Prima vittoria esterna del campionato del Milan, che torna al successo in campionato dopo 5 giornate (ultimi tre punti in Milan-Udinese del 19 ottobre scorso). Catania-Milan finisce 1-3: gli etnei si sono portati in vantaggio al 13′ del primo tempo con Gonzalo Castro (terzo gol in campionato), ma i rossoneri hanno pareggiato quasi subito grazie a Riccardo Montolivo (primo). Nella ripresa Mario Balotelli ha portato sopra i suoi su calcio di punizione, per il quinto gol in campionato; successivamente è stato espulso il greco Panagiotis Tachtsidis: rosso diretto per un calcione (forte ma non cattivo) rifilato proprio a Balotelli, che lo aveva anticipato mentre stava cercava per colpire la palla. In inferiorità numerica il Catania ha subito la terza rete ad opera di Kakà (quarto centro) che ha chiuso la partita. In classifica i siciliani restano ultimi a quota 9 punti, a parimerito con il Chievo in attesa delle partite del pomeriggio; il Milan invece si porta a quota 17: il terzo posto dista ancora 11 punti ma se non altro la prima metà della graduatoria è più vicina. Nella prossima giornata Livorno-Milan (sabato 7 dicembre, ore 18:00) e Sampdoria-Catania (domenica 8 dicembre, ore 15:00).
All’81’ minuto di gioco Catania-Milan 1-3. La chiude Kakà, con gli etnei che erano rimasti in 10 appena dopo il gol di Balotelli (rosso a Tachtsidis): il brasiliano fa tutto da solo, entra in area da destra e alza la testa, poi decide di sparare un missile sotto la traversa. E’ il gol che sancisce il ritorno alla vittoria del Milan, il terzo in campionato per Kakà e il numero 99 con la maglia rossonera.
Al 63′ minuto di gioco Catania-Milan 1-2. Mario Balotelli torna al gol anche in campionato, dopo averlo già fatto in Champions League: Super Mario calcia una punizione al limite dell’area e infila all’angolo destro della porta difesa da Andujar: è il palo coperto dal portiere argentino, che non è troppo reattivo anche se la traiettoria disegnata dall’attaccante rossonero viaggiava a grande velocità.
Al 20′ minuto di gioco Catania-Milan 1-1. Il pareggio è di Riccardo Montolivo, che si inserisce bene in area sul secondo palo e impatta con il piatto su cross di Emanuelson dalla sinistra; Andujar non è perfetto nell’occasione, il tiro non appare irresistibile ma si infila comunque in porta.
Al 13′ minuto di gioco Catania-Milan 1-0. Segna Castro, terzo gol in campionato: bravo l’argentino a raccogliere un pallone vagante in area, con Maxi Lopez che aveva anticipato Nocerino. Castro dribbla il centrocampista finito a terra e scarica il destro: tiro che Gabriel avrebbe probabilmente parato, ma che carambola su Bonera – anche lui scivolato – e scavalca il portiere brasiliano.
