Sulle colonne della Gazzetta dello Sport, il patron Enrico Preziosi ha rilasciato oggi un’interessante intervista. Il presidente del Genoa, infatti, ha rivelato alcuni piccoli segreti di mercato in particolare su due grandi stelle del calcio mondiale: «L’occasione persa? Messi – spiega Preziosi – su segnalazione di Favero lo avevo portato a Como, era un ragazzino, costava 50 mila dollari, ma il mio d.s. di allora lo bocciò. Amauri invece – prosegue il presidente dei rossoblu – andai personalmente a prenderlo in Brasile, venne a Como ma essendo extracomunitario non poteva essere tesserato, così lo appoggiammo al Bellinzona. Non l’ho più visto. Un attaccante che non dimentico è Oliveira. Era considerato finito, venne a Como e mi chiese una chance. Gliela diedi e scoprii un cannoniere e una persona fantastica». Poi preziosi continua parlando in generale del mercato e dei suoi meccanismi: «Dietro le scelte c’è tanto lavoro. Ho preso solo un giocatore senza averlo visto, Lopez, ma ero in vacanza, ci serviva un centravanti e mi sono fidato. I flop ci sono stati, ma per fortuna i colpi andati a buon fine sono di più. C’è chi mi segnala i giocatori, io li vedo su cassette o cd, poi mando persone di fiducia a seguirli in campo e fuori, ci parlo, cerco di conoscerne anche la famiglia». Infine il patron rivela i suoi migliori colpi: «I fiori all’occhiello restano Milito e Lavezzi – conclude – quelli che ho fortemente voluto, purtroppo per i fatti noti ho perso il secondo, Diego invece sono riuscito a riprenderlo».