Al 91′ minuto arriva la perla di Leo Messi, e il risultato finale di Argentina-Iran è 1-0 per l’Albiceleste. Serviva una perla del numero 10 per togliere le castagne dal fuoco ad una brutta Argentina, punendo oltre misura un Iran che avrebbe meritato di più. Non solo difesa per i ragazzi di Queiroz, tanto che il portiere Romero è stato il migliore della squadra sudamericana. Perla di Messi a parte, naturalmente: uno splendido sinistro a giro da fuori area, un capolavoro che resterà nella memoria.
Siamo già oltre la metà del secondo tempo di Argentina-Iran, e il risultato continua ad essere fermo sul punteggio di 0-0. Anzi, la notizia principale degli ultimi minuti è che per ben due volte è stato l’Iran a sfiorare il vantaggio, soprattutto con un gran colpo di testa di Dejagah che ha costretto Romero ad un grandissimo intervento per mandare il pallone in calcio d’angolo. Insomma, l’Argentina deve iniziare a preoccuparsi, perché la sorpresa è nell’aria…
Appena iniziato il secondo tempo di Argentina-Iran, e il risultato continua ad essere fermo sul punteggio di 0-0. Il tempo inizia a stringere per l’Albiceleste del c.t. Sabella e di Leo Messi, che nella prima frazione di gioco non ha convinto e rischia di andare a sbattere contro un muro se non riuscisse a ottenere il vantaggio in breve tempo. Complimenti invece all’Iran: per ora il programma sta riuscendo alla perfezione…
Ci avviamo alla fine del primo tempo di Argentina-Iran, e il risultato continua ad essere fermo sul punteggio di 0-0. La prima frazione della partita della Coppa del Mondo 2014 ha detto che la superiore qualità tecnica di Messi e compagni, su cui non ci sono dubbi, è stata piuttosto sterile e che il gioco degli uomini del c.t. Sabella sta convincendo davvero poco. Anche Messi si è visto poco, per ora ride Queiroz che sta riuscendo a bloccare un avversario molto più quotato: altro che goleada, la Seleccion deve soffrire per portare a casa la vittoria.
Argentina-Iran continua ad essere ferma sul punteggio di 0-0. La prima parte della partita della Coppa del Mondo 2014 ci ha già mostrato la superiore qualità tecnica di Messi e compagni, certamente più propositivi rispetto ad un Iran che comunque sta reggendo bene il confronto, dunque per ora possiamo parlare di pareggio sostanzialmente giusto. L’Argentina dovrà fare di più per portare a casa i tre punti…
Ecco le formazioni ufficiali della partita Argentina-Iran, che sarà diretta dall’arbitro serbo Mazic e valida per la seconda giornata del girone F della Coppa del Mondo 2014. Alla fine Sabella ha deciso di puntare su Higuain, dunque l’attaccante del Napoli completerà il tridente con Messi e Aguero in quello che era l’unico dubbio alla vigilia nelle fila dell’Argentina, mentre rispetto alle previsioni della vigilia c’è una novità anche nell’Iran, che schiera sulla carta un 4-3-3 aggressivo con Shojaei al posto del previsto Heydari a centrocampo. 1 Romero; 4 Zabaleta, 17 F. Fernandez, 2 Garay, 16 Rojo; 5 Gago, 14 Mascherano, 7 Di Maria; 20 Aguero, 9 Higuain, 10 Messi. Allenatore: Sabella. A disposizione: 21 Andujar, 12 Orion, 3 Campagnaro, 15 Demichelis, 23 Basanta, 6 Biglia, 8 Perez, 11 Maxi Rodriguez, 13 A. Fernandez, 18 Palacio, 19 Alvarez, 22 Lavezzi. 12 A. Haghighi; 4 Hosseini, 15 Montazeri, 5 Sadeghi, 23 Mehrdad; 7 Shojaei, 6 Nekounam, 14 Andranik; 21 Dejagah, 16 Reza, 3 Haji Safi. Allenatore: Queiroz. A disposizione: 1 Ahmadi, 22 Davari, 2 Heydari, 8 R. Haghighi, 9 Jakan Bakush, 10 Fard, 11 Hadadifar, 13 Mahini, 17 Alnameh, 18 Rahmani, 19 Beikzadeh, 20 Beitashour. Arbitro: Milorad Mazic (Serbia).