Le formazioni ufficiali della partita Catania-Milan, valida per la quattordicesima giornata di campionato. 21 Andujar; 2 Peruzzi, 5 Rolin, 3 Spolli, 34 Biraghi; 19 Castro, 7 Tachtsidis, 8 Plasil; 28 Barrientos, 10 M.Lopez, 18 Monzon In panchina: 1 Frison, 35 Dicara, Cabalceta, 22 P.Alvarez, 33 C.Capuano, 24 Gyomber, 20 Freire, 26 Keko, 32 B.Petkovic Allenatore: Luigi De Canio 59 Gabriel; 16 Poli, 26 Silvestre, 25 Bonera, 28 Emanuelson; 18 Montolivo, 34 De Jong, 23 Nocerino; 14 Birsa, 22 Kakà, 45 Balotelli In panchina: 35 Coppola, 33 Vergara, 24 Cristante, 21 Constant, 8 Saponara, 78 Niang, 9 Matri, 92 El Shaarawy Allenatore: Massimiliano Allegri Arbitro: Rizzoli
Si affrontano due squadre che hanno defezioni importanti e non saranno dunque al meglio per affrontare una sfida tanto delicata per entrambe. De Canio si affida al 4-3-3 e punta tutto sul tridente offensivo composto da Barrientos, Castro e Maxi Lopez che dovranno mettere in difficoltà la retroguardia milanista. In assenza di Almiron sarà determinante l’apporto di Plasil e Tachtsidis in mezzo al campo. Per il Milan, invece, è emergenza difesa. Con la etroguardia tutta da inventare sarà fondamentale il lavoro di Montolivo e De Jong. Allegri opta per un albero di Natale mascherato con Birsa e Kakà alle spalle di Balotelli. È qui che si decide la partita: se lo sloveno e il brasiliano riusciranno ad innestare SuperMario…
Andiamo a vedere le quote Snai di Catania-Milan, match valido per la quattordicesima giornata di Serie A. Basandosi sulle quote, i rossoneri vengono dati favoriti e sono quotati 1.80 per la vittoria finale: il successo dei siciliani è invece pagato molto più abbondantemente: 4.50. Il pareggio potrebbe essere la giusta via di mezzo ed è pagato 1 a 3.40. Per chi è invece più prudente, è possibile giocare la doppia chance: l’1/X è dato a 1.94, l’X/2 a 1.15 mentre l’1/2 a 1.26. interessante la giocata under/over 2.5: l’under è dato a 1.75, mentre l’over paga di più con 1.95. Anche la giocata gol/no gol alletta i gli scommettitori: se la partita finirà a reti bianche o segnerà solo una delle due squadre la posta in gioco sarà pagata a 1.95, mentre il gol (di una o di entramne) è dato a 1.75. Se per caso aveste intenzione di giocare sul risultato fisso, consigliamo lo 0-1 , quotato a 6.5 o in alternativa l’1-2 che è dato a 8,5. L’1-o per i siciliani paga 11.
Consueto anticipo delle 12:30 della domenica: Catania-Milan vale per la quattordicesima giornata di Serie A e, diciamolo subito, per i rossoneri non sarà assolutamente una partita come un’altra. Le vicende del venerdi mattina hanno chiaramente scombussolato una società che da oggi in poi non sarà più come prima: le dimissioni di Adriano Galliani da amministratore delegato e vice presidente vicario rossonero sono una bomba in mezzo a una situazione già difficile per i risultati sul campo. Che avvengano dopo la Champions League (11 dicembre) o dopo il derby (22 dicembre) cambia poco, anche perchè è stato ieri, con l’annuncio polemico, amaro e frustrato di Galliani, che la storia del Milan è profondamente cambiata, entrando in una spirale di novità e incertezze che Barbara Berlusconi dovrà quanto prima portare alla luce. In questo clima il Milan va al Massimino, dove a dire il vero l’ultimo ricordo è quello di una rivalsa. Era una squadra in crisi quella che lo scorso anno si presentò in Sicilia per affrontare il Catania, ma la vittoria per 3-1 contribuì ad aprire una striscia di risultati che, anche con l’arrivo di Mario Balotelli, portarono infine al terzo posto e alla qualificazione in Champions League. Altra partita da ricordare è quella del 2009-2010: anche allora era fine novembre, segnò una doppietta Klaas-Jan Huntelaar. Storie di attaccanti: per l’olandese fu lo sbloccarsi dopo un periodo negativo, per il Faraone una delle ultime gioie rossonere (per ora, poi si vedrà). Catania è, però, anche il campo dove il Milan lasciò per strada uno scudetto: quello del 2011-2012, in virtù del pareggio per 1-1 (reti di Spolli e Robinho) che consentì alla macchina di Antonio Conte di mangiare punti ai rossoneri per il sorpasso che infine arrivò, definitivo. Gli etnei hanno battuto il Milan in sole due occasioni, e bisogna tornare al 4-3 del 1960-1961 e all’1-0 del 1962-1964; poi una striscia di sei pareggi fino al 2008-2009 in cui Inzaghi e Kakà regalarono un altro 2-0. Totale delle sfide in Sicilia: 7 vittorie del Milan, 2 del Catania, 7 pareggi. Tra i doppi ex, Maxi Lopez e Nicola Legrottaglie: il difensore di Gioia del Colle, a Catania dal 2011, ha vinto lo scudetto con la maglia del Milan, dove era approdato a gennaio e ha giocato una sola partita a causa di un infortunio.
Se il Milan ha problemi societari e sul campo, il Catania non è da meno. La scossa che Antonino Pulvirenti si aspettava dal cambio di allenatore non è arrivata, e la squadra è ancora all’ultimo posto in classifica. Tutto sommato il rendimento casalingo non è dei peggiori: tutti i punti sono stati conquistati al Massimino, con due vittorie (l’ultima contro l’Udinese, il 9 novembre scorso) tre pareggi e una sola sconfitta. La sconfitta di Torino contro i granata è stata decisamente pesante, e ha fatto da perfetta sintesi di quelle che sono le difficoltà etnee nel creare gioco, un aspetto che incide naturalmente sui gol segnati (9, penultimo attacco della Serie A) e sulla copertura difensiva (23 reti incassate, solo due squadre fanno peggio). Certo le partenze di Lodi e Alejandro Gomez sono pesanti, ma non possono totalmente spiegare come una squadra che la scorsa primavera ha addirittura accarezzato il miracolo Champions League si trovi adesso a guardare tutte le altre formazioni dal basso verso l’alto. Per di più ci si è messa la sfortuna, sotto forma di infortunio di Gonzalo Bergessio che comunque fino a lì aveva segnato un gol in nove partite, anche lui in crisi da rendimento. Se è stato rispolverato un Maxi Lopez che sembrava essere fuori dai piani (clicca qui per le probabili formazioni) significa che le cose vanno davvero male: tante mezzepunte, tanti calciatori di talento, nessuno che faccia veramente il cannoniere. Il Milan, come detto, è scombussolato dalle vicende societarie; ma l’addio di Galliani e la presa di potere di Barbara Berlusconi sono state accelerate dai risultati sul campo, non il contrario. Pensate: i rossoneri hanno vinto una sola partita sulle 9 giocate in trasferta, quella di Champions League al Celtic Park. La qualificazione agli ottavi di finale sembra essere più o meno al sicuro, ma in campionato la casella dei successi fuori casa è ancora vuota, e ci sono soltanto tre pareggi conditi da tre sconfitte. Di più: il Mila non festeggia tre punti dallo scorso 19 ottobre, quando una rete di Birsa fermò l’Udinese. Da allora tre pareggi e due sconfitte, tra cui quella del 2 novembre che ha dato il là al comunicato della terzogenita di Silvio Berlusconi, cosa che ha anticipato una crisi interna i cui segni si stavano già intravedendo. L’unico modo per reagire e dare un segnale di forza è vincere le partite: lo sa Massimiliano Allegri, che è sempre sembrato l’uomo più in discussione ma alla fine è rimasto al timone della squadra. Fino a quanto? Se è vero che il suo “difensore” è sempre stato Galliani, è probabile che da gennaio vedremo già qualcun altro in panchina, sia esso Inzaghi, Seedorf o Devis Mangia. Intanto si spera di sbloccare Mario Balotelli anche in campionato, dove non segna dal 22 settembre: sembra incredibile ma è così, quanto meno la rete in Champions League potrebbe avergli fatto bene. Aldo Dolcetti ha dato il suo pronostico sulla partita (clicca qui per l’intervista esclusiva): entrambe le squadre sono in crisi, in un modo o nell’altro, la vittoria potrebbe essere un nuovo inizio e allora per questo anticipo dell’ora di pranzo potremmo anche non vedere bel gioco e azioni entusiasmanti. Si sa: quando i tre punti diventano questione di vita o di morte (sempre rimanendo nell’ambito sportivo) l’estetica viene messa da parte, e spesso e volentieri le vittorie “sporche” e sofferte sono quelle che incidono di più sul morale del giocatore. Non resta allora che dare la parola al campo, e vedere come andrà a finire questo anticipo della domenica: la diretta di Catania-Milan sta per cominciare…
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