Questa sera alle ore 21.00 a Mannheim, in Germania, appuntamento con la grande boxe, che propone uno degli incontri più affascinanti degli ultimi anni. Sono infatti in palio ben quattro corone iridate (di Wba, Wbo, Ibf e Ibo) dei pesi massimi, cioè la categoria più prestigiosa del pugilato, nell’incontro tra il detentore ucraino Wladimir Klitschko e lo sfidante italo-tedesco Francesco Pianeta. Il fratello dell’altrettanto famoso Vitali Klitschko vanta nella sua carriera un bilancio di 62 incontri con ben 59 vittorie e 3 sole sconfitte, e 50 di queste vittorie sono arrivate per k.o. prima della fine del combattimento. Il soprannome di Klitschko è “Martello d’acciaio”, nome eloquente sulla forza di questo pugile di 37 anni e pesante 113 kg che detiene appunto le quattro corone iridate e che ha vinto il suo primo Mondiale da professionista nell’ormai lontano 2000, dopo che da dilettante aveva vinto l’oro olimpico dei supermassimi ad Atlanta 1996. Numeri e successi che illustrano una carriera da leggenda. La carriera di Pianeta non è nemmeno paragonabile per tutoli, però il ruolino dell’italo-tedesco è finora impressionante: 29 incontri con ben 28 vittorie e un pari, nessuna sconfitta e 15 successi per k.o. tecnico. Con questo ottimo percorso si è conquistato il diritto di sfidare Klitschko questa sera in casa propria, e se dovesse vincere questa sfida la sua carriera vivrebbe una svolta fondamentale, che lo lancerebbe nell’empireo dei pugili più importanti.
Pianeta punta a diventare il terzo pugile italiano della storia campione del Mondo dei pesi massimi dopo il leggendario Primo Carnera nel 1933 e Francesco Damiani nel 1989. In tutta onestà va detto che per gli albi d’oro questo non sarebbe un successo italiano, perché Pianeta gareggia con la licenza tedesca, però lui stesso si definisce “italiano al 100%” pur se ha qualche problema con la nostra lingua. In compenso sa benissimo il dialetto calabrese, che si parla in casa sua pure a Gelsenkirchen. La storia della sua vita dice che Francesco Pianeta è nato il 8 ottobre 1984 a Cosenza ed è di Corigliano Calabro (lo stesso paese di Gattuso). La sua famiglia però nel 1990 si trasferì in Germania, nella città dello Schalke 04 (tanto per fare un altro paragone con il calcio). Pugilisticamente Pianeta è tedesco, visto che formazione e fama sono arrivate in Germania, a partire da quella palestra di fronte all’oratorio frequentata fin da quando aveva 13 anni. Ha un figlio nato sette anni fa, proprio quando l’Italia vinceva il Mondiale di calcio in Germania, e sogna di conquistare il titolo per poi difenderlo in Italia, magari davanti al Colosseo. Sogno troppo grande (clicca qui per leggere l’alisi di Franco Ligas dell’incontro tra Wladimir Klitschko-Francesco Pianeta)? In effetti, stando ai pronostici degli scommettitori Pianeta ha soltanto circa il 10% di possibilità di riuscire a strappare il titolo al fenomeno Klitschko, ma non c’è dubbio che Francesco nella sua vita ha già combattuto e vinto una battaglia molto più difficile, quella contro il cancro ad un testicolo che gli fu diagnosticato nel 2010. Emigrante, sfavorito contro il famosissimo campione in carica e in lotta con il cancro: se fosse una favola oppure un film, sapremmo già che ci sarà il lieto fine, con tanto di una settimana di vacanza in Calabria dai nonni che farà dopo questo incontro comunque vada, per rivedere la sua terra da dove manca ormai da quattro anni. Ma ora invece bisogna fare spazio alla realtà sportiva della boxe: infatti la parola deve passare al ring di Mannheim, perché il match valido per il Mondiale unificato di Wba, Wbo, Ibf e Ibo di pugilato tra Wladimir Klitschko e Francesco Pianeta sta per cominciare…
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