al 25esimo: Tiotè ci prova da fuori area, ma il suo mancino termina in curva. La risposta della Colombia non si fa attendere. La squadra sudamericana sfrutta le lacune del sistema difensivo avversario e penetra in velocità: James Rodriguez brucia tutti sull’esterno e serve un pallone facile facile a Gutierrez che solo davanti al portiere sbaglia. Poco dopo, Yaya Tourè fa preoccupare i tifosi ivoriani. Il centrocampista del City infatti dopo una rapida progressione accusa un fastidio che però non gli impedisce di restare in campo, seppure non in condizioni ottimali. Nel finale la Costa d’Avorio gioca meglio degli avversari, ma non riesce a concludere a dovere. Gervinho e Aurier inventano, ma gli africani producono solo un tiro di Die ribattuto da Zapata. Se il risultato fosse confermato al 90esimo le due squadre resterebbero al comando del girone C con 4 punti a testa, attendendo il risultato di Grecia – Giappone ancora prive di punti. Vedremo se nella ripresa l’equilibrio verrà rotto da una delle due squadre… CUADRADO 6,5 P: T. GUTIERREZ 5 AURIER 6,5 BAMBA 5,5 (Francesco Davide Zaza)
Colombia
Sempre attento. Nel finale scatta a più non posso riuscendo ad anticipare Drogba pronto a segnare…
Prezioso in fase difensiva, prudente quando deve spingersi oltre il limite consentito.
Cerca in ogni occasione l’anticipo. Spesso rischia troppo, ma alla fine il bilancio del suo apporto è positivo…
Nel giorno della sua 100esima presenza con la maglia colombiana porta muscoli e senso tattico utili soprattutto per resistere all’assalto finale degli avversari.
Sguscia bene sulla fascia, ma non trova lo spazio per rendersi pericoloso. Molto attento in fase difensiva.
(dal 27’ s.t. ARIAS 5,5 Non riesce a fermare Aurier che crossa senza sosta, ma non è solo colpa sua…)
Non convince in fase difensiva. Troppo compassato e morbido nei contrasti.
(dal 34’ s.t. MEJIA s.v.)
Lotta a centrocampo, riuscendo a creare densità nel posto giusto al momento giusto.
Tre assist e un palo in due partite. Dire che il suo Mondiale è partito bene forse è riduttivo. Quel che è sicuro è che Della Valle gongola…
Inarrestabile. Lo puoi trovare d’ovunque: in difesa pronto a lanciare Cuadrado, a centrocampo per recuperare palloni o in area di rigore pronto a sbloccare il match.
Si accende a sprazzi, mettendo in crisi la difesa avversaria.
(dall’8’ s.t. QUINTERO 7 Entra aggressivo e determinato. Non sbaglia praticamente nulla e insacca trovando il gol del raddoppio.)
Si divora un paio di gol e sbaglia spesso in fase di palleggio soprattutto nel secondo tempo.
All.PEKERMAN 6,5 Squadra prudente o imprevedibile a seconda delle sue istruzioni. Ciò nonostante ci sono diverse cose da rivedere in vista delle prossime partite.
(Francesco Davide Zaza)
Costa d’Avorio
Smanaccia su una magia di Cuadrado. Esente da colpe sui gol subiti.
Nel finale è lui a trascinare la squadra proponendo un cross dopo l’altro.
Indeciso nelle marcature, impulsivo nelle uscite.
Pasticcia spesso, non trasmettendo nemmeno un pizzico di affidabilità.
Soffre molto l’elettricità di Cuadrado. Soccombe ma con l’onore delle armi.
Corre tantissimo, facendosi trovare in ogni porzione del campo. Lascia in campo l’anima.
Perde un pallone in maniera indecorosa regalando il gol del raddoppio agli avversari.
(dal 28’ s.t. BOLLY 6 Sovente le sue accelerate sono utili per guadagnare metri o aprire il gioco.)
Si fa vedere poco non riuscendo a garantire quella circolazione di palla tanto necessaria in molte circostanze.
(dal 22’ s.t. KALOU 5,5 Poca roba. Si fa notare per un colpo di testa timido e un piazzato dal limite che non preoccupano Ospina. )
Si accende a intermittenza riuscendo a dare quel cambio di marcia che la squadra attende.
Realizza un gol da ricordare riuscendo a riaprire un match ormai chiuso. Pericolo costante.
Trova raramente la sfera, facendosi trovare spesso impreparato.
(dal 15’ s.t. DROGBA 5,5 Non riesce a farsi vedere, perdendo il duello aereo con Yepes e Zapata.)
L’esclusione di Drogba non convince affatto, anche perché il suo sostituto non ne azzecca una. La qualità non manca, ma la concentrazione non può calare in maniera così vertiginosa.
(Francesco Davide Zaza)