Agli ordini dell’arbitro norvegese Moen questa sera va in scena all’Emirates Stadium Arsenal-Bayern Monaco, andata degli ottavi di finale di Champions League. Grande partita tra due delle squadre più rappresentative del panorama europeo, anche se negli ultimi anni i Gunners si sono un po’ ridimensionati (ma non perdono mai il treno per la fase a eliminazione diretta di Champions League). I bavaresi invece sono vicecampioni in carica e hanno giocato (e perso) due delle ultime tre finali; la delusione dello scorso anno è stata forte, ora la formazione di Jupp Heynckes, in attesa di abbracciare Pep Guardiola, punta al titolo che sarebbe il quinto nella storia. Si gioca alle 20:45 e l’Arsenal ha bisogno di una vittoria per presentarsi all’Allianz Arena con velleità di passaggio del turno, pur se questo è il classico incrocio in cui può succedere di tutto.
“So bene che queste partite si giocano su 180 minuti”, di Arsene Wenger. Il suo Arsenal è in crisi: nel weekend ha perso in casa contro il Balckburn venendo eliminato dalla FA Cup, così la Champions League è l’unico obiettivo rimasto. “E’ importante giocare per vincere il torneo: a un certo punto devi incontrare le grandi squadre. Ho fiducia nelle nostre qualità, sarà fondamentale giocare con convinzione; abbiamo perso 2 delle ultime 11 partite in campionato, lo 0-0 in casa sarebbe un buon risultato ma noi siamo una squadra offensiva e cercheremo di segnare. Il nostro modo di giocare lo conoscono tutti, abbiamo le qualità per vincere e sarà importante e fondamentale l’aspetto psicologico. Dobbiamo farci valere: siamo sempre arrivati a questo turno ma vogliamo andare oltre e secondo me la squadra è abbastanza forte per riuscirci”.
Il tecnico alsaziano manda in campo la formazione migliore, schierata con il consueto 4-2-3-1. In porta basta ballottaggi: Szczesny sta bene ed è il titolare inamovibile. Davanti a lui Bacary Sagna (che potrebbe partire a fine stagione, a parametro zero) e Vermaelen spostato sull’esterno sinistro, in mezzo infatti giocheranno il tedesco Mertesacker e il francese Koscielny. Davanti alla difesa è fondamentale il recupero, in questa stagione, di Jack Wilshere, appena 21 anni e mancato tantissimo nelle ultime stagioni. Di fianco a lui Mikel Arteta, diventato vitale per gli equilibri della squadra (di fatto è l’uomo che ha sostituito Fabregas). La linea delle tre mezzepunte prevede Walcott a destra con Santi Cazorla al centro, a sinistra è tornato Gervinho dalla Coppa d’Africa (ancora una volta fallimentare per la Costa d’Avorio). Punta unica Lukas Podolski.
Olivier Giroud inizia dalla panchina: Wenger non si fida del Bayern e limita leggermente il suo potenziale offensivo. C’è anche il nostro Vito Mannone (secondo portiere), poi il laterale Jenkinson, Abou Diaby per il centrocampo, Rosicky che può cambiare la qualità della squadra e anche il laterale, velocissimo, Oxlade-Chamberlain. Aaron Ramsey, gallese di grande talento, non parte tra i titolari ma è pronto a dare una mano ai suoi.
Manca il terzino sinistro Kieran Gibbs: è questo il motivo per cui Vermaelen si deve allargare.
Il Bayern Monaco sta dominando la Bundesliga: di fatto l’ha già vinta, quindi ci si può concentrare unicamente sulla Champions League. “Quando il Bayern Monaco non vince un titolo fare una grande stagione non è sufficiente”, dice Jupp Heynckes riferendosi allo scorso anno, un concetto che aveva già esternato prima delle semifinali contro il Real Madrid. “Quest’anno abbiamo cambiato, per me è importante che ogni giocatore sappia difendere e attaccare. Abbiamo vinto l’ultimo titolo due anni fa: dobbiamo rimediare. Abbiamo rabbia e motivazione, i giocatori l’hanno già dimostrato in campionato, in coppa e in Champions League. In Europa giochi a un livello più alto: bisogna dare ancora di più. L’Arsenal è un’ottima squadra, soprattutto in attacco, quindi dovremo stare compatti dietro e crearci spazi davanti. Loro hanno una grande tradizione, sanno far girare molto bene la palla”.
Formazione tipo anche per i bavaresi: il 4-2-3-1 che quasi tutti, oggi, praticano in Germania. Davanti a Neuer giocano Lahm, Van Buyten, l’ex Borussia Monchengladbach Dante e l’austriaco Alaba, una delle rivelazioni della scorsa stagione. A centrocampo Schweinsteiger sarà il riferimento per tutti, al suo fianco gioca lo spagnolo Javi Martinez pagato 40 milioni di euro all’Athletic Bilbao (si dice sia un acquisto voluto da Guardiola). Muller, Toni Kroos e Ribery i trequartisti, di grande qualità, a lanciare l’unica punta che ancora una volta sarà il croato Mario Mandzukic.
Il secondo portiere Starke fa compagnia all’ucraino Tymoschuk, al brasiliano Luiz Gustavo, allo svizzero Shaqiri che trova poco spazio ma ha tanta qualità, poi Mario Gomez che complice un infortunio a inizio stagione ha perso il posto da titolare, quindi Rafinha (ex Genoa) e Arjen Robben, che da un po’ di tempo Heynckes utilizza come arma tattica dalla panchina anche per preservarlo fisicamente, visti i continui infortuni.
Sono indisponibili il centrale tedesco Badstuber, negli ultimi tempi diventato un punto fermo della squadra, e il peruviano Claudio Pizarro, tornato al Bayern dopo essere stato al Chelsea e al Werdere Brema (dove aveva iniziato). Squalificato l’altro centrale (che può giocare anche a destra) Jerome Boateng.
Szczesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Vermaelen; Arteta, Wilshere; Walcott, Cazorla, Gervinho; Podolski. All. Wenger
A disp: Mannone, Jankinson, Diaby, Rosicky, Oxlade-Chamberlain, Ramsey, Giroud
Squalificati: –
Indisponibili: Gibbs
Neuer; Lahm, Van Buyten, Dante, Alaba; Schweinsteiger, Javi Martinez; Muller, Kroos, Ribery; Mandzukic. All. Heynckes
A disp: Stark, Rafinha, Tymoschuk, Luiz Gustavo, Shaqiri, Robben, Mario Gomez
Squalificati: J. Boateng
Indisponibili: Badstuber, C. Pizarro
Arbitro: Moen (Norvegia)