Manca ormai pochissimo all’inizio di Argentina-Iran, partita diretta dall’arbitro serbo Mazic e secondo impegno per la Seleccion nel gruppo F della Coppa del Mondo Brasile 2014. Dal punto di vista tecnico non c’è partita: la qualità dei giocatori argentini è nettamente superiore a quella degli iraniani, che giocano quasi tutti in patria o al massimo nei campionati minori europei (le “stelle” sono nella serie B inglese). Basterebbe dire che il tridente della Seleccion è Messi-Higuain-Aguero, quello dell’Iran Dejagah-Reza-Haji Safi: se gli ultimi tre nomi vi dicono poco o nulla, non preoccupatevi perché siete in buona compagnia. Quindi, come potrà provare l’Iran di Queiroz a sopravvivere? Intasando gli spazi naturalmente. Attenzione però, perché gli iraniani sono bravi a farlo: nelle ultime 17 partite ufficiali, ha subito reti solo in sei occasioni. Certo, non aveva mai avuto di fronte Messi e soci, però non sottovalutiamoli. Sarà banale forse, ma andrà davvero così: barricate iraniane e Argentina a cercare di sfondarle. Ci riuscirà?
Mentre si avvicina il calcio d’inizio di Argentina-Iran, che sarà diretta dall’arbitro serbo Mazic, possiamo andare a vedere cosa prevedono gli scommettitori sui risultati di questa partita valida per il girone F, secondo impegno della formazione della stella Leo Messi in questa Coppa del Mondo Brasile 2014. Favorita naturalmente l’Argentina, in una delle sfide sulla carta più squilibrata dell’intero Mondiale. Le agenzie di scommesse sportive parlano chiaro: se puntate sulla Seleccion avrete in cambio praticamente soltanto la posta giocata. Conviene di più a questo punto azzardare l’ipotesi pareggio, magari contando sulla solidità di un Iran che non ha preso gol in undici delle ultime diciassette partite ufficiali giocate dagli uomini di Queiroz. Se poi volete osare, le quote della vittoria iraniane sono di quelle che vi possono regalare cifre altissime… Per avere un quadro più completo della situazione delle quote e dei pronostici su questa partita, clicca qui.
Si avvicina la diretta live di Argentina Iran. Una partita sicuramente di grande interesse, visto che vedrà tornare protagonista una delle Nazionali più attese della Coppa del Mondo Brasile 2014. Partita sulla carta facile per l’Argentina contro la formazione iraniana, che fa della solidità difensiva il suo punto di forza: tuttavia, la missione si annuncia piuttosto difficile per gli uomini del c.t. Queiroz contro la formazione di Leo Messi e compagni. Il numero 10 dovrebbe essere assistito da Lavezzi ed Aguero nel tridente della Seleccion, ma c’è curiosità per capire se sarà davvero questo l’assetto, cioè se Higuain dovrà partire dalla panchina. Naturalmente con il Pipita del Napoli cambierebbe il modulo, perché il terminale sarebbe appunto Higuain, mentre nella prima ipotesi sarebbe naturalmente Messi. Questa è la curiosità principale relativa alle probabili formazioni, che per il resto non dovrebbero riservare molte sorprese.
Alle ore 18 italiane dl oggi all’estadio Mineirao di Belo Horizonte si gioca Argentina-Iran, partita valida per la seconda giornata del gruppo F di Coppa del Mondo 2014 e che per l’Albiceleste può significare direttamente la qualificazione agli ottavi di finale del torneo, senza aspettare l’ultima partita che a quel punto diventerebbe una semplice formalità o comunque solo il lasciapassare per il primo posto nel girone (e basterebbe non perdere per ottenerlo). Per l’Iran invece, comunque vada, una sconfitta non sarebbe l’ultima parola sulle ambizioni di passaggio del turno; il pareggio ottenuto all’esordio infatti terrebbe in corsa la nazionale asiatica fino all’ultima partita, comunque vada a finire qui. Va infatti ricordato che in caso di arrivo a pari punti, anche di tre squadre, il primo criterio per stabilire la classifica è la differenza reti e non lo scontro diretto come invece succede in Champions League; questo tiene tecnicamente in corsa tutte le partecipanti. Tecnicamente, perchè naturalmente i rapporti di forza sembrano essere ben definiti e appare decisamente difficile pensare che la Seleccion possa rimanere fuori o che l’Iran raggiunga uno storico ottavo di finale. Cosa che non ha mai fatto: ha giocato per tre volte la fase finale di una Coppa del Mondo ed è sempre uscita al primo turno, con un bilancio fin qui che parla di una vittoria, tre pareggi e sei sconfitte. La storica affermazione risale al 1998: nella seconda partita del girone gli iraniani superarono gli Stati Uniti (2-1) in una partita diventata ovviamente storica per tutto il Paese e capace di suscitare un’ondata di gioia sfrenata per le strade di Tehren, che non fu vista di buon occhio dalle autorità piuttosto rigide su certi usi e costumi. L’Argentina invece ha vinto due Mondiali (1978 e 1986) e ha perso due finali (1930 e 1990); ha sempre fatto strada al di là del primo girone, tranne in un’occasione recente. E’ successo nel 2002: dopo la vittoria iniziale (peraltro contro la Nigeria, incrociata anche nel 1994 e dunque ricorrenza frequente) l’Albiceleste perse contro l’Inghilterra e fallì la partita da dentro o fuori facendosi fermare sul pareggio dalla Svezia (anzi trovando il gol del pari soltanto a due minuti dal termine). Per il resto ha sempre proseguito il cammino: nelle ultime due edizioni è stata eliminata ai quarti di finale, non riuscendo a far emergere sul campo tutto il talento potenziale di un gruppo che è sempre stato nel lotto delle favorite per il titolo. L’Argentina ovviamente ha una motivazione in più per vincere il Mondiale: potrebbe festeggiare un grande titolo internazionale in casa del nemico storico, il Brasile. Cosa mai successa, nemmeno in Copa America; anzi, per tre volte nella storia (1916, 1987 e 2011) l’Albiceleste è stata violata nel proprio tempio quando l’Uruguay, altra rivale giurata, si è portata via il trofeo riservato alle squadre dell’America Latina. Uno smacco e un’onta che adesso l’Argentina vorrebbe lavare ai danni del Brasile; quella di Alejandro Sabella non è certo la nazionale migliore che il Paese abbia schierato nella storia, ma attenzione perchè quando la Seleccion è partita sotto traccia solitamente ha visto il fondo del torneo. E’ accaduto nel 1990, con una squadra che in attacco non aveva niente di meglio della coppia Troglio-Dezotti e la figura di Claudio Caniggia, e a centrocampo una serie di interditori; raggiunse però la finale, e la perse per un errore dell’arbitro che vide un rigore che non c’era. E’ successo soprattutto nel 1986: altra squadra poco competitiva, tanto che in patria c’era chi si era quasi disinteressato. Ma quella nazionale aveva Diego Maradona al suo massimo splendore, il Pibe de Oro realizzò quattro gol tra quarti di finale e semifinali, tirò fuori la Mano de Dios e la serpentina entrata nella storia non solo del calcio e in finale battè l’Argentina pur senza andare a rete. L’Argentina di oggi è sicuramente di maggior livello: quantomeno in attacco schiera tre bocche da fuoco come Sergio Aguero, Gonzalo Higuain e soprattutto Leo Messi, che arrivato a 27 anni sa bene come questo può essere il suo Mondiale, quello in grado di far cambiare idea a tanti argentini che lo accusano di impegnarsi al 100% con la maglia del Barcellona e solo al 90% (se non meno) con l’albiceleste. Contro la Bosnia si è visto il potenziale della squadra, ma anche tanti limiti nella fase difensiva, con i balcanici che più volte si sono resi pericolosi e infine hanno segnato un gol che ha rischiato di aprire una partita che era sostanzialmente chiusa. Contro l’Iran Sabella e i suoi partono nettamente favoriti; per gli asiatici c’è già la grande soddisfazione di essere riusciti a naturalizzare e riportare a casa tre giocatori che sono cresciuti all’estero, due dei quali in Germania e uno addirittura negli Stati Uniti, che a Teheran e dintorni chiamano “il Grande Satana”. E allora, per sapere come finirà questa partita e se l’Argentina manterrà il pronostico prendendo gli ottavi di finale, non resta che mettersi comodi e dare la parola al campo del Mineirao, dove si gioca questa partita: la diretta di Argentina-Iran, gruppo F della Coppa del Mondo 2014, sta per cominciare…