Il derby di Torino, condizionato dalla mancata espulsione di Immobile per il fallo su Tevez e dal gol in fuorigioco di Pogba, il rigore generoso concesso al Verona e il penalty dato all’Udinese a Bergamo contro l’Atalanta e poi tolto dopo lunghe discussioni tra l’arbitro e il quarto uomo per un precedente fuorigioco. Di errori importanti e spesso decisivi dei direttori di gara ce ne sono stati tanti anche in questa sesta giornata di campionato. Nell’occhio del ciclone ci sono soprattutto i favori dati alla Juventus prima col Chievo e poi nel derby, anche se pure i bianconeri hanno qualcosa da ridire sull’operato di Mazzoleni ieri. Ci si chiede quindi se non sia venuto il momento di dare spazio all’avvento dell’elettronica nel calcio. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito il giornalista sportivo Massimo Caputi. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Cosa pensa della mancata espulsione di Immobile? Un errore arbitrale che non andava fatto.
E del gol di Pogba in fuorigioco? Un altro errore molto grave nella stessa partita.
Si può parlare di compensazione? No, non esiste nessuna compensazione. Non si sa come sarebbero andate finite veramente le cose senza uno di questi errori.
Sbagliato anche concedere il rigore al Verona per presunto fallo di Schiattarella su Toni? Sì, è stata una grave inesattezza arbitrale che ha danneggiato pesantemente il Livorno.
Cosa pensa del rigore dato e poi tolto all’Udinese? Questa è la cosa più grave della giornata arbitrale, non tanto per il merito della decisione quanto perché sono passati tre minuti prima della decisione finale. Troppi!
Cosa bisognerebbe fare per evitare tutto questo? Mettere l’elettronica in campo: i sei arbitri non sono sufficienti per evitare errori. Il calcio è troppo veloce, non permette ai direttori di gara di essere sempre precisi. Per questo, almeno in serie A e nei principali campionati europei, l’utilizzo dell’elettronica risolverebbe tanti problemi. Non credo invece che bisognerebbe portarla nei campionati minori.
In ogni caso è da elogiare il comportamento del Chievo e dell’Udinese, che non hanno fatto tanta polemica… Onore a queste due società per il loro senso sportivo. Ribadisco però che l’uso dell’elettronica eviterebbe problemi a tutti i club di serie A, qualsiasi partita si giochi.
A proposito, non c’è ancora troppa sudditanza psicologica? Quella si può comprendere, non ne farei un problema, esiste in tutti i campi della vita. Non ne farei quindi il punto centrale di tutta la questione arbitrale. (Franco Vittadini)