Abbiamo il quadro delle semifinali del torneo WTA di Tokyo, categoria Premier 5. Uscite, le quattro tenniste rimaste a contendersi il trofeo del Toray Pan Pacific Open (campionessa uscente Nadia Petrova), da due giornate con tanta pioggia, che ha portato a uno stravolgimento del programma tale per cui due giocatrici hanno dovuto concludere oggi le loro partite del terzo turno per poi tornare in campo a distanza di qualche ora per il quarto di finale. A rimetterci, in questa situazione da fumetto manga (le scene con sottofondo di pioggia torrenziale sono all’ordine del giorno) è stata innanzitutto Sorana Cirstea: la rumena aveva interrotto la sua partita contro Svetlana Kuznetsova sul 4-1 nel primo set, ma ha finito con il perdere l’inerzia giusta ed è stata eliminata cedendo di schianto – e di nervi – nel secondo parziale (avendo mollato il primo al tie break). La Kuznetsova è poi tornata in campo per affrontare Petra Kvitova, che nel frattempo aveva liquidato la pratica Madison Keys: tra le due giocatrici costrette al doppio impegno l’ha spuntata la ceca, che dunque vola in semifinale e avrà ora la possibilità di tornare a centrare un risultato di prestigio che manca da tempo. La grande sorpresa del torneo risponde comunque al nome di Venus Williams: la maggiore delle Williams, affetta da tempo dalla sindrome di Sjogren che le atrofizza i muscoli e di fatto le impedisce di essere fisicamente preparata anche per soli due giorni consecutivi, vola in semifinale con la possibilità di mettere le mani su un torneo importante che manca dal 2008 (quando vinse il quinto Wimbledon in carriera). Il capolavoro, Venus lo aveva fatto contro Victoria Azarenka al secondo turno; oggi ha dovuto comunque sudare per avere ragione, in tre set, di Eugenie Bouchard, astro nascente canadese destinata a fare molta strada. E’ finita con una battaglia di 182 minuti, in cui l’americana non ha ritrovato il servizio (7 doppi falli e appena due ace) ma ha sfruttato al meglio le occasioni avute, salvandosi in 8 circostanze da palle break che avrebbero potuto cambiare la partita. La semifinale non sarà facile: c’è Petra Kvitova, e soprattutto non possiamo ancora sapere che Williams entrerà in campo domani. Sappiamo invece che l’altra semifinale sarà un interessante incrocio tra due giocatrici che si conoscono molto bene e hanno un rapporto di amicizia fuori dal campo: per Caroline Wozniacki la partita contro Lucie Safarova, rivelazione del torneo, non è stata affatto una passeggiata, anzi la danese ha dovuto concedere nettamente il primo set prima di ingranare la quinta e imporsi in meno die due ore. Quasi una passeggiata, ed ha del semi-incredibile nelle proporzioni, la vittoria di Angelique Kerber sulla testa di serie numero 2 Agnieszka Radwanska con cui aveva perso gli ultimi tre precedenti: 6-4 6-4 con la tedesca che in questa settimana è tornata a giocare sui livelli del 2012 (eliminata Ana Ivanovic al terzo turno). Lo scorso anno al Toray Pan Pacific la Kerber aveva centrato le semifinali, perse proprio dalla polacca con cui, curiosamente, aveva già giocato qui nel 2011: se vuole avere una speranza di giocare il Master di Istanbul, Angelique dovrà arrivare quantomeno in finale per guadagnare punti, intanto non perderà quelli che difendeva.
(Claudio Franceschini